La gara del sabato dell’edizione 2022 del Roma ePrix va a Mitch Evans (Jaguar), netto vincitore con oltre 5 secondi di distacco su Robin Frijns (Envision). Terzo il polesitter Stoffel Vandoorne su Mercedes.
Da ROMA – È il neozelandese Mitch Evans il dominatore della prima delle due gare del Roma ePrix. Partito nono, il pilota della Jaguar è stato protagonista di una sontuosa rimonta che l’ha portato alla vittoria dalla nona posizione di partenza, bissando così il successo dell’edizione 2019.
La fase cruciale della gara è avvenuta a circa 25 minuti allo scadere, quando Evans, decisamente più in forma di tutti gli altri piloti, è riuscito dapprima a superare Vergne e De Vries, rispettivamente per la quarta e terza posizione, e pochi istanti dopo ha usufruito del secondo Attack Mode senza perdere posizioni, potendo così guadagnare ulteriormente terreno. Qualche minuto più tardi ha infine guadagnato la seconda posizione approfittando sia della potenza aggiuntiva, sia di una fase in cui Vandoorne, in quel momento secondo, era più lento del solito. Infine, ha sopravanzato Frijns, sempre grazie all’Attack Mode.
Evans ha potuto contare su un’ottima strategia sia per quanto riguarda i consumi, sia per il perfetto timing di attivazione dell’Attack Mode. Ha anche potuto fare affidamento su un’ottima vettura in condizioni di gara, infatti, l’altro pilota Jaguar ha terminato quinto partendo tredicesimo, anch’egli autore di un’ottima rimonta nonostante l’anteriore destro danneggiato in seguito a un contatto multiplo avvenuto il primo giro che ha visto coinvolti altri 3 piloti (Buemi, Di Grassi e Gunther) ad opera di Edoardo Mortara (settimo al traguardo), per questo penalizzato di 5 secondi
Secondo e interprete di un’ottima gara è stato l’olandese Robin Frijns, il quale sempre in lotta nelle posizioni di vertice e per lungo tempo in prima posizione ha confermato il risultato delle qualifiche. Un bottino importante per il team Envision con anche Nick Cassidy a punti: nono e autore di un’ottima rimonta. Partiva quattordicesimo.
Stoffel Vandoorne completa così il podio, l’autore della pole position non è riuscito a concretizzare quanto fatto in qualifica, colpevole di una fase centrale di gara un po’ sottotono e un utilizzo non ottimale dell’Attack Mode che non gli ha consentito di sfruttare al massimo il potenziale della potenza extra perdendo circa 1 minuto dietro al compagno di squadra Nick De Vries. Quest’ultimo ritiratosi a due giri dal termine. Un weekend agrodolce per Mercedes.
Buona gara anche per DS-Techeetah, che piazza Jean-Eric Vergne subito fuori dal podio e Antonio Felix Da Costa in sesta posizione, entrambi sempre in bagarre per le posizioni di vertice, ma mai all’altezza dei primi 3 in termini di performance.
Chiudono la zona punti le due Porsche di Pascal Wehrlein e Andre Lotterer, ottavo e decimo. Da segnalare il tredicesimo posto di Jake Dennis, l’inglese, partito quinto, è stato artefice di una gara arrembante fino a circa un quarto d’ora dalla fine, arrivando ad occupare persino la seconda posizione, salvo soccombere a un crollo verticale delle prestazioni della sua vettura nel finale, oltre a una penalità di 5 secondi per un contatto con Da Costa.
Sabato da dimenticare per NIO 333, con Turvey e Ticktum 17esimo e 18esimo e mai in gara con il resto del gruppo. Giornata negativa anche per Nissan, con Gunther ritirato per il già citato contatto al primo giro e Buemi 16esimo sempre vittima dello stesso incidente, e per Dragon, con Sergio Sette Camara 15esimo e Anotnio Giovinazzi 19esimo e ultimo, oltre a una penalità di 5 secondi per un’infrazione sotto regime di Safety Car.
Seguono il risultato di gara e le classifiche.
Immagine: Media Formula E
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