Rafael Camara si è prestato ai nostri microfoni al termine dell’ACI Weekend tenutosi a Monza a metà Settembre. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.
P300.it è entrata nel box di Prema Racing durante il secondo ACI Weekend di Monza per intervistare Rafael Camara, pilota dell’omonimo team in Formula Regional European Championship by Alpine. Il brasiliano, quarto in campionato, è uno dei prospetti della Ferrari Driver Academy.
L’intervista, avvenuta in lingua inglese, verrà pubblicata doppiata in italiano sul canale YouTube Parc Fermé TV.
Ciao Rafael, grazie per averci dato qualche minuto del tuo tempo. Quest’anno corri con Prema Racing e sei un membro di questa grande famiglia già dal 2022. Qual è il tuo rapporto con il team?
“Anche io penso a Prema come a una grande famiglia! Mi sono unito al team l’anno scorso e penso che ora ci sia una relazione abbastanza buona fra noi. Non considero solo i miei ingegneri e il mio staff in questo insieme, ma tutto il gruppo che è il team. Penso che ognuno sia in buoni rapporti con tutti gli altri membri dello staff. Prema è una grande famiglia ed è un piacere per me correre con loro e dare il meglio di me. Apprezzo ogni minuto, che sia dentro o fuori dalla pista, oppure nel mio ruolo di pilota. Davvero, è molto bello lavorare con loro, soprattutto perché ci sono persone che capiscono di cosa hai bisogno tu e di cosa ha bisogno la tua auto. Apprezzo ogni singolo minuto passato con loro ed è per questo che non do il massimo solo per me, ma anche per tutti quanti.”
Sei anche un membro della Ferrari Driver Academy. Com’è il tuo rapporto con FDA?
“Sono anche un membro della Ferrari Driver Academy. Fare parte di questo progetto mi dà una grande mano fuori dalla pista, soprattutto per quanto riguarda la preparazione del weekend. Al momento vivo a Maranello, e grazie a questo ricevo un programma settimanale che include allenamento, sia fisico che mentale, i meeting di preparazione delle gare, e tutto quello che serve per arrivare al weekend di gara nella miglior forma possibile. Faccio del mio meglio senza pressioni ed è per questo che apprezzo ogni momento di quello che amo fare di più! In generale, cerco di sfruttare tutte le attività esterne per fare il miglior lavoro possibile una volta arrivato in pista.”
Questa è la tua prima stagione in Formula Regional Europe, ma quello europeo non è stato il tuo primo campionato, visto che hai corso anche nella serie mediorientale. Pensi che aver corso lì abbia aumentato la tua abilità di guida e la tua confidenza sulla vettura?
“Penso che abbia un po’ aiutato. Ho fatto dei test invernali con quest’auto l’anno scorso, quindi, quando sono arrivato in Formula Regional Middle East, già sapevo qualcosa su quest’ultima. Si impara maggiormente una volta arrivati al weekend di gara, visto che l’atmosfera è diversa da quella di un test. L’auto mi è apparsa da subito differente dalla F4, soprattutto perché è più ingombrante, e mi è servita qualche gara per prendere confidenza. Già nei test mi trovavo abbastanza bene con la vettura, ma, nelle prime gare, ogni sessione era ottima per capire l’auto e migliorarmi come pilota. Questo è il mio secondo anno in monoposto, quindi mi sento come se ogni volta in cui scendo in pista sia quella buona per imparare qualcosa di nuovo, sia dentro che fuori dal tracciato in sé. Penso di dover imparare ancora tanto e di potermi migliorare ancora di più, sia come pilota che come persona. In ogni occasione cerco di imparare anche dagli altri e di acquisire l’esperienza necessaria per fare un lavoro migliore del precedente.”
Al momento corri in Formula Regional Europe e sei quarto in classifica con due vittorie a tuo nome. Cosa ne pensi della tua stagione finora?
“Penso che sia questa sia una buona stagione. Certo, ci sono stati alti e bassi, soprattutto all’inizio, ma dopo la pausa estiva sono tornato molto più forte di prima. Penso, però, che si possa ancora migliorare ancora molto durante la lunga pausa prima del prossimo round. La stagione non è ancora finita, quindi cercherò di risalire con ancora più foga la classifica. La pausa sarà davvero lunga, quindi potrò prepararmi ancora meglio per Zandvoort e per Hockenheim, l’ultimo round del campionato.”
Puoi rivelarci, se li hai già, i tuoi piani per il futuro?
“Non li so ancora per certo. Al momento sono concentrato sul finale di questa stagione. Vedrò poi cosa fare l’anno prossimo.”
Hai un obiettivo in particolare per la tua carriera?
“Il mio obiettivo principale è quello di arrivare in F1 e ci sto già lavorando. Penso che concentrandosi sul presente il futuro arrivi da sé. Penso solo a dare il meglio di me ora, senza preoccuparmi di ciò che potrebbe accadermi in futuro.”
Sei un pilota brasiliano molto importante nel panorama junior europeo. Cosa ne pensi del motorsport nel tuo paese natale? Pensi che ci sia qualche tuo connazionale pronto a diventare un “big” di questo mondo, magari anche in prospettiva europea?
“Penso che il Brasile sia un terra ricca di piloti talentuosi. Arrivare in Europa, però, è molto dispendioso in termini di soldi ed energie e, sfortunatamente, alcuni non possono permettersi questo passaggio. Si sa, il motorsport è costoso. Ho corso lì quando ero più giovane e so che ci sono dei ragazzi molto talentuosi che non hanno avuto la possibilità di venire qui. Anche nel karting ci sono ottimi prospetti. Penso che se ci rimbocchiamo le maniche possiamo essere degli ottimi piloti. Io stesso mi impegno il più possibile per raggiungere il mio sogno.”
Ringraziamo di cuore Rafael, per la sua disponibilità, Marco Cortesi, per averci permesso di entrare in contatto con i vari enti qui descritti, e Ferrari, per aver permesso lo svolgimento dell’intervista.
Media: Formula Regional
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