Formula E | Londra: vince ancora Prost, Buemi campione con il giro veloce

Formula E
Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
3 Luglio 2016 - 19:30
Home  »  Formula E

Il secondo campionato di Formula E si è deciso con una gara che di agonistico e sportivo ha avuto ben poco. Il successore di Nelsinho Piquet è Sébastien Buemi, campione grazie ai due punti del giro veloce ottenuti dopo un incidente che lo ha visto coinvolto assieme a Lucas di Grassi alla prima staccata. La vittoria della corsa è andata di nuovo a Nicolas Prost, autentico mattatore del weekend londinese.

Come detto, il fattaccio è avvenuto subito, alla prima staccata dopo la veloce esse successiva al rettilineo principale: di Grassi parte meglio di Prost ma non trova varchi per sopravanzare la DAMS #8; Buemi, che occupa la prima posizione, frena in leggero anticipo traendo in inganno il brasiliano, il quale per evitarlo finisce contro Prost e, completamente fuori controllo, tampona violentemente lo svizzero danneggiando entrambe le vetture.

Con una delle due macchine fuori gioco, la strategia dei due avversari diventa subito chiara: essendo a pari merito in classifica e ormai impossibilitati a concludere la corsa, l’unico obiettivo rimasto è quello dei due punti assegnati dal giro veloce. Si arriva quindi alla prima situazione paradossale: un campionato che si decide grazie ad un giro veloce.

Sia Buemi che di Grassi entrano dunque ai box per salire sull’altra vettura. Il pilota del team Abt ritorna subito in pista, mentre all’interno del team DAMS attendono. Mentre di Grassi cerca e trova un buon giro e ritorna ai box, arriva anche il FanBoost che viene assegnato ad entrambi, oltre a Stéphane Sarrazin. Il secondo paradosso avviene dopo pochi minuti: Buemi entra finalmente in pista e di Grassi lo imita al giro successivo, uscendo dalla pit lane proprio davanti al suo avversario. L’intento è chiaramente quello di ostacolarlo, poiché di Grassi è conscio che la DAMS ha un potenziale ben maggiore della sua Abt-Schaeffler sul giro secco. La strategia è palesemente antisportiva, ma non contraddice alcuna regola poiché, a differenza della qualifica, il rallentare un altro concorrente non viene punito se non in caso di bandiera blu, ma di Grassi in quel momento è classificato davanti a Buemi di qualche giro e non deve pertanto essere doppiato.

Fallita la (ingegnosa ma non troppo) strategia Abt con il nuovo rientro ai box di Buemi, la situazione si stabilizza ed entrambi tornano a disputare la propria gara. Buemi stacca un tempo di 1:24.582 al termine del suo undicesimo giro, di Grassi gli si avvicina per due volte arrivando fino a 1:24.633, ma lo svizzero chiude definitivamente i giochi alla sedicesima tornata con un 1:24.150 che non ammette repliche. Di Grassi segna la sua resa scendendo dalla vettura e rientrando mestamente ai box, Buemi è campione tra le polemiche e dopo qualche team radio decisamente piccato rivolto alle Safety Car, a Ma Qinghua che a suo dire lo ostacolava (nonostante fosse una decina di giri avanti a lui…) e a di Grassi stesso. La sorte ha in parte ripagato lo svizzero per la beffa di Le Mans, mentre il team Abt può recriminare sia per l’incredibile disattenzione di Città del Messico (senza la quale a di Grassi sarebbero bastati appena due punti oggi) sia per il mancato gioco di squadra nel finale della gara di Berlino.

L’esito della gara è passato totalmente in secondo piano, nonostante un Nicolas Prost finalmente uscito da un lunghissimo tunnel grazie al secondo successo in due giorni. Il figlio d’arte ha condotto la gara dall’incidente iniziale fino alla bandiera a scacchi, mantenendo a debita distanza gli inseguitori. Nelle prime fasi di gara è stato Heidfeld ad occupare la seconda piazza, venendo poi scavalcato da Daniel Abt al diciassettesimo giro e da Jean-Éric Vergne al cambio vettura.

Il terzo posto del francese è durato però poco, poiché ha ecceduto nell’uso della batteria all’ultimo giro, ricevendo una penalità di cinquanta secondi sul tempo finale. Stessa sanzione affibbiata ai suoi due inseguitori, ossia lo stesso Heidfeld e da Costa, il quale aveva concluso quinto dopo essere partito tredicesimo.

Sul podio è salito quindi Jérôme d’Ambrosio davanti a Loïc Duval, quest’ultimo retrocesso a fondo griglia dopo le qualifiche che lo avevano visto chiudere decimo. Stéphane Sarrazin ha chiuso quinto davanti ad un altro rimontante, Bruno Senna. Top ten chiusa dai penalizzati Vergne, Heidfeld e da Costa e dall’ormai ex-campione in carica Piquet. Le due vetture del team China hanno subìto un brusco calo di prestazioni nel finale di gara, mentre occupavano piazzamenti in zona punti. Finite in anticipo le gare di Sam Bird, per una perdita di potenza del motore, e Robin Frijns, che si è scontrato con Duval causando una Safety Car.

Grazie a questo ottimo weekend, Prost chiude il campionato al terzo posto precedendo Bird e d’Ambrosio. Settima posizione per Abt, mentre Senna scavalca Heidfeld sul filo di lana in casa Mahindra. Dodicesimo e tredicesimo posto per Frijns e da Costa, che concludono il “purgatorio” alla guida delle vetuste vetture motorizzate McLaren-Hewland. Nella classifica riservata alle squadre, primo posto per DAMS che conferma il titolo dell’anno scorso.

Concluso il campionato 2015/16, si pensa già al prossimo: i primi test collettivi scatteranno il 23 agosto a Donington Park, mentre il primo appuntamento per la stagione 2016/17 è previsto per il 9 ottobre a Hong Kong.

Classifica di gara:

lon2

Classifica generale:

fefinale

Immagine copertina: twitter.com/RENAULTedams

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO