Il pilota inglese può chiudere i giochi per il titolo mondiale di Formula E nel weekend tedesco, ancor prima di arrivare al weekend finale di Londra.
La Formula E è pronta a tornare in azione a Berlino per un doppio appuntamento, in programma il 12 e 13 luglio per il 13° e 14° round della Season 11. Weekend, quello tedesco, molto importante per le sorti del campionato e per Oliver Rowland, che può laurearsi campione proprio sul circuito di Tempelhof ancor prima di arrivare a Londra.
Dopo l’ePrix di Jakarta e con quattro gare al termine il pilota inglese della Nissan comanda la classifica iridata con 172 punti, forte di un enorme vantaggio sui suoi principali avversari (+69 su Wehrlein, +74 su Da Costa e +80 su Barnard) quando fino alla fine del campionato ci sono ancora 116 punti da assegnare. Dopo Jakarta, anche grazie al ritorno di Sébastien Buemi sul podio, la matematica vede ben 11 piloti ancora matematicamente in corsa per il titolo iridato, 12 se si conta anche Nyck De Vries che però sarà assente a Berlino per dare priorità al WEC, autoescludendosi di fatto da questo discorso.
Dato l’attuale ampio vantaggio, Rowland può diventare campione del mondo nel weekend di Berlino con diverse gare d’anticipo; il pilota inglese può chiudere i giochi già al sabato se dovesse concludere il round con un vantaggio di oltre 87 punti sul secondo classificato in campionato, ovvero il quantitativo di punti da assegnare a tre round dal termine della Season 11.
Nella seconda ipotesi, Rowland potrà diventare campione del mondo al termine della gara della domenica con un vantaggio sul secondo di oltre 58 punti, leggermente inferiore rispetto ad ora ma sufficiente per chiudere matematicamente i giochi prima del weekend finale di Londra.
Un altro dato a favore di Rowland è il computo di vittorie ottenute in campionato, criterio principale in caso di arrivo a pari punti: l’inglese ha sin qui ottenuto 4 vittorie, ed oltre a lui solamente Maximilian Günther ha vinto in più di un’occasione con due successi a suo nome, arrivati a Jeddah e Shanghai.
Questi elencati sono due scenari difficilmente applicabili, considerando anche che nella storia della Formula E solamente una volta il titolo si è assegnato con almeno due gare d’anticipo, quando Antonio Félix Da Costa si laureò campione nel 2020 alla ripresa del campionato dopo la pandemia. Ma la storia ci insegna anche che a Berlino i colpi di scena e le sorprese sono dietro l’angolo, e può sempre accadere di tutto. Anche l’incoronazione di un nuovo campione del mondo.
Immagine: FIA Formula E
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