Formula E | Valencia Test 2022: Gen3 già nettamente più veloce della Gen2 – Confronto

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Lorenzo Roversi @lorenzor92_
23 Dicembre 2022 - 10:00
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Gli appena conclusi test collettivi 2022-23 sul Circuito Ricardo Tormo di Valencia sono un’occasione per tracciare un primo confronto tra le vecchie monoposto di Formula E Gen2 e le appena introdotte Gen3.

Dal 9 al 13 dicembre 2022, sul Circuito Ricardo Tormo di Valencia, si sono svolti i test prestagionali 2022-23 del campionato di Formula E. Si è trattato di un evento cruciale per la storia di questo campionato, visto che ha segnato il debutto delle monoposto di nuova generazione: le Gen3. Dal momento che non solo è stato mantenuto lo stesso circuito dei test 2021-22, ma si è anche scelto di correre sullo stesso layout, è un’ottima occasione per fare un primo confronto a livello di prestazioni tra le due generazioni di vetture.

Gen3, la nuova vettura: caratteristiche e miglioramenti

Vettura Gen3 – Stoffel Vandoorne, DS Penske, Valencia 2022 – Formula E Media Centre

Mostrata al pubblico in occasione dell’ePrix di Monaco 2022, la terza generazione di monoposto di Formula E, la Gen3, ha portato con sé importanti cambiamenti che in teoria – ma vedremo anche in pratica – ci si attende portino a un significativo miglioramento di prestazioni.

La prima caratteristica che salta all’occhio è sicuramente la potenza, con un aumento da 280 kW a 350 kW, pari al 25%, che consentirà di portare la velocità massima (limitata per regolamento) a 320 km/h dai 280 km/h della generazione precedente.

Ancora più sorprendente è la rigenerazione, passata da 250 kW a 600 kW, ripartiti tra i 250 kW sull’asse anteriore e i 350 kW sull’asse posteriore, facendo sì che le Gen3 siano le prime monoposto a non disporre di freni idraulici posteriori. Questa novità la si potrà apprezzare particolarmente in gara dato che una capacità di rigenerazione così elevata (ci si aspetta un recupero del 40% dell’energia totale contro il 25% della Gen2), se spalmata sul lungo periodo, esalterà ancora di più una guida risparmiosa da parte dei piloti e lo sviluppo di powertrain sempre più efficienti da parte dei costruttori.

Infine, un ulteriore aumento delle prestazioni sarà dato dalla riduzione del peso: 840 kg contro 900 kg della Gen2, pilota incluso.

Vettura Gen2 – Jean-Eric Vergne. DS Techeetah, Valencia 2021 – Formula E Media Centre
Twitter/Formula E

Criterio usato, quello che conta è farsi un’idea

L’obiettivo di questo confronto è quello di tracciare, per quanto possibile visti i mezzi e le informazioni a disposizione, una comparazione sommaria tra le prestazioni delle Gen2 e delle Gen3, in modo da farsi un’idea iniziale su un possibile miglioramento in termini di velocità introdotto dalla nuova generazione di monoposto.

Per fare ciò sono stati raccolti i tempi di tutti i giri percorsi da tutti i piloti nei test prestagionali di dicembre 2021 e 2022, tenendo conto solo delle sessioni svolte su pista asciutta. Inoltre sono stati esclusi i giri di uscita, i giri di rientro e i giri il cui tempo è stato cancellato dalla direzione gara.

Sono state fatte 2 comparazioni separate tra i giri percorsi con potenza standard (235 kW per la Gen2 e 300 kW per la Gen3) e con il boost di potenza (250 kW e 350kW rispettivamente) facendo una media tra il 90% centrale di tutti i tempi ritenuti validi secondo i criteri sopra citati, così da cercare di escludere i giri troppo lenti tra all’interno dei vari run e i tentativi di time attack puri, provando in questo modo a mettere in evidenza il più possibile i giri di simulazione di gara.

Distanza percorsa

Per quanto concerne i chilometri percorsi da team e piloti in tutti i giorni di test, tra quest’anno e l’anno scorso ci sono state poche differenze. Nel 2021 sono stati completati 4345 giri, per un totale di 14669 km, mentre la scorsa settimana sono stati percorsi circa 100 giri in più: 4465 a fronte di 15074 km, una differenza sembrerebbe poco rilevante immaginando di ripartirli su 22 piloti e auto.

Sebbene la distanza percorsa sia stata circa la stessa, l’anno scorso i team e i piloti sono stati più fortunati, dato che per tutte le 18 ore hanno visto pista asciutta, a differenza di quest’anno in cui una sessione intera (3h su 19h30 totali) si è svolta su pista bagnata.

Quest’anno con una distanza percorsa comparabile a quella dell’anno precedente, i costruttori avranno probabilmente raccolto dati a sufficienza sull’affidabilità, anche se a fronte di vetture e motori completamente nuovi probabilmente sarebbe stato ottimale girare di più. Ma, visto il numero totale di giri e le ore a disposizione (e alle 3h con pista bagnata) evidentemente non c’era margine per fare più di così.

Prestazioni

Venendo alle prestazioni, un dato sicuramente sorprendente è come sui 4345 giri totali percorsi nella sessione invernale del 2021, tra giri di rientro, di uscita e tempi cancellati, ai fini del cronometro e della nostra comparazione, se ne possano considerare solo 2595, ovvero il 60%, mentre nel 2022 su 4465, escludendo anche l’intera sessione bagnata, rimangano solo 2145 giri ovvero il 48%, meno della metà.

Sebbene la classifica generale tra le due annate veda un incremento di soli 6 decimi in termini di prestazioni assolute, ovvero il tempo di 1:25.127 fatto segnare da Maximilian Gunther quest’anno contro l’1:25.763 di Edoardo Mortara del dicembre 2021, facendo la media di tutti i giri, emerge come la nuova generazione abbia guadagnato tra i 2.5 e i 3 secondi sulla precedente: la media della Gen3 si attesta a 1:31.404 contro l’1:34.298 della Gen2 in condizioni di potenza standard. Più contenuta è la differenza in presenza di boost: 1:26.812 contro 1:28.386, circa 1.5 secondi in meno.

Conclusioni

Ribadendo ancora una volta come questa comparazione voglia fornire solo un confronto sommario tra le due specifiche di monoposto di Formula E, senza alcuna pretesa di emettere verdetti definitivi e puntuali sull’effettivo miglioramento portato dalla Gen3 (per comodità si è scelto di escludere il 10% dei tempi agli estremi, sarebbe stato più rigoroso escludere uno per uno i giri troppo più lenti e i tentativi di qualifica) si può comunque apprezzare come un miglioramento delle prestazioni ci sia e sia evidente.

Tenendo infine conto del fatto che:

– le vetture siano completamente nuove e quindi i team siano ancora agli inizi sulla definizione degli assetti
– i motori siano anch’essi significativamente diversi da quelli degli anni precedenti e perciò i costruttori non siano ancora pronti a farne esprimere tutto il potenziale
– sia cambiato per la prima volta dopo 8 anni il fornitore di gomme

anche alla luce di quanto detto da quasi tutti i piloti, è lecito aspettarsi importanti miglioramenti in termini di velocità, e soprattutto di efficienza, nella stagione in corso e in quelle a venire. Il gap tra monoposto completamente elettriche e termiche (o ibride) è destinato a ridursi ulteriormente.

Immagine di copertina: Formula E Media Centre

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