Sul traguardo di Miami arriva primo Norman Nato, ma una penalità di 10 secondi toglie al francese la gioia del successo, che passa nelle mani di Pascal Wehrlein. Col tedesco sul podio anche Lucas Di Grassi e Antonio Felix Da Costa.
Le gare di Formula E sono sempre ricche di emozioni e di sorpassi, ma un finale così caotico e pieno di colpi di scena è stato decisamente inaspettato. Miami e il tracciato di Homestead hanno fatto da teatro ad una corsa incerta fino alla fine, tanto che l’ordine di arrivo avuto sul traguardo è stato stravolto pochi minuti dopo l’arrivo delle vetture in pit-lane. Causa di tutto ciò è stato l’Attack Mode residuo di alcuni piloti, che non sono riusciti ad usarlo del tutto, anche per motivi di tempo, negli ultimi 5 giri di gara.
A farne maggiormente le spese è stato sicuramente Norman Nato, primo alla bandiera a scacchi, ma retrocesso al sesto posto per i 10 secondi di penalità inflitti per il motivo sopra descritto. Così, la vittoria dell’ePrix di Miami è andata al campione in carica Pascal Wehrlein, al suo ottavo successo in carriera in Formula E. Il tedesco della Porsche è stato abile nella corretta gestione dell’Attack Mode e centra una vittoria che lo rilancia in ottica iridata, salendo al terzo posto nella classifica piloti, grazie anche al punto addizionale ottenuto per il giro veloce.
Secondo posto, invece, per Lucas Di Grassi, col brasiliano che regala il primo podio assoluto alla Lola Yamaha. Un’ottima gara per il 40enne di San Paolo, che torna ad assaggiare lo champagne in Formula E a distanza di più di due anni dall’ultimo podio ottenuto in Messico nella gara inaugurale del campionato 2023.
Terza l’altra Porsche di Antonio Felix Da Costa, soddisfatto a metà per il risultato odierno. Infatti, il portoghese aveva l’ottima occasione di amministrare il primo posto a pochi giri dalla fine, grazie anche all’ultimo Attack Mode rimasto, ma la Safety Car uscita per De Vries ha vanificato i minuti restanti di potenza extra. Da Costa ha provato a difendersi dagli attacchi degli avversari dopo la ripartenza da fermo per gli ultimi 5 giri, ma senza Attack Mode è stato decisamente difficile.
Si fermano ai piedi del podio Nico Muller ed Edoardo Mortara, autori di splendide rimonte con le loro Andretti e Mahindra. Molto positiva anche la gara di Dan Ticktum, settimo davanti ad un altro grande deluso come Robin Frijns, penalizzato anche lui come Nato dopo aver tagliato il traguardo in uno splendido terzo posto. Tra i sanzionati anche Oliver Rowland, con l’inglese che è scivolato all’undicesimo posto finale: un risultato che, comunque, non inficia sulla sua leadership in campionato.
Gara da dimenticare del tutto, invece, in casa McLaren e Jaguar, grandi delusi di questo weekend a Miami. Gli alfieri del team di Woking, Sam Bird e Taylor Barnard (quest’ultimo penalizzato come Nato e Frijns), hanno chiuso rispettivamente al diciannovesimo e ventesimo posto, mentre Cassidy e Evans hanno fatto “meglio” col sedicesimo e diciassettesimo posto finale.
Proprio Evans, tra l’altro, è stato protagonista di un incidente che ha causato l’unica bandiera rossa di giornata a Miami. Il neozelandese si è trovato invischiato in un maxi tamponamento con Maximilian Gunther e Jake Hughes, con l’inglese costretto al ritiro per i seri danni riportati sulla sua Maserati.
In classifica piloti, come detto, Oliver Rowland mantiene saldo il comando con 68 punti, 14 in più di Antonio Felix Da Costa, poi Pascal Wehrlein e Taylor Barnard con 51 punti in ex aequo.
Prossimo appuntamento con la Formula E nel weekend del 3-4 maggio con il doppio round tra le iconiche stradine di Monte Carlo.
Foto di copertina: Media Center Porsche
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