Ad una settimana esatta dalle prime prove libere a Melbourne che apriranno ufficialmente il mondiale 2016 di Formula 1, la mia curiosità nel vedere cosa riuscirà a fare la Mclaren è tanta. Dopo 3 stagioni complicate fatte più di delusioni e sfottò da parte dei tifosi delle altre squadre che di vittorie e soddisfazioni, questo 2016 deve diventare l’anno della “risalita” per la Mclaren Honda.
Premesso che un team come la Mclaren dovrebbe per blasone e storia iniziare ogni stagione con l’obiettivo di vincere il titolo, credo sia giusto ridimensionare un po’ le aspettative di noi tifosi anche alla luce di quello che è successo negli ultimi anni. L’assenza di un main sponsor, il cambiamento interno al team e ai vertici della Mclaren e la poca competitività del motore Honda sono tra le cause principali di una crisi iniziata nel 2013.
Il 2016 potrebbe però portare qualcosa di positivo. L’arrivo di Jost Capito come nuovo CEO è quello che serve per dare stabilità e nuove regole all’intero”sistema” Mclaren. Di Capito se ne parla un gran bene, arriva dalla Volkswagen dove ha ricoperto il ruolo di Direttore del Motorsport vincendo diversi titoli nel mondiale Rally negli ultimi anni.
La Mp4-31 sembra essere una buona vettura, oltre che bellissima, con un posteriore dotato della filosofia “size zero” spettacolare da vedere. Vedendola a Barcellona dal vivo, la macchina è particolarmente precisa ad ingresso curva e agile nei cambi di direzione. La trazione non è invece perfetta, soprattutto se confrontata a quella di Mercedes, Ferrari e Red Bull. A Melbourne verrà portato un nuovo pacchetto aerodinamico che avrebbe dovuto esordire gìà nei test in Spagna ma che a causa di qualche ritardo nella tabella di marcia non è stato provato.
Button e Alonso sono sicuramente la coppia di piloti migliore di questo mondiale di Formula 1. Se la Mclaren e soprattutto Honda riusciranno a supportarli con una vettura da media-alta classifica sia Jenson che Fernando potrebbero usare il loro talento per fare la “differenza” che sarebbe decisiva.
Il vero punto di domanda è però l’efficienza della nuova PU Honda. L’affidabilità, vero problema del 2015, sembra essere stata raggiunta con i tanti km percorsi durante i test di Barcellona. Ciò che ancora manca è la potenza, soprattutto se confrontata a quella della PU della Mercedes e anche a quella della Ferrari. Rispetto ai diretti rivali, il motore giapponese paga ancora una decina di km/h in termini di velocità di punta. Qualche giorno fa Alonso ha detto che Honda non aveva ancora “scoperto” tutte le carte e questo fa ben sperare noi tifosi. Rispetto al 2015, in questo inizio di stagione non sono arrivati proclami di vittoria da Woking, segno che gli ultimi mesi hanno insegnato qualcosa al team.
Non ci resta che aspettare la prossima settimana, tenendo ben presente che la stagione sarà lunga e i giudizi e le sentenze non devono arrivare alle prime difficoltà del team. Quello che serve è umiltà e un pizzico di speranza nel rivedere la Mclaren ai vertici della Formula 1. Forza Mclaren!
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