P300.it ha intervistato Pedro Clerot, pilota di Van Amersfoort Racing in FRECA, durante il round al Red Bull Ring
da Spielberg – Pedro Clerot è uno di quei piloti che fa della costanza il suo punto di forza. Il diciottenne di Brasilia, attualmente impegnato in Formula Regional Europe con Van Amersfoort Racing, ha raccontato i segreti del suo successo (con uno sguardo al passato e al futuro) durante questa intervista esclusiva.
Ciao Pedro, grazie di essere qui con noi. Prima di parlare del presente, ci racconteresti come è iniziata la tua carriera in Brasile?
“Ho iniziato a 9 anni, nel 2016, a correre sul kart, come molte altre persone, ma la mia prima gara l’ho svolta a 10, dato che è avvenuta a inizio 2017. Ho effettuato tutto il mio percorso nel karting in Brasile, dove sono rimasto fino al 2022, in cui ho vinto la F4 brasiliana. Poi sono andato nella serie spagnola, che ho concluso in sesta posizione, prima di passare alla Formula Regional, che sto affrontando per la seconda volta.”
Hai già toccato un topic importante. Come ti sei adattato al motorsport europeo? Cosa cambia nel lavoro e nell’atmosfera rispetto al Brasile?
“Sicuramente sono posti molto diversi per cultura e ambiente. Per me è stato un passaggio difficile, ma siamo andati subito forte, dominando il primo round di quell’anno (2023 n.d.r.) a Spa, che è avvenuto in condizioni miste. Il campionato, però, non è andato come avrei voluto. Parlando in generale, penso che quell’abbiamo faticato un po’, però, comunque, ogni esperienza ti insegna qualcosa. Mi è servito un po’ di tempo per capire il funzionamento del motorsport in Europa, così come per conoscere queste piste. Penso che ora stiamo dimostrando che il duro lavoro svolto negli anni è servito.”
Parliamo di tecnica. Quali sono le differenze principali tra una F4 e una Formula Regional? Potresti dirci un pro e un contro della vettura che guidi attualmente?
“Questa auto genera molta più downforce di una F4 e monta delle gomme più larghe, quindi richiede più sensibilità di guida. La Formula Regional è leggermente più difficile da guidare rispetto all’altra. Un pro di questa macchina è che permette di vedere campionati molto combattuti e quanto effettivamente sia tirata la lotta per il titolo. Basti pensare che negli ultimi giorni la battaglia per la pole position ha visto diversi piloti racchiusi in meno di mezzo decimo. Dimostra quindi quanto sia alto il livello del campionato. Un contro è l’aria sporca, perché è davvero difficile superare con questa macchina e, di conseguenza, è probabile terminare la gara nella posizione di partenza. Nonostante ciò ci sono un paio di piste in cui puoi comunque superare.”
Durante la tua seconda stagione in Formula Regional hai ottenuto grandi risultati, tra cui due vittorie. Come stai vivendo il 2025?
“Sicuramente abbiamo fatto uno step in avanti. Negli ultimi round siamo stati estremamente costanti, cosa che ci ha permesso di dimostrare quello di cui siamo capaci. Nelle ultime 6 gare abbiamo concluso in top 5, quindi siamo rimasti in forma dopo Zandvoort. Ci siamo impegnati davvero moltissimo per arrivare dove siamo ora. La gente non può comprendere la quantità di lavoro che ho fatto per affrontare quest’anno. Sai, è un momento che definirei decisivo per la mia carriera. Inoltre è il mio secondo anno con la squadra, quindi sappiamo già quello che dobbiamo fare. Questo weekend siamo stati velocissimi. Sono quasi shockato da quanto siamo stati in grado di controllare la situazione negli ultimi appuntamenti e quanto siamo stati costanti in gara e veloci in qualifica. Anche quando non avevamo il passo abbiamo comunque portato a casa il risultato. Questa è la mia seconda vittoria stagionale e penso che possano arrivarne molte altre. I prossimi round sembrano andarci a genio, quindi sono molto contento.”
In Gara 2 sei stato autore di una performance che definirei dominante. Come hai costruito questa vittoria?
“Queste gare sono sempre estremamente combattute, quindi bisogna fare i complimenti anche a Enzo (Deligny n.d.r.), che è stato veloce per tutto il weekend. Ho controllato la gara perfettamente, dato che ho potuto gestire nel momento in cui ho avuto bisogno di gestire e ho spinto quando ho voluto spingere, quindi ho amministrato il gap molto bene. Potevo decidere quando era il momento giusto di creare spazio e quando quest’ultimo era abbastanza ampio da permettermi di salvaguardare il push to pass e le gomme. Come ti ho già detto sono al settimo cielo, è incredibile quanto impressionanti siamo stati oggi. Questo dimostra un po’ anche a me quanto possiamo essere forti e veloci nei prossimi round.”
Torniamo a concentrarci sulla tua stagione. Che obiettivo ti sei posto a inizio anno? Pensi di essere in linea con quello che ti sei prefissato?
“Penso che siamo in lotta per il titolo in questo momento, dato che, guardando le classifiche, ci sono una trentina di punti tra il primo e il quarto, il che è molto interessante a tre round dalla fine. Come ti ho già detto, le prossime piste sono molto piacevoli, quindi ora bisogna mettersi a testa bassa e lavorare sul portare a casa il maggior numero di punti possibile. Possiamo davvero lottare per il campionato da questo momento in poi. Se facciamo un passo alla volta gara dopo gara possiamo arrivarci.”
A proposito di lotta titolo, ti farò ora una domanda scomoda. Pensi che il campionato lo vincerà Slater, De Palo o magari qualcun altro?
“Per quanto riguarda la lotta titolo, penso che abbiamo dimostrato quanto possiamo essere forti, come ti ho già detto prima. La gente ci sottovaluta un pochino, che, sai, è sempre qualcosa di buono. Abbiamo mostrato cosa siamo in grado di fare e cosa è in grado di ottenere il pacchetto a nostra disposizione. Quando facciamo tutto correttamente siamo in alta classifica e possiamo essere estremamente veloci e controllare tutto quanto. Siamo davvero al top, così come lo è stata la mia guida questo weekend fin dal suo inizio. Sono al settimo cielo, davvero.”
Questo è il tuo secondo anno in VAR. Come ti trovi con la squadra?
“Molto bene. Ho esattamente la stessa squadra, quindi gli stessi meccanici e ingegneri, dello scorso anno. Sono cambiati solo i compagni di squadra! Amo lavorare con loro. Sono stati due anni davvero positivi. Dopo ogni gara il legame che ci unisce aumenta, quindi sono davvero felice.”
Domanda molto personale. Qual è la tua pista preferita?
“Mi piacerebbe dire Hockenheim, ma anche Zandvoort e, da questo momento, il Red Bull Ring occupano un posto speciale nel mio cuore.”
Le voci nel paddock circolano in fretta, quindi andrò dritto al punto. Hai già dei piani concreti per il 2026?
“Parteciperò alla FIA Formula 3. Ovviamente non posso dire con chi, ma abbiamo firmato il contratto qualche settimana fa, quindi sono felice di aver già la conferma in mano. Il mio obiettivo è, comunque, quello di terminare la stagione il più in alto possibile in FRECA. Penso che dobbiamo fare bene in questo campionato.”
Il tempo vola e siamo arrivati all’ultima domanda. Hai per caso un sogno nel cassetto?
“Diventare campione del mondo di Formula 1. Questo è il mio obiettivo e quello per cui lavoro tutti i giorni.”
Ringraziamo Pedro per la disponibilità.
Media: Archivio Fotografico ACI Sport
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