Oliver Rowland vince l’ePrix di Città del Messico. L’inglese di Nissan si impone su da Costa e Wehrlein grazie all’uscita di una safety car
I piloti di Formula E sono arrivati a Città del Messico con l’obiettivo di terminare in prima posizione una delle gare più importanti dell’anno. Difatti, i vincitori delle ultime due corse sono poi diventati campioni del mondo. Sarà Oliver Rowland ad alzare la coppa a fine stagione e a continuare la tradizione? Solo il tempo potrà rispondere a questo quesito.
Il ABB FIA Formula E World Championship fa tappa all’Autodromo Hermanos Rodriguez per il suo secondo appuntamento della stagione 2024-25, il primo del nuovo anno. Il tracciato messicano è veloce quanto estremamente tecnico, vista l’alternanza tra sequenze di curve e staccate poste al termine di lunghi rettilinei.
L’Autodromo Hermanos Rodriguez, sede storica del Mexico City ePrix, è un concentrato di storia delle quattro ruote. Fin dalla sua costruzione nel 1959, il circuito ad alta quota ha ospitato tantissime categorie diverse, non per ultima proprio la Formula E. Il principale campionato elettrico ha svolto qui la sua prima gara nel 2016, all’epoca come quinto round della season 2, e, da allora, ha lasciato il calendario solo nel 2021, anno in cui è stato sostituito da Puebla.
Il layout, completamente diverso da quello principale, è stato modificato per l’ultima volta nel 2023. Il circuito, dalla lunghezza di 2,630 km, è attualmente composto da 18 curve, 11 a destra a 7 a sinistra. Nonostante il brutto incidente di San Paolo, Pascal Wehrlein sarà regolarmente al via della gara. Saranno quindi presenti in griglia tutti e 22 i piloti titolari.
La gara
Wehrlein scatta bene dalla pole position e si impone sul compagno da Costa e su Vergne. In curva 14 Ticktum viene toccato da Hughes e rallenta, rientrando in fondo al gruppo. L’inglese sarà poi costretto a fermarsi ai pit.
Rowland è una furia e, dopo aver preso le misure, frena tardi e supera Vergne alla prima curva del secondo giro. Nel corso del settimo passaggio Mortara viene toccato da Bird all’ingresso della sesta piega. Questo contatto obbliga il pilota svizzero a rientrare al pit per compiere una sosta. L’inglese viene punito con 5 secondi di penalità.
La vera azione comincia al giro 14. Wehrlein si sposta nell’Attack Zone, ma, nonostante ciò, non si fa sorprendere da da Costa. Il tedesco non solo mantiene la testa della corsa, ma riesce a obbligare il compagno di squadra ad alzare il piede. Il portoghese viene così superato da Rowland, Dennis e Vergne entro la prima curva del quindicesimo passaggio.
L’inglese di Andretti è una furia. Jake riuscirà a riprendere senza troppo sforzo Wehrlein, che perderà la leadership grazie a un sorpasso all’esterno di curva 16 dovuto ad un incrocio di traiettoria ben studiato. Primo cambio di leadership al termine del sedicesimo giro.
L’attenzione del pubblico si sposta subito nelle posizioni appena successive, visto che si assiste al rapido declino di Vergne, che viene superato senza sforzo sia da Rowland che da da Costa. I due sfruttano così a loro vantaggio la potenza aggiuntiva data dall’Attack Mode.
Il portoghese segue l’inglese fino alla quinta curva del giro 18, al termine della quale riesce a compiere un sorpasso quasi fortuito. Wehrlein, difatti, riesce a chiudere la traiettoria a Rowland, che è costretto a rallentare. Questo comportamento avvantaggia da Costa, che, quindi, si impone sul rivale di Nissan.
Il portoghese ringrazia il compagno di squadra superandolo senza grossi impedimenti all’ingresso di curva 11. La furia lusitana non risparmia nemmeno Dennis, che, dopo essere stato ripreso nell’arco di pochissimi metri, viene passato alla terza piega del diciannovesimo giro.
