Nel mio articolo di oggi non avevo considerato l’ipotesi che le condizioni di Hinchcliffe fossero più gravi di quanto immaginato.
Evidentemente, il botto è stato ancora più tremendo di quanto pensassimo tutti, e l’articolo del nostro Andrea Gardenal ha illustrato, purtroppo, quanto il povero canadese abbia sofferto nell’impatto di ieri.
“Motorsport is dangerous”. Lo sappiamo, ma ogni volta siamo qui a dispiacerci per le sorti di un pilota quando si fa male perché è l’ultima cosa che vogliamo. Certo, considerate le circostanze, l’importante è che James sia ancora tra noi, e che si riprenda in fretta. Il recupero agonistico passa in secondo piano.
Certo è che questa 500 miglia di Indianapolis partirà con un protagonista un meno e con ancora più pensieri.
Detto questo, Forza Hinch!
(Immagine: sito ufficiale Indycar)
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