Franz Tost: “La libertà nello sviluppo dei motori guarirebbe i mali della Formula 1”

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
8 Agosto 2015 - 10:00
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La Formula 1 dovrebbe abolire il sistema dei gettoni e permettere ai vari costruttori di sviluppare con maggior libertà le proprie power unit: è questo il pensiero di Franz Tost, team principal della Toro Rosso, il quale sostiene che l’attuale regime di parziale congelamento delle unità motrici, unito allo straripante dominio Mercedes, ha “ucciso” l’interesse per il campionato. D’accordo, visto l’attuale stato di forma della Renault la dichiarazione di Tost non può certo considerarsi disinteressata, ma fa comunque piacere vedere un team manager riconoscere che una maggior libertà di sviluppo farebbe bene sia allo sport che allo spettacolo.

Cosa vuol vedere la gente? La gente vuole battaglie, sorpassi e vedere diversi team lottare per il campionato” ha detto Tost ad Autosport. “Come si può raggiungere questo obiettivo? Lo si può fare solo avendo delle power unit allo stesso livello. Al momento c’è una power unit che è nettamente superiore alle altre e con l’attuale regolamento, coi gettoni, agli altri costruttori non è permesso di sviluppare il loro motore come probabilmente vorrebbero fare“.

Se qualcuno ha un vantaggio così grande e agli altri non è concesso di sviluppare il loro prodotto non si raggiungerà mai un certo livello di parità tra i motori, che a mio modo di vedere è uno dei punti fondamentali per garantire delle gare interessanti: se Mercedes, Ferrari, Red Bull e McLaren fossero in lotta per il campionato a due/tre gare dalla fine, ci sarebbe un maggior interesse da parte delle persone; al momento, tuttavia, l’interesse manca perché la gente conosce il risultato finale con largo anticipo, quindi per me lo sviluppo dei motori dovrebbe semplicemente essere libero“.

Per un appassionato “duro e puro” è decisamente meno condivisibile un altro punto dell’intervista, in cui Tost si dice favorevole ad un eventuale regime di monomarca per quanto riguarda il motore, un’idea che rappresenta la negazione del concetto stesso di MOTOR-sport. “Personalmente preferirei che ci fosse un motore unico uguale per tutti, ma così facendo si perderebbero i costruttori che sono importanti per la Formula 1 e per la sua immagine. Spero che altri costruttori si uniscano al campionato, ma è necessario dar loro la possibilità di raggiungere un certo livello e di chiudere il gap coi migliori; con l’attuale regolamento non lo si può fare“.

Il team principal della Toro Rosso ha poi sfatato un mito a proposito del contenimento dei costi, sempre legato al sistema dei gettoni: “Il motivo per cui abbiamo adottato i gettoni è stato il contenimento dei costi, ma alla fine questo sistema si sta rivelando più costoso di quanto sarebbe un regime più libero. Se sei al top hai già investito del denaro, ma se invece devi recuperare sei comunque costretto ad investire in un secondo momento spendendo molto di più proprio a causa di queste regole che limitano lo sviluppo a determinate aree della power unit” ha concluso Tost.

Il tema di una maggior libertà era stata anche uno degli argomenti del sondaggio lanciato dalla GPDA, con i tre quarti dei votanti (74%) che si era espresso a favore di un regolamento meno stringente; per contro solo il 16% delle persone che hanno partecipato al sondaggio avevano espresso la propria preferenza per una sorta di monomarca, con telai e motori uguali per tutti i concorrenti.

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