Formula E | Mahindra spiega le cause dell’abbandono a Città del Capo: “É stato un mix di fattori ed il livello di rischio era troppo alto”

di Daniele Botticelli
DBDeiman dbdeiman34
Pubblicato il 24 Marzo 2023 - 22:35
Tempo di lettura: 2 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Formula E | Mahindra spiega le cause dell’abbandono a Città del Capo: “É stato un mix di fattori ed il livello di rischio era troppo alto”
Home  »  Formula E

Il Team Principal di Mahindra Fréderic Bertrand è tornato sui motivi che hanno costretto il costruttore indiano a tirarsi indietro dalla scorsa tappa di Formula E.

Tra i tanti temi presenti all’ePrix di San Paolo di Formula E c’è anche il ritorno in pista della Mahindra e del proprio team clienti ABT Cupra dopo gli eventi accaduti nel precedente ePrix di Città del Capo, dal quale il costruttore indiano ha dovuto dichiarare forfait nel corso del weekend per via di un guasto alle sospensioni posteriori che hanno minato anche la sicurezza delle proprie vetture.

Questa decisione coinvolse sia le vetture del team indiano che del team clienti ABT Cupra, entrambe vittime di numerosi problemi tecnici nelle prime gare della Season 9. Il mese trascorso tra la tappa di Città del Capo è servito a Mahindra per indagare sul problema per poi risolverlo, si spera una volta per tutte, in vista del ritorno in pista previsto per questo weekend.

Arrivati in Brasile per l’ePrix di San Paolo, il Team Principal Fréderic Bertrand è voluto tornare su quanto accaduto, spiegando anche il lavoro fatto dal proprio team per risolvere il problema. Queste le parole rilasciate da Bertrand a Motorsport.com: “É stato un mix di tre cose: le specifiche erano probabilmente un po’ al di sotto di quanto richiesto, probabilmente c’erano alcuni difetti di fabbrica e, per di più, era una gara impegnativa, su un tracciato veloce, con molti avvallamenti e senza reali possibilità di errore. Questo è ciò che ci ha spinto a fare questa scelta.

“Il livello di rischio era troppo alto ed è per questo che abbiamo preso quella decisione estrema, ma corretta. Penso che fosse ragionevole dato il livello di rischio a cui sarebbero stati esposti i nostri piloti. E non si può giocare con questo”.

“Ci sono volute due settimane e mezzo per l’intero processo, riproducendo il guasto fino al momento in cui è stata identificata una buona soluzione. Quindi abbiamo controllato che la soluzione fosse consistente e sostenibile e siamo passati alla produzione delle parti. Sono decisamente fiducioso che il problema sia stato risolto e sono decisamente felice”.

Immagine: Twitter / Mahindra Racing

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

CONDIVIDI L'ARTICOLO
RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)
SOCIAL
Iscriviti sui nostri canali social
per ricevere aggiornamenti live