Continua la Serie di P300.it sul mondiale 1983 di F1 giocato con GP2, lo storico videogame di Geoff Crammond
Brabham in parata a Monza, davanti al pubblico di fede Ferrari deluso per il pesantissimo KO di Patrick Tambay ma già innamorato del nuovo idolo Ayrton Senna. In queste poche parole si può sintetizzare il Gran Premio d’Italia stravinto da Nelson Piquet, che dopo i ritiri delle ultime gare ha rimesso le cose a posto e si è ripreso anche la testa del mondiale 1983.
A Nelson va detto anche “grazie” per aver completamente sbagliato la partenza (dalla quale poi è nata una rimonta spettacolare e clamorosa) permettendoci di vedere la monumentale partenza di Ayrton Senna dalla terza fila. Del debuttante brasiliano parleremo tra poco, mentre il suo connazionale è tornato al successo che mancava da Imola. Piquet ha goduto alla grande, insieme ad un bravissimo Riccardo Patrese, della totale revisione del motore BMW che ha potuto sprigionare sui rettilinei di Monza tutta la sua potenza. Brabham ha mandato un segnale clamoroso agli avversari per le ultime due gare del campionato, in piste dove il motore conta e parecchio.
La vera star del weekend è stata comunque Senna, terzo all’esordio con la Ferrari. Il paulista ha dimostrato a tutti di essere un pilota differente, soprattutto al via quando ha letteralmente lasciato tutti a bocca aperta alla staccata della prima chicane passando in prima posizione. Nella storia della Ferrari è difficile trovare un pilota capace di restare in testa da subito e in questo modo.
Senna sarebbe stato (ma forse lo potrà essere ancora) un alleato clamoroso per Tambay se il francese non fosse stato costretto a parcheggiare la propria C3 avvolta dalle fiamme a tre giri dal termine. La seconda posizione che Patrick avrebbe facilmente portato al traguardo si è trasformata in uno zero pesantissimo a causa di una perdita d’olio. Per le ultime due gare Mauro Forghieri e il suo staff dovranno totalmente giocare all’attacco, senza paura e con la consapevolezza si non avere (purtroppo) nulla da perdere.
Chi ha vissuto un weekend difficile è Renault, con Eddie Cheever out ad inizio gara per un problema alla trasmissione e Prost costretto al quarto posto a causa di improvvisi e repentini tagli del suo motore. Il francese ha assistito al sorpasso di Piquet in campionato ma è ovviamente in piena lotta per il titolo, che sarà giocato punto su punto.
McLaren e soprattutto Niki Lauda, tornati davanti grazie al motore Porsche ma non ancora a livello degli altri turbo, hanno sperato nel podio ma i consumi elevatissimi del turbo tedesco hanno costretto il due volte campione del mondo ad accontentarsi dei primi due punti stagionali.
Ennesima prova da applausi di uno dei piloti più in forma dell’ultimo periodo, ovvero Mauro Baldi. Con Andrea De Cesaris ritirato per l’esplosione del motore e in odore di Ligier per il 1984, il reggiano ha conquistato un altro piazzamento a punti che è andato ulteriormente ad impreziosire la sua stagione.
DICHIARAZIONI:
PIQUET: “Ci voleva davvero un risultato del genere. Oggi abbiamo dominato e meritato la doppietta, speriamo di continuare così ma sono fiducioso”.
SENNA: “È un sogno che spero non finisca mai, quando ho visto tutta quella gente sotto il podio gridare il mio nome mi veniva da piangere. Il primo giro lo ricorderò per tutta la vita, peccato per Patrick ma abbiamo ancora due gare e tutto può succedere”.
TAMBAY: “Forse è la delusione più grande della mia carriera. Stavo già pensando al podio e facendo i conti in classifica. Credo ancora al titolo, ma serve anche un po’ di fortuna che oggi non abbiamo avuto”.
CLASSIFICA PILOTI:
PIQUET 64
PROST 60
TAMBAY 52
PATRESE 38
CLASSIFICA COSTRUTTORI:
BRABHAM 102
RENAULT 88
FERRARI 85
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