Formula E | Hong Kong ePrix 2019 – Anteprima

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di Federico Benedusi @federicob95
7 Marzo 2019 - 11:19
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Arrivato alla sua terza edizione consecutiva, anche l’ePrix di Hong Kong può essere considerato come una tappa “storica” del campionato di Formula E, nonostante non manchino le voci di qualche difficoltà organizzativa in vista della season 6. Il circuito dell’ex colonia britannica ha sempre offerto gare rocambolesche e ricche di colpi di scena, pertanto è ipotizzabile che anche domenica si prosegua su questa lunghezza d’onda, visto lo spettacolo proposto dal campionato elettrico nelle sue ultime uscite. Anche se non dovesse più rientrare in calendario nella prossima stagione, comunque, Hong Kong rimarrà nella storia per avere ospitato l’ePrix numero 50 nella storia della serie full-electric, proprio in questo fine settimana.

Si arriva da un ePrix di Città del Messico molto discusso e incredibilmente combattuto nelle sue ultime tornate. I piloti in gara non si sono risparmiati dopo la bandiera rossa, sbagliando a tutti gli effetti i calcoli riguardanti il consumo delle batterie e producendo così un finale molto simile a quelli della season 1: ultimi giri molto confusi in cui a prevalere sono stati i piloti più efficienti nella gestione in luogo di coloro che avevano mostrato il passo più veloce nei primi tre quarti della distanza. 

Lucas di Grassi è quindi riuscito a prendersi la rivincita dopo un inizio di stagione tribolato, beffando Pascal Wehrlein sul traguardo con un numero da circo reso poi “superfluo” dalla penalità inflitta al tedesco della Mahindra. Questo ennesimo rimescolamento ha compattato ulteriormente la classifica di campionato, che ora vede nel massimo punteggio assegnabile da un ePrix (29 punti) la bellezza di dieci piloti. Jérôme d’Ambrosio ha badato ancora una volta al sodo, portandosi a casa un quarto posto, ma António Félix da Costa ha accorciato le distanze portandosi a -7 con la piazza d’onore conquistata in Messico; come detto, però, vi è una lunga lista di piloti che potenzialmente potrebbero uscire da Hong Kong con la leadership del campionato, con Edoardo Mortara a chiudere la fila con 27 punti in decima piazza.

Reduce da una deludente uscita in Messico, con uno scarno nono posto causato anche dai problemi patiti in qualifica, Sam Bird è determinato a riscattarsi su una pista che lo ha già visto vincitore. Quello di gara-1 nel dicembre 2017 fu un autentico capolavoro per il britannico, vincitore nonostante un drive through e l’investimento di un meccanico durante il cambio vettura. Vincitore in Cile e terzo in Marocco, Bird ha portato la Virgin-Audi al successo anche prima del team ufficiale, il quale però ha dato importanti segni di risalita.

La squadra con il palmarès più importante a Hong Kong è però Mahindra, con una vittoria e due terzi posti ottenuti però da due piloti che in Formula E non corrono più. Felix Rosenqvist è stato assoluto protagonista dell’ePrix della scorsa stagione, con una bella rimonta in gara-1 in seguito all’incidente con Luca Filippi e il successo di gara-2 ereditato dalla squalifica di Daniel Abt; Nick Heidfeld ha invece conquistato il terzo posto sia nel 2016 che nella prima corsa del 2017, unico vero spunto della sua season 4. Per Wehrlein sarà ovviamente l’esordio qui, mentre d’Ambrosio non è mai andato oltre un settimo posto nel 2016.

Il primo vincitore presso il Central Harbourfront è stato, nemmeno a dirlo, Sébastien Buemi. Lo svizzero è però reduce da un’importante débâcle in Messico, essendo “caduto” sulla gestione della batteria che invece avrebbe dovuto presentarsi come punto di forza di un pilota così esperto. Pesante il doppio zero incassato dal team Nissan, cresciuto sotto il profilo della prestazione anche sul passo di gara ma ancora incapace di raccogliere punti pesanti. Oliver Rowland ha accusato lo stesso problema di Buemi nell’ultimo ePrix, ma l’esperienza “elettrica” del britannico non è minimamente paragonabile a quella del compagno di squadra.

