Il neozelandese riesce a vincere dopo esser stato anche in 21° posizione e vola in testa al Mondiale di Formula E. Vergne resiste nel finale a Rowland per il secondo posto. Barnard a punti, Dennis e Günther out.
Nick Cassidy vince il primo ePrix di Berlino di Formula E, al termine di una gara che ha avuto il solito copione caotico e disputata in gruppo, in cui il voler preservare l’energia su un tracciato veloce come quello di Tempelhof (nonostante il nuovo layout utilizzato quest’anno) è stato il focus principale per gran parte della corsa, con nessuno che voleva ritrovarsi al comando per non disperdere energia dando allo stesso tempo vantaggio agli avversari, che hanno potuto conservare l’energia alle spalle dei battistrada.
Ne è nata inevitabilmente una gara caotica, con un ritmo blando che ha portato a continui scambi di posizione (di sorpassi veri e propri se ne sono visti solamente nel finale) in cui la classifica di gara è stata in continua evoluzione, con gli incidenti dalla parte centrale del gruppo che non sono mancati, spargendo una quantità infinita di detriti lungo la pista comportando anche a due ingressi in pista della Safety Car, chiamata in causa quando Joel Eriksson prima e Maximilian Günther poi sono rimasti fermi lungo la pista con le vetture danneggiate.
In questo caos è rientrato anche il già citato Cassidy, che al 21° giro si è ritrovato addirittura in fondo al gruppo in 21° posizione. Ma in una gara così folle e senza senso può accadere veramente di tutto, ed infatti il pilota Jaguar è riuscito a recuperare posizioni nella seconda metà di gara, approfittando anche dei vari incidenti avvenuti davanti a lui, riuscendo a ritornare rapidamente nel gruppo di testa.
La parte finale della rimonta di Cassidy si è materializzata nei sei giri di recupero aggiunti agli iniziali 40 dopo le due neutralizzazioni: al 40° giro ha superato Rowland per la quarta posizione, per poi approfittare di una situazione che ha visto tanti piloti affiancati in curva per portarsi prima in seconda posizione e poi in testa al termine del 43° giro, quando è finito il momento di preservare energia riuscendo a scappare via indisturbato fino alla vittoria. Per lui si tratta della seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta in Arabia Saudita, che insieme al punto extra per il giro più veloce gli consente di tornare in testa al campionato.
Alle sue spalle, negli ultimi giri si è accesa la lotta per la seconda posizione tra Jean-Éric Vergne ed Oliver Rowland, protagonista anche lui di una gran rimonta dalla 15° casella della griglia di partenza: nonostante i diversi attacchi dell’inglese, Vergne è riuscito a resistere ed a conservare il secondo posto, riuscendo ad eguagliare il suo miglior risultato stagionale ottenuto nella prima gara di Diriyah, con Rowland che deve così accontentarsi del terzo posto.
Giù dal podio l’altra Jaguar di Mitch Evans, capace di infilarsi nel gruppo di testa sin dalle battute iniziali e quarto al traguardo davanti ad entrambe le Porsche di Pascal Wehrlein ed Antonio Félix Da Costa, tra i primi per tutta la gara, ritrovandosi anche ai ferri corti tra loro in diverse situazioni, non riuscendo però ad incidere nel finale per la vittoria e ritrovandosi solamente in quinta e sesta posizione.
Settimo posto per Stoffel Vandoorne, anche lui tra i primi ad inizio gara per poi sprofondare in fondo e rimasto insieme alle due ERT coinvolto nel tamponamento multiplo nei danni di Lucas Di Grassi che lo ha costretto al ritiro. Solamente ottavo Edoardo Mortara, partito dalla pole position e protagonista della parte iniziale della corsa, rimanendo poi immischiato in qualche intoppo che lo ha allontanato dal podio.
A completare la Top10 troviamo Sacha Fenestraz e Taylor Barnard, al suo primo punto in Formula E solamente alla seconda apparizione in sostituzione dell’infortunato Sam Bird in McLaren, in una gara che lo ha visto anche in ultima posizione dopo esser rientrato ai box a metà gara per un contatto con Jordan King (12°). Ottima gara anche per Kelvin Van der Linde, 11° nonostante sia dovuto rientrare ai box durante l’ultima Safety Car per sostituire l’ala anteriore danneggiata in un contatto. Al traguardo anche Paul Aron, 13°.
Gara da dimenticare per Andretti Global, con sia Norman Nato che Jake Dennis vittima di qualche contatto che ne ha compromesso l’azione: in particolar modo, il Campione del mondo in carica era riuscito a risalire addirittura fino alla quarta posizione quando un problema alla gomma anteriore destra accusato al 36° giro che lo ha costretto a rientrare ai box per poi ritirarsi.
Come già detto in precedenza, con questa vittoria Cassidy si porta in testa al campionato con 121 punti contro i 112 di Wehrlein, ora ad inseguire a -9. Rowland mantiene il terzo posto a 103 punti, mentre Dennis ed Evans sono più lontani ad 89 punti. Il double header dell’ePrix di Berlino si concluderà domani, con il decimo round della Season 10.
Formula E – Classifica Berlino ePrix #1 2024:
Immagini: FIA Formula E
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