Una gara ricchissima di colpi di scena quella vinta da Sam Bird a Putrajaya. Il secondo appuntamento con la Formula E si è svolto in Malesia, in una cittadina a mezz’ora di distanza dalla capitale Kuala Lumpur, su un circuito decisamente più tecnico rispetto a quello di Pechino visto un paio di mesi fa.
La pole era andata a Prost, retrocesso però di dieci posizioni per l’incidente con Heidfeld all’ultimo giro della gara cinese. Oriol Servià ottiene quindi i tre punti della partenza al palo, con Bird al suo fianco. Il pubblico assegna i FanBoost a Senna, Katherine Legge e Heidfeld. Penalità in qualifica anche per Buemi (vettura sottopeso) e d’Ambrosio (eccesso nell’uso della batteria), retrocessi in ultima fila.
Al semaforo verde, Servià e Bird difendono le loro posizioni, mentre Abt dalla seconda fila finisce nelle retrovie. Ne approfitta Jarno Trulli, che risale terzo davanti a Chandhok e Piquet Jr.. Testacoda per il rookie Matthew Brabham, per l’occasione sostituto di Charles Pic al team Andretti, mentre nelle ultime posizioni Katherine Legge centra in pieno l’altra lady in gara, Michela Cerruti.
La confusione in pista provoca l’ingresso immediato della Safety Car, che per un paio di giri neutralizza la corsa. Alla ripartenza inizia a lamentare qualche problema Servià, che viene scavalcato da Bird e Trulli. Furiosa rimonta, nel frattempo, di Franck Montagny, che dal tredicesimo posto in griglia risale all’ottavo nel corso del sesto giro. Due passaggi più tardi, Chandhok supera Servià.
All’ottavo passaggio tuttavia Montagny si rende protagonista di uno sventurato episodio, spingendo contro le protezioni Nick Heidfeld, di nuovo preso di mira dopo lo scontro con Prost all’ultima curva di Pechino. La Safety Car ricompatta il gruppo e Daniel Abt ne approfitta per anticipare il cambio vettura.
La gara riparte al dodicesimo giro, con Montagny ancora in evidenza per uno scontro con Bruno Senna. Il francese stavolta ha la peggio, danneggia l’ala anteriore ed è costretto a rientrare ai box per sostituirla. Il pilota del team Andretti non cambia tuttavia la monoposto.
Le difficoltà di Servià proseguono, e lo spagnolo viene sopravanzato anche da Piquet Jr. durante il sedicesimo giro. Iniziano le soste per il cambio vettura, al diciassettesimo passaggio rientrano Trulli, Chandhok, Servià e Piquet Jr., tra i piloti nelle prime posizioni. Intanto, Brabham picchia di nuovo il muretto.
Di Grassi, Prost, Buemi, Alguersuari e Senna sostano al giro successivo, mentre Bird è l’unico a non rientrare. Dopo la sosta del britannico della Virgin è Abt a concretizzare la sua strategia, portandosi al comando.
Perdono molte posizioni i piloti del team Mahindra, con Chandhok che si ritrova da terzo a decimo, alle spalle di Senna. Grande lavoro invece ai box DAMS, con Buemi e Prost che si portano addirittura in zona podio, così come di Grassi.
Dopo le soste vengono penalizzati Trulli e Montagny: l’abruzzese ha consumato eccessivamente la batteria, il francese non ha rispettato il limite di velocità in pit lane. Rientrato per scontare la penalità, Franck viene ripenalizzato per lo stesso motivo. Prima di rientrare, Trulli si rende protagonista di un incidente con Piquet Jr., che viene spinto contro il muretto alla staccata della prima chicane. Termina così la gara del brasiliano della China Racing.
Il ritmo di Abt volge però al risparmio, e Bird recupera fino a quattro secondi al giro. Il tedesco della Abt Sportsline viene raggiunto e superato al ventisettesimo giro da Bird, mentre poco dopo sono gli inseguitori (di Grassi, Buemi, Prost e Senna) a scalzarlo di posizione. Senna nel frattempo utilizza anche il FanBoost per avere ragione di Prost per la quarta piazza.
Ultimi giri in carrozza per Bird, mentre più indietro c’è battaglia per la seconda posizione. Nel tentativo di raggiungere anche Buemi, Senna sbatte a muro all’ultimo giro, buttando così un buon piazzamento. Bird dopo il podio di Pechino centra il successo a Putrajaya, davanti a di Grassi, Buemi, Prost, d’Ambrosio, Chandhok, Servià, da Costa (che ha sostituito Sato al team Amlin Aguri), Alguersuari e Abt, solo decimo a secco di batteria.
In classifica generale, di Grassi mantiene il comando con 43 punti, contro i 40 di Bird. Molto più distanti Montagny, d’Ambrosio e Chandhok, a quota 18. Tra i team, Abt e Virgin sono separati da una sola lunghezza, 45 a 44, con Dragon terza a 33.
Prossimo appuntamento previsto per il 13 dicembre, a Punta del Este in Uruguay.
Risultati:
1 | Samuel Bird | Virgin Racing | 31 giri in 51:11.979 |
2 | Lucas di Grassi | Abt Sportsline Racing | 4.175 |
3 | Sébastien Buemi | DAMS | 5.739 |
4 | Nicolas Prost | DAMS | 9.552 |
5 | Jérôme d’Ambrosio | Dragon Racing | 13.722 |
6 | Karun Chandhok | Mahindra Racing | 17.158 |
7 | Oriol Servià | Dragon Racing | 18.621 |
8 | António Félix da Costa | Amlin Aguri Racing | 19.926 |
9 | Jaime Alguersuari | Virgin Racing | 20.053 |
10 | Daniel Abt | Abt Sportsline Racing | 45.663 |
11 | Ho-Pin Tung | China Racing | 55.833 |
12 | Stéphane Sarrazin | Venturi Grand Prix | 56.626 |
13 | Matthew Brabham | Andretti Autosport | 1:05.036 |
14 | Bruno Senna | Mahindra Racing | 1 giro |
15 | Franck Montagny | Andretti Autosport | 1 giro |
16 | Katherine Legge | Amlin Aguri Racing | 3 giri |
17 | Jarno Trulli | Trulli Grand Prix | 3 giri |
Ret | Nelson Piquet Jr. | China Racing | 9 giri |
Ret | Nick Heidfeld | Venturi Grand Prix | 17 giri |
Ret | Michela Cerruti | Trulli Grand Prix | 24 giri |
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.