Il pilota brasiliano ha parlato ai microfoni di P300.it alla vigilia del double header dell’ePrix di Roma di Formula E
Da Roma – P300.it ha avuto l’occasione di intervistare Sergio Sette Camara alla vigilia del double header dell’ePrix di Roma di Formula E. Il 25enne pilota brasiliano è alla sua terza stagione intera nel campionato Full Electric, sposando la causa di NIO333 Racing dopo aver trascorso le ultime due annate in Dragon Penske.
Nella Season 9 corrente, Sette Camara occupa attualmente il 19° posto con 10 punti, ottenuti grazie al quinto posto realizzato ad Hyderabad a cui poi hanno fatto seguito altri piazzamenti nei pressi della zona punti. Ai nostri microfoni, il nativo di Belo Horizonte ha parlato delle sue aspettative in vista del weekend nella Città Eterna, delle proprie sensazioni riguardo la nuova vettura Gen3 e del suo rapporto con la propria nuova squadra.
Sergio, questa è la prima volta che gareggi a Roma da pilota NIO333. Quanto sei fiducioso sulle vostre possibilità di svolgere un buon weekend?
“Ho sempre avuto dei bei weekend a Roma: è uno dei miei circuiti preferiti, ho sempre avuto una buona velocità qui e ho fatto bene. É la prima volta che sono qui con questo nuovo team e quest’anno, a volte, è stato complicato trovare il passo, ma sono convinto che la nostra macchina si adatti bene al tracciato, così come la mia guida e spero di poter tirare fuori un bel risultato, possibilmente in zona punti”.
Una delle principali novità rispetto alla passata stagione è l’esordio della nuova vettura Gen3 sulle strade di Roma. Che tipo di differenze pensi di riscontrare in pista quest’anno rispetto alla vettura dello scorso anno?
“Questa macchina ha molta più potenza, è molto più veloce sui rettilinei e non ha molto grip nelle curve, quindi è tutto più complicato, come se la vettura andasse oltre le caratteristiche del tracciato, ad esempio dubito che riusciremo a fare in pieno la sezione veloce delle curve 5-6. É sicuramente più sfidante, il livello di difficoltà è maggiore, ma rende la guida più divertente”.
Il fatto che la vettura Gen3 sia più divertente da guidare è un’opinione che va per la maggiore tra voi piloti…
“Personalmente credo che la Gen2 fosse più divertente da guidare, mentre questa vettura ti mette maggiormente alla prova, è maneggevole, ma non penso sia particolarmente godibile, questo penso sia il termine adatto. Entrambe sono godibili nonostante fossi un grande fan di come si comportava la Gen2: specialmente qui a Roma, dove il grip è buono, la sezione mista era molto divertente, con così tanto grip per poter chiedere il massimo dalle gomme. Quest’anno non potremo fare ciò, ma nella parte veloce del tracciato sarà divertente sperimentare nuovi livelli di velocità”.
Uno dei temi principali di questo double header riguarda sicuramente le alte temperature presenti a Roma per tutto il weekend. Quanto pensi che questo fattore possa essere decisivo nelle due gare?
“Penso che sarà estremamente decisivo. In passato, quando abbiamo corso a Roma, a volte indossavamo i giubbotti, faceva più freddo e le temperature non erano un problema. Sicuramente quando fa caldo il pilota lo soffre, ma specialmente la temperatura della batteria verrà messa a dura prova e consumerà tanto. Inoltre, anche il powertrain anteriore di tutti i team sarà portato ad un consumo eccessivo perché potrebbe surriscaldarsi; la gestione della temperatura di queste due componenti diventerà un aspetto fondamentale da gestire. Anche perché se sei dietro ad una macchina riesci ad avere temperature più basse in macchina, potrai così spingere di più e fare la differenza per il risultato finale”.
Vi aspettate quindi delle gare molto conservative, più o meno come avvenuto a Portland, oppure qualcosa di diverso?
“Non credo che le gare saranno pazze come avvenuto a Portland, dove si rimontava da ultimo a primo in due giri… Non sarà esattamente così estremo, ma penso che in alcuni momenti ci sarà da gestire, soprattutto il primo giorno. Nella gara di sabato avremo meno energia, dato che la gara durerà un giro di più; ciò significa che avremo meno energia da sfruttare ad ogni giro creando così una gara di gruppo, anche se non come a Portland!”.
Ampliamo per un attimo il discorso riguardante le monoposto: arrivando dalla Formula 2 e da altre vetture che hai guidato in passato, quante differenze hai riscontrato nel guidare una vettura di Formula E?
“Beh… questa macchina è estremamente diversa! Ha così tanti sistemi al suo interno che è come se fosse un computer: ha così tanti sistemi e software che la rende molto meno ‘tradizionale’ rispetto a come si può essere abituati a pensare nel motorsport. É diversa, specialmente in fase di frenata”.
Con sole quattro gare al termine di questa Season 9, come è il tuo rapporto con la squadra in questa prima stagione trascorsa insieme?
“É buono, ovviamente è più facile crearlo quando si ottengono dei buoni risultati alle spalle. Abbiamo avuto degli alti e bassi, ma complessivamente il team è migliorato rispetto alla passata stagione; ora riesce a puntare ai punti ad ogni gara, cosa che l’anno scorso non riuscivano a fare tanto, e questi miglioramenti sono sotto l’occhio di tutti. Il nostro rapporto è buono, ma certamente credo che dobbiamo sfruttare questi ultimi due weekend (Roma e Londra, ndr) per fare di più: voglio andare a punti in almeno una di queste quattro gare. Comunque il nostro rapporto è buono e sono contento di essere qui”.
Si ringraziano sentitamente NIO333 Racing e Sergio Sette Camara per la loro disponibilità e il loro tempo concessoci per questa intervista.
Immagini: FIA Formula E
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