Scivolato nelle immediate retrovie della classifica dopo due gare da dimenticare, Jean-Éric Vergne cercherà di ripartire proprio sulla pista che ha dato il via alla sua cavalcata titolata della passata stagione. Per la prima volta, peraltro, il francese è stato scavalcato in classifica da un André Lotterer meno veloce ma insolitamente più costante del compagno di squadra; a Hong Kong, il tedesco si presenta con un punto in più rispetto al campione in carica. 

La squadra che ha mostrato i passi avanti più concreti, al disopra anche di BMW-Andretti e Nissan, è stata però Venturi. Sia Edoardo Mortara che Felipe Massa sono stati protagonisti in Messico, aiutati da una situazione di classifica che ha permesso loro di qualificarsi con una pista leggermente più guidata ma autori in definitiva di una prestazione solida. L’italo-svizzero ha giocato di esperienza prendendosi un podio, mentre il vice-campione del mondo del 2008 è riuscito per la prima volta ad entrare in zona punti con l’ottavo posto. Mortara che proprio a Hong Kong ha colto un ottimo podio alla sua seconda gara in Formula E, seppur “sporcato” da un errore che a conti fatti gli ha tolto un’incredibile vittoria.

Per quanto riguarda la tanto discussa Attack Mode, la zona di attivazione sulla pista di Hong Kong sarà posta all’interno della curva 6, lo stretto tornante a destra in cui Bird ha compiuto il sorpasso decisivo su Vergne per conquistare la vittoria di gara-1 nella scorsa stagione. Un punto che non dovrebbe essere penalizzante per chi attiva il boost aggiuntivo, poiché la sede stradale è piuttosto stretta e la traiettoria ideale non differisce troppo (trovandosi all’esterno, peraltro) da quella dell’Attack Mode Zone.

Parlando di questioni extra-pista, negli ultimi giorni sia Mercedes che Porsche hanno cominciato a fare sul serio in vista del loro debutto ufficiale in Formula E. La Casa di Stoccarda ha presentato la sua vettura per la season 6 in occasione del Motorshow di Ginevra, mentre il team di Weissach è sceso in pista sul suo circuito di collaudo per il primo shakedown con Neel Jani, unico pilota finora annunciato al via del campionato 2019-2020. L’assalto al titolo elettrico è solo all’inizio.

La programmazione televisiva di Hong Kong prevede la diretta esclusiva delle qualifiche su Eurosport 1, mentre la gara sarà trasmessa live anche dai due canali Mediaset.

2019 HKT Hong Kong ePrix – Hong Kong Central Harbourfront Circuit
Round 5/12
10 marzo 2019

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 1,860 km
Tempo di gara: 45 minuti + 1 giro
Numero di curve: 10
Senso di marcia: orario

RECORD

Giro gara: 1:02.947 – Felix Rosenqvist – Mahindra Racing – 2016
Giro prova: 1:02.836 – Felix Rosenqvist – Mahindra Racing – 2017 (NB: record 1:02.002, Sébastien Buemi, DAMS, 2017, FP2)
Vittorie pilota: 1 – Sébastien Buemi, Sam Bird, Felix Rosenqvist
Vittorie team: 1 – DAMS, Virgin Racing, Mahindra Racing
Pole pilota: 1 – Nelson Piquet jr, Jean-Éric Vergne, Felix Rosenqvist
Pole team: 1 – China Racing, Techeetah Racing, Mahindra Racing
Podi pilota: 2 – Nick Heidfeld
Podi team: 3 – Mahindra Racing

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Domenica 10 marzo
7:30-8:15 (0:30-1:15) Prove Libere 1
10:00-10:30 (3:00-3:30) Prove Libere 2
11:45-12:50 (4:45-5:50) Qualifiche – Eurosport 1
16:00 (9:00) Gara-1 – Italia 1, Eurosport 1, Italia 2

NB: tra parentesi gli orari italiani.

Immagine copertina: FIA

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