La lotta per la vittoria sembra una questione aperta solo tra il duo Porsche e quello Andretti. Difatti, anche Muller è velocissimo e riesce a imporsi di astuzia prima su Wehrlein e poi su Dennis nel momento in cui i due decidono di effettuare la traiettoria larga di curva 14, necessaria per attivare l’Attack Mode.
Il caposquadra, però, decide di riportare ordine nella gerarchia del team americano. Muller, difatti, non oppone resistenza e si lascia superare da Dennis alla prima staccata del ventunesimo passaggio. Lo svizzero verrà passato anche da Wehrlein in ingresso di curva 6.
Jake “La Furia” Dennis riesce, nell’arco di qualche chilometro, anche a superare da Costa. Il portoghese, però, non si stacca dal retro della vettura del campione 2022-23 e recupera la testa della corsa nel corso del giro 23, più precisamente in curva 11. Wehrlein si imporrà sull’inglese nello stesso punto, ma un passaggio più tardi. La top 3 è ben distante dal resto del gruppo e, per questo motivo, tutti si aspettano che sia una delle due Porsche a portarsi a casa la vittoria.
Al giro 28, però, succede l’insperato. Beckmann viene toccato da Di Grassi all’ingresso di curva 11 e, a causa di un danno alla sospensione anteriore destra, è costretto a fermarsi. La corsa viene neutralizzata con l’ingresso in pista della safety car, che permette all’intero gruppo di ricompattarsi.
I valori in campo vengono stravolti al restart. Rowland, che aveva appena attivato l’Attack Mode nel momento in cui è avvenuto l’impatto fra Beckmann e Di Grassi, riesce a sfruttare la potenza aggiuntiva per superare Dennis, Wehrlein e da Costa nell’arco di pochissimi metri. Pochi secondi dopo il cambio di leadership rientra in pista la safety car.
La vettura di Evans è ferma al largo di curva 10 a causa di un tamponamento. Il neozelandese di Jaguar, difatti, ha centrato in pieno Muller, molto lento in uscita dalla chicane. Questo impatto costringe il leader del campionato a lasciare la corsa in anticipo.
Rowland non cede alla pressione durante la ripartenza. L’alfiere Nissan, nonostante abbia meno energia rispetto ai rivali, non perde la concentrazione nemmeno per un secondo e riesce a difendersi dai due piloti della casa di Stoccarda, decisamente agguerriti nell’ultimo paio di chilometri.
Oliver Rowland, pilota del Nissan Formula E Team, vince l’ePrix di Città del Messico. Antonio Félix da Costa e Pascal Wehrlein seguono l’inglese sul podio. Dennis, Vergne, Gunther, Vandoorne, de Vries, Muller e Hughes completano la zona punti. Barnard, decimo sul traguardo e autore originario del giro veloce, è stato penalizzato di 5 secondi per aver tratto vantaggio andando oltre i limiti del tracciato. Il punto addizionale viene quindi consegnato a Dennis.
Oliver Rowland, nato a Barnsley 32 anni fa, si è aggiudicato con forza (e con un pizzico di fortuna) l’ePrix di Città del Messico. L’inglese ha conquistato il suo quarto successo successo in Formula E, il primo di questa stagione. Il campionato è appena iniziato, ma si stanno già delineando i valori in campo.
I risultati della gara
I risultati dell’ePrix di Città del Messico 2025
La classifica generale
La classifica di Formula E al termine dell’ePrix di Città del Messico
Antonio Félix da Costa, unico ad essere arrivato a podio in entrambe le gare svolte finora, guida la classifica piloti grazie ai suoi 37 punti. Lo seguono a quota 25 Oliver Rowland e Mitch Evans, i vincitori dei due ePrix. Porsche guida sia la classifica team che quella riservata ai costruttori, visti i 58 punti racimolati finora.
I prossimi appuntamenti
Il paddock del ABB FIA Formula E World Championship si sposterà al Jeddah Corniche Circuit, sede dell’ePrix di Jeddah, che, da questa stagione, prende il posto di quello di Diriyah, tenutosi ininterrottamente dal 2018 al 2024. Le due gare della trasferta saudita sono programmate per il 14 e il 15 Febbraio.
Media: Nissan News
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