La stagione 2019-2020 della Formula E ha preso ufficialmente il via oggi a Valencia, con la prima giornata di test collettivi. Anche per quest’anno il layout prescelto è quello National, che taglia gran parte del secondo settore del tracciato usato dal Motomondiale, con l’aggiunta di una sola chicane posta sul rettilineo principale. I riferimenti del 2018 quindi non sono più da prendere in considerazione, come prontamente dimostrato dai tempi registrati nella giornata odierna.
Poco sembra cambiato rispetto alla combattutissima season 5, poiché al termine delle sei ore a disposizione dei 24 piloti in pista ben 16 vetture sono rimaste all’interno dello stesso secondo. 1:15.570 è il primato stabilito da Sam Bird, al volante della Virgin-Audi, al termine di una sessione pomeridiana che ha visto ripetuti cambi di fronte e miglioramenti piuttosto cospicui rispetto alle prove della mattina.
Il britannico ha preceduto il neo acquisto del team Andretti-BMW, Maximilian Günther, che alla sua prima uscita ufficiale con il costruttore tedesco ha coperto ben 86 tornate chiudendo la giornata a 93 millesimi da Bird, dopo avere segnato anche il miglior tempo della mattinata. Un inizio alquanto convincente anche per la Casa bavarese quindi, che proprio qui ha dominato i test della scorsa stagione ripetendosi poi nell’apertura di Ad-Diriyah.
Günther ha preceduto nientemeno che il pilota di cui ha preso il posto, António Félix da Costa, al debutto invece sulla vettura detentrice in carica di entrambi i titoli elettrici, la Techeetah-DS. Il portoghese è risultato più lento di appena 18 millesimi rispetto al teutonico, percorrendo “solo” 60 giri con una vettura che evidentemente è già nelle sue mani. Il campione in carica Jean-Éric Vergne si è fermato al quinto posto ma ha pagato solo un decimo al nuovo compagno di squadra.
Tra le due vetture franco-cinesi si è inserito Mitch Evans sulla Jaguar, ovviamente desideroso di giocarsi al meglio le sue chance iridate dopo l’ottima season 5. Se il neozelandese ha ripreso il suo lavoro da dove lo aveva lasciato a New York, è stato invece più complesso il debutto di James Calado, che in mattinata è finito a muro in modo piuttosto pesante alla chicane del rettilineo. Solo 32 giri per il fresco vincitore della Petit Le Mans nella categoria GTE, il migliore in 1:17.016: 20° tempo assoluto.
Giornata positiva anche per Nissan, che proprio un anno fa a Valencia pareva alquanto in difficoltà e soprattutto era ancora in cerca di un pilota dopo l’abbandono di Alexander Albon. Appena sei centesimi di secondo hanno diviso Sébastien Buemi e Oliver Rowland, sesto e settimo di giornata ed entrambi autori di un’abbondante quarantina di giri. Ottavo crono per la migliore delle Mahindra, quella di Pascal Wehrlein, davanti alla Virgin di Robin Frijns e alla prima Audi ufficiale, quella pilotata da Daniel Abt.
Miglioramento irrisorio per Lucas di Grassi tra mattino e pomeriggio: il brasiliano non è andato oltre il 12° posto di giornata dopo avere terminato la mattinata in sesta posizione. Il campione della season 3 è stato preceduto anche da Alexander Sims, che sulla seconda BMW ha pagato mezzo secondo al leader di giornata.
I nomi più attesi erano ovviamente quelli di Porsche e Mercedes, alla prima uscita ufficiale da costruttori del campionato elettrico. Leggermente in vantaggio la Casa di Weissach, con André Lotterer autore del 14° crono a 912 millesimi da Bird, mentre per quanto riguarda Stoccarda le prestazioni migliori sono arrivate dal team Venturi, con Edoardo Mortara 15° e Felipe Massa 17°. Giornata piuttosto problematica per le monoposto ufficiali, con Stoffel Vandoorne 22° davanti a Nyck de Vries, a cavallo dei due secondi di ritardo; l’olandese si è fermato lungo la pista in mattinata per un problema al RESS e ha potuto percorrere solo due giri nel pomeriggio, portando appena a 13 il computo totale delle tornate coperte oggi. Tornando in casa Porsche, invece, Neel Jani è rimasto coinvolto in un incidente analogo a quello di Calado venendo costretto a saltare la sessione pomeridiana poiché la vettura #18 ha richiesto la sostituzione della scocca.
18° tempo per un altro debuttante di lusso, Brendon Hartley, sulla Dragon-Penske #6. Meglio del neozelandese ha fatto il suo compagno di squadra Nico Müller, 13° con quattro decimi di vantaggio sull’ex pilota di Porsche e Toro Rosso. Giornata complicata anche per il team NIO, che ha confermato la fornitura di powertrain Penske della scorsa stagione rimarchiata dalla Casa cinese: Oliver Turvey ha disertato la sessione mattutina in attesa che la sua unità venisse montata sulla vettura #3, segnando poi il 19° tempo assoluto, mentre Ma Qinghua ha chiuso la classifica dei tempi ad oltre quattro secondi e mezzo da Bird.
La giornata di domani proporrà altre sei ore di test, all’interno delle quali si svolgerà anche una simulazione di gara per provare anche le nuove regole riguardanti il regime di neutralizzazione. Da questa stagione, infatti, in caso di full course yellow o safety car, un kW/h di energia verrà sottratto alle vetture in gara per ogni minuto passato sotto neutralizzazione, al fine di mantenere intatta la componente di gestione delle batterie che ha caratterizzato le corse del campionato elettrico in questi anni.
Classifica:
Immagine copertina: Formula E
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