Formula E | Bird re di Roma, nuova beffa per Rosenqvist

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
15 Aprile 2018 - 01:35
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La Formula E ha regalato una giornata di grande passione in quel di Roma, con un evento spettacolare che ha avuto il suo culmine in una gara davvero ricca di colpi di scena. A vincere è stato Sam Bird, che ha approfittato del kappaò di Felix Rosenqvist per prendersi il suo secondo successo della stagione dopo quello d’apertura a Hong Kong; sul podio sono saliti anche i rimontanti Lucas di Grassi e André Lotterer, piloti che hanno raccolto molti consensi tra il pubblico italiano.

L’episodio decisivo si è verificato al giro 22, quando la Mahindra #19 si è fermata a bordo pista con la sospensione posteriore sinistra danneggiata dopo avere comandato la corsa sin dal via, in seguito ad una pole magistrale firmata dal pilota svedese. Rosenqvist ha infatti incantato il pubblico di Roma con un giro di Superpole davvero stratosferico, nel quale ha rifilato oltre sei decimi a Bird, ma la terza vittoria della stagione è sfumata di nuovo sul più bello, esattamente come avvenuto in Messico.

Il compito di Bird è stato tutt’altro che semplice. Una volta passato al comando, il britannico del team Virgin ha dovuto fronteggiare le offensive di Mitch Evans e Lucas di Grassi riuscendo infine ad accaparrarsi una vittoria importantissima in ottica campionato. La bagarre selvaggia del secondo stint di gara ha condizionato il risultato finale di Evans, che nelle ultimissime battute è rimasto senza batteria concludendo solo nono pur dando per l’ennesima volta un’eccellente impressione del suo livello.

Partito male dalla sesta posizione, Lucas di Grassi ha condotto una spettacolare rimonta a suon di sorpassi concludendo in scia al vincitore odierno. Il campione in carica si è ritrovato addirittura ottavo al termine del primo giro e in quella posizione è rimasto fino al termine della prima metà di gara; dopo avere scavalcato Turvey e Abt al cambio vettura, di Grassi ha avuto ragione di Lotterer al 21° giro e di Buemi al 24°, in quest’ultima occasione grazie all’utilizzo del FanBoost, per poi liberarsi anche di Evans quando il neozelandese della Jaguar ha iniziato ad accusare i sopracitati problemi alla batteria. Troppo tardi, comunque, per poter insidiare seriamente il successo di Bird, la prima vittoria della #1 in questa stagione è nuovamente rimandata seppur di poco.

Attorno ai -10 dalla bandiera a scacchi, anche la gara di Lotterer sembrava terminata: il tedesco della Techeetah, dopo avere subito il sorpasso di di Grassi è rimasto per un paio di tornate alle spalle di Buemi perdendo diversi secondi dalla lotta per il podio. Il duello tra Evans e il brasiliano ha rilanciato le quotazioni del tre volte vincitore di Le Mans, che ha recuperato il gap superando poi la Jaguar #20 per ottenere il secondo podio di questo campionato. Curiosamente, questi due podi coincidono anche con i suoi unici due piazzamenti a punti.

Risultato ai piedi del podio per Abt, che nelle battute finali ha conquistato anche il giro veloce. Con il quinto posto, Jean-Éric Vergne ha invece salvato una giornata decisamente negativa: poco competitivo in qualifica, solo ottavo, il leader del campionato ha guadagnato punti grazie ai problemi di Evans e Rosenqvist superando poi un Buemi in netto calo al 30° passaggio; con il ritiro di Rosenqvist, il francese ha decisamente limitato i danni pur avendo perso una quindicina di punti da Bird, che invece ha nettamente rilanciato le sue azioni in quota campionato.

Sesta posizione per Sébastien Buemi, che dopo essere uscito dal cambio vettura in terza posizione ha corso un secondo stint tutto in difesa a causa di problemi di consumo della batteria, perdendo di conseguenza un piazzamento importante. Un’altra giornata difficile per tutto il team Renault, con Nicolas Prost solo 14°.

Jérôme d’Ambrosio ha portato a casa un settimo posto frutto di un pit stop posticipato. Il belga ha gestito ottimamente la batteria nella prima metà di gara e ha approfittato del rallentamento degli avversari, dovuto alle bandiere gialle esposte per rimuovere la Virgin di Alexander Lynn, per recuperare tantissime posizioni dalla 18esima del pre-sosta all’11esima al ritorno in pista, divenuta poi settima sotto la bandiera a scacchi.

A proposito di Lynn, è stato senz’altro il pilota della Virgin #36 il protagonista sfortunato di questa giornata: l’ex pilota di GP2 ha sbattuto in entrambe le sessioni di prove libere e si è poi ripetuto in gara, dopo essere stato costretto ad una sosta aggiuntiva nei primi giri da una bandiera nero-arancione per rimuovere un pezzo pericolante della sua vettura.

A punti entrambe le Venturi, con Maro Engel ottavo ed Edoardo Mortara decimo dopo avere avuto ragione della Andretti di António Félix da Costa, anch’egli in ottima rimonta da fondo griglia. Partito 16° a causa di un incidente in qualifica, l’italo-svizzero si è prodotto in un’altra grande rimonta, mentre non è riuscito nella stessa impresa Luca Filippi. L’alfiere NIO-NextEV non è riuscito a compiere un giro lanciato in qualifica a causa di un errato tempismo nell’inizio del run, e in gara è rimasto coinvolto nella “fagiolata” causata da un attacco troppo azzardato di López su Turvey. Un grande peccato anche per il britannico del team NIO, partito ottimamente dalla settima casella e quarto per quasi tutta la prima parte di gara, prima che l’ormai proverbiale cambio vettura letargico lo rispedisse a centro gruppo. Lo stesso errore del muretto di Filippi durante le prove ufficiali è stato commesso anche da quello di d’Ambrosio, in casa Dragon.

Non meno clamoroso dell’errore commesso dai box NIO e Dragon in qualifica è stato quello del team Andretti, che ha dato via libera a da Costa all’inizio del suo gruppo di qualifica proprio mentre sopraggiungeva López. Il contatto è stato inevitabile e le prove ufficiali di entrambi si sono concluse ancora prima di uscire dalla pit lane. Battuta d’arresto, infine, per Nelsinho Piquet, rimasto fermo in corsia box poco prima del cambio vettura.

Con l’appuntamento di Roma alle spalle, la leadership di campionato di Vergne si è consolidata con 119 punti ma con Bird in riavvicinamento a quota 101. Quasi del tutto fuori dai giochi Rosenqvist, salito a 82 grazie alla pole position, mentre Buemi continua a guidare il gruppo degli inseguitori con 60 punti, dieci in più di Abt. Con 152 punti, Techeetah comanda la classifica squadre contro i 118 di Virgin Racing, i 103 di Mahindra e gli 89 di Audi, che ha scavalcato Jaguar a quota 88.

Tra due settimane si torna in pista, con la terza edizione dell’ePrix di Parigi.

Classifica di gara:

Classifica di campionato:

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Un Commento su “Formula E | Bird re di Roma, nuova beffa per Rosenqvist”
g_five dice:

Ci lamentiamo tanto del DRS in F1, ma il fan boost è una porcata ben più grande

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