Seconda vittoria stagionale in Formula E per Jean-Éric Vergne, che a Punta del Este si è imposto in una gara giocata tutta sui nervi. Per l’intera distanza di 37 giri, Lucas di Grassi è rimasto alle calcagna del francese, provando in ogni modo a conquistare il suo primo successo dopo la penalità ricevuta in qualifica, ma il leader del campionato è riuscito a resistere colpo su colpo legittimando ulteriormente il suo primato nella generale. Sul podio è salito anche Sam Bird, al termine di un’ottima rimonta dalla nona casella della griglia.
Come detto, la Techeetah-Renault #25 e l’Audi #1 hanno svolto una gara in tandem dalla partenza all’arrivo. Dopo un primo stint dedicato prettamente alla gestione è arrivato il cambio vettura, effettuato nello stesso istante e con la stessa durata, visto che il cronometro ha decretato un vantaggio di appena quattro decimi a favore di Vergne. Persa la prima vera occasione di sorpasso, di Grassi ha tentato un attacco piuttosto estremo alla curva 17 rischiando anche un testacoda e perdendo qualche secondo; dando fondo a tutta la ritrovata competitività della sua vettura, il campione in carica si è dunque riportato in scia a Vergne ma non è riuscito a dare l’affondo decisivo nonostante ripetuti tentativi, dovendo anche difendersi nelle ultimissime battute dall’arrembante Bird alle sue spalle.
Una gara tutta all’attacco anche per Bird. Partito bene dalla nona casella, si è liberato immediatamente di Buemi ed Engel ma al quarto giro ha subito nuovamente l’iniziativa dello svizzero, che ha affondato la staccata alla curva 8. Superato Lotterer, che al settimo passaggio ha cominciato a calare repentinamente il ritmo, Bird si è avventato su Buemi scalzandolo nuovamente all’11° giro. Il cambio vettura gli ha consegnato altre due posizioni grazie ai problemi di Turvey e Lynn, mentre la terza posizione è arrivata in seguito alla clamorosa disattenzione del team Audi, che durante il pit stop non ha agganciato correttamente le cinture di sicurezza a Daniel Abt. Il vincitore di Città del Messico ha perso così la possibilità di concludere al terzo posto, scivolando fino al 14° dopo l’imprevista sosta ai box.
Ai piedi del podio, altri due protagonisti assoluti dell’ePrix uruguayano. In quarta posizione ha concluso Mitch Evans, partito 16°, mentre Felix Rosenqvist ha portato a casa i dieci punti del quinto posto dopo essere scattato 12°. Nonostante l’utilizzo del FanBoost, lo svedese ha subito il sorpasso decisivo da parte dell’alfiere della Jaguar durante il 28° passaggio. Per Mahindra si è concluso il secondo weekend difficile consecutivo, considerato anche il subitaneo ritiro di Nick Heidfeld che è rimasto fermo a bordo pista già al secondo giro.
Sesto Alexander Lynn, rientrato per il cambio vettura in terza posizione ma protagonista di un pit stop molto lento. Dopo avere rischiato un contatto con il compagno di squadra in pit lane, Lynn è scivolato successivamente alle spalle di Evans e Rosenqvist, cogliendo comunque il suo miglior piazzamento stagionale. Cambio vettura molto difficoltoso anche per Oliver Turvey, pienamente in lotta per il podio fino a metà gara e poi settimo al traguardo davanti alle Dragon di López e d’Ambrosio. La top ten è stata completata dalla Venturi di Maro Engel.
L’ePrix di Punta del Este è divenuto a suo modo storico poiché è il primo che non ha assegnato alcun punto al team DAMS-Renault. La gara di Sébastien Buemi è praticamente terminata all’11° giro, quando lo svizzero è arrivato lungo alla chicane 14-15 rompendo la sospensione posteriore sinistra; rientrato ai box per un cambio vettura molto anticipato, il campione 2015-2016 si è fermato definitivamente al 29° giro, senza batteria. L’ennesima corsa deludente di Nicolas Prost, partito in ultima fila dopo l’incidente in qualifica, si è conclusa con un mesto 15° posto.
Zero punti anche per gli italiani. Luca Filippi ha tagliato il traguardo in 13esima posizione alle spalle di Lotterer, mentre Edoardo Mortara ha chiuso 17° e doppiato dopo avere effettuato a sua volta un cambio vettura con largo anticipo. Per i nostri colori sarà necessaria una grande prestazione in quel di Roma. 11esima piazza per la migliore delle Andretti, quella di da Costa, mentre è stato costretto al ritiro anche Nelsinho Piquet, rimasto coinvolto nella bagarre di centro gruppo a inizio gara.
In virtù dei risultati di Punta del Este, Vergne sale a quota 109 punti e ora ne ha 30 di vantaggio su Rosenqvist. Bird resta al terzo posto ma le lunghezze di ritardo sullo svedese si sono ridotte a tre. Il passivo di Buemi dopo questo ritiro ammonta a 57 punti da Vergne, pur rimanendo al quarto posto; scala la classifica di Grassi, ora decimo a quota 21. In classifica team, Techeetah guadagna vantaggio sulle avversarie: 127 punti per la squadra cinese contro i 100 di Mahindra, i 93 di Virgin e gli 86 di Jaguar.
Esaurite le trasferte americane, continente in cui si tornerà solo per il gran finale di New York, l’appuntamento è ora per il 14 aprile con il primo ePrix italiano a Roma.
Classifica di gara:
Classifica generale:
Immagine copertina: Autosport.com
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