Formula E | Piccole infrazioni del Regolamento Finanziario per Nissan e Jaguar

Autore: Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Pubblicato il 23 Ottobre 2024 - 18:00
Tempo di lettura: 3 minuti
Formula E | Piccole infrazioni del Regolamento Finanziario per Nissan e Jaguar
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Il costruttore giapponese ha sforato del 2%, quello britannico dello 0,6%. Entrambe multate e con meno tempo ai test pre-stagionali

All’inizio della Season 9 (stagione 2022-23) FIA e Formula E hanno introdotto il Regolamento Finanziario, un nuovo strumento regolatorio atto ad assicurare una sostenibilità economica di lungo termine ai partecipanti della serie.

Per le prime due stagioni il tetto limite imposto dalla Federazione è stato di circa 13 milioni di euro, mentre a partire dalla Season 11 (quella che scatterà a dicembre, ndr) è stato alzato a 15 milioni, aggiungendo però gli stipendi dei piloti oltre ad altri costi legati alla nuova GEN3 Evo. Questi sono i limiti imposti dalla FIA alle squadre.

C’è poi una sezione a parte per i costruttori, i quali nella Season 9 e 10 hanno avuto un limite di 25 milioni di euro da poter spendere nel biennio, che includono costi legati alla ricerca e allo sviluppo, oltre che a servizi di supporto ai team di Formula E.

Dalle analisi della Federazione Internazionale dell’Automobile sulle spese condotte da squadre e costruttori nel corso della Season 9, quindi quella 2022-23, è emerso che due squadre hanno violato il suddetto Regolamento Finanziario, sforando i 13.668.000 di euro imposti: Nissan e Jaguar.

Siccome entrambe le compagini hanno collaborato con la FIA e l’infrazione è stata di entità minore – sotto il 5% – le conseguenze saranno sulla base di un multa da pagare entro 30 giorni dalla firma dell’Accepted Breach Agreement e l’impossibilità di partecipare a metà della prima giornata di test pre-stagionali.

NISSAN

Il costruttore giapponese è stato quello che tra i due ha sforato maggiormente il Cost Cap imposto, spendendo 269.252 euro in più del previso, cioè il 2,0%. Per questo motivo dovrà pagare una multa di 300.000 euro entro 30 giorni dalla firma dell’ABA (15 ottobre) e non potrà, come detto precedentemente, prendere parte alla mattinata di test del 4 novembre.

Tra i costi non considerati o mal calcolati risultavano quelli connessi al simulatore e ai viaggi, oltre che a componenti della vettura.

Il team giapponese ha detto: “Nissan Formula E riconosce di essere involontariamente incorsa in una violazione procedurale minore e una spesa oltre il limite del 2% del Cost Cap. In aggiunta ha firmato l’Accepted Breach of Agreement offerto dalla FIA Cost Cap Administraion per risolvere la questione.

In seguito a un processo di revisione davvero cooperativo con la Cost Cap Administration e un’esaustiva verifica interna, Nissan ha determinato che queste violazioni minori sono esclusivamente legate ai processi di interpretazione e adattamento del nuovo regolamento finanziario ai tempi in cui il team stava affrontando diverse sfide legate al cambio di proprietà, la completa ristrutturazione e spostamento della sede.

Nissan ha messo in atto le precauzioni necessario affinché si possano evitare questi errori di calcolo e sviste in futuro”.

JAGUAR

Più contenuto lo sforamento del team inglese che ha oltrepassato il limite di 73.849 sterline, lo 0,6%, e sarà quindi tenuto a pagare 100.000 euro di sanzione entro metà novembre, oltre alla decurtazione di 3 ore di test ufficiali a Valencia.

Nel caso del team britannico risultavano incongruenze in merito al mancato registro di costi legati al paddock, al calcolo sbagliato dei costi del noleggio del camion, agli sviluppi del simulatore, alle attività non legate alla Formula E, ma anche al doppio conteggio di “Relevant Costs” e a un eccesso riguardante le attività di marketing.

La squadra inglese ha riportato: “In seguito alle consultazioni con la FIA, crediamo che se avessimo archiviato correttamente la richiesta saremmo stati pienamente conformi al Cost Cap e la lieve violazione non si sarebbe verificata.

Sfortunatamente, capiamo che una nuova riclassificazione non è permessa da questo regolamento e quindi a causa di questi errori involontari ci troviamo nella posizione di aver speso oltre il dovuto. In nessun modo abbiamo ottenuto un guadagno tecnico o sportivo come si può vedere e confermare dalle evidenze della Cost Cap Administration e dalla natura dell’ABA.

Continueremo a lavorare a stretto contatto con la FIA nello sviluppo e nell’applicazione del Cost Cap per gli interessi migliori della Formula E”.

In merito alla questione si è espressa anche la FIA con un comunicato che recita: “La Cost Cap Administration ha riconosciuto che i team hanno collaborato attivamente nel corso del processo di revisione e hanno cercato di fornire ulteriori informazioni e prove quando richieste, in modo tempestivo. Questo è il primo anno della piena applicazione del regolamento finanziario e non ci sono accuse o evidenze di fattori aggravanti o che abbiano cercato in nessun momento di agire in malafede, in modo disonesto o fraudolento e tanto meno ha volontariamente nascosto alcuna informazione alla Cost Cap Administration”.

Immagine di copertina: FIA Formula E

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