Daniel Abt ha portato (o meglio, riportato) Audi al primo successo ufficiale in Formula E, vincendo l’ePrix di Città del Messico. Il pilota tedesco ha completato la sua rimonta dalla quinta posizione in griglia prendendo il comando della corsa a metà distanza, in sede di cambio vettura, e da quel momento è risultato irraggiungibile per tutti. Dopo la vittoria persa per squalifica in gara-2 a Hong Kong, Abt si è preso una decisa rivincita su una pista che, almeno sul campo, ha visto trionfare una macchina del suo team per tre volte in altrettanti ePrix.
Grande rivalsa anche per Oliver Turvey, sfortunato protagonista l’anno scorso dopo la pole position e oggi secondo. Il primo podio del team ufficiale NIO è arrivato al termine di una lotta col coltello tra i denti che ha visto impegnati anche Sébastien Buemi e Nelsinho Piquet: il britannico si è difeso in tutti i modi per l’intera seconda parte di gara, conquistando a sua volta il primo piazzamento in top 3 nel campionato elettrico; terzo podio consecutivo invece per il campione 2015-2016, che si è preso il gradino più basso del podio all’inizio del 28° passaggio servendosi del FanBoost per avere ragione di Jean-Éric Vergne.
Un Piquet come sempre molto competitivo dal punto di vista della gestione delle batterie ha sfiorato nuovamente il podio, dovendo desistere nel finale dall’attaccare Buemi. Per il figlio d’arte resta comunque l’ottimo sorpasso ai danni di Vergne del 35° giro. Sesta piazza per la seconda Jaguar, quella di Mitch Evans, partita dalla 12esima posizione dello schieramento.
Quinto posto importante in ottica campionato per Vergne, specialmente alla luce degli zeri incassati da Felix Rosenqvist e Sam Bird. Lo svedese si è fermato all’uscita dell’ultima curva durante il 14° giro mentre occupava saldamente il comando della gara, anticipando successivamente il cambio vettura nella speranza che si verificasse una neutralizzazione: il pilota Mahindra non è stato tuttavia fortunato come lo fu di Grassi l’anno scorso e al 34° giro si è ritirato definitivamente, senza batteria residua sulla seconda monoposto. Bird, partito dall’ultima fila, non è riuscito a schiodarsi dalle posizioni di fondo classifica raggiungendo l’apice negativo della sua gara al 36° giro, con l’incidente che lo ha coinvolto assieme a Nicolas Prost ed è costato il ritiro a quest’ultimo; per il pilota della Virgin un mesto 17° ed ultimo posto finale.
Nonostante un dritto alla prima curva durante il 24° giro, António Félix da Costa ha portato a casa un settimo posto molto importante anche per il team Andretti, pur senza mostrare un passo di gara particolarmente competitivo. Alle spalle del portoghese hanno concluso i rimontanti Edoardo Mortara e Lucas di Grassi: per il brasiliano sono i primi punti stagionali, con il nono posto abbinato al giro più veloce nonostante uno scontro con José María López durante il 30° passaggio, in attesa del nuovo inverter Audi che dall’Uruguay dovrebbe dare uno sprint alla vettura #1 anche dal punto di vista dell’affidabilità. Alexander Lynn ha parzialmente salvato la giornataccia del team Virgin con il decimo posto.
Ai margini della zona punti le Dragon-Penske di d’Ambrosio e López, che hanno preceduto André Lotterer. Il tedesco del team Techeetah è tornato pesantemente con i piedi per terra, dopo il secondo posto di Santiago, al termine di una corsa che lo ha visto scontare anche un drive through per unsafe release: in ripartenza dopo il cambio vettura, Lotterer ha infatti travolto un suo meccanico e per questo motivo la Direzione Gara ha deciso per una penalità che è costata al tre volte vincitore di Le Mans una top 10 sicura.
Luca Filippi ha concluso solo al 14° posto con la seconda NIO-NextEV, davanti a Tom Blomqvist e Maro Engel. Oltre a Prost e Rosenqvist si è ritirato anche Nick Heidfeld, rimasto fermo a bordo pista analogamente al compagno di squadra poco dopo il cambio vettura: per il team Mahindra una giornata davvero da dimenticare, sulla stessa pista che l’anno scorso aveva visto le sue due monoposto coinvolte in un incidente nelle ultime battute di gara.
Vergne conferma dunque la leadership del campionato con 81 punti, mentre Rosenqvist sale a 69 grazie alla pole position. Fermo a 61 Bird, mentre Buemi balza a quota 52 con questo podio; grazie alla sua prima vittoria in carriera Abt si porta al sesto posto con 37 punti, otto in meno rispetto a Piquet. Per quanto riguarda la classifica squadre, Techeetah mantiene il comando con 99 punti contro i 90 di Mahindra e i 74 di Jaguar.
La Formula E tornerà in pista tra due settimane, con il rientrante ePrix di Punta del Este in Uruguay.
Classifica di gara:
Classifica di campionato:
Immagine copertina: twitter.com/audiformulae
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