Anche quest’anno Audi è stata padrona dell’ePrix di Berlino, grazie al netto successo di Lucas di Grassi che ha riaperto la corsa per il titolo della Formula E. Dal terzo posto della griglia, il brasiliano ha impiegato sei giri per liberarsi di Stoffel Vandoorne e Sébastien Buemi per poi involarsi indisturbato verso il secondo successo stagionale. I 26 punti raccolti oggi lo hanno decisamente riavvicinato a Jean-Éric Vergne, terzo in rimonta e comunque autore di una gara molto positiva.
Successo sfumato ancora una volta per Buemi, che dunque prolunga il suo digiuno di vittorie. Per lo svizzero è arrivato il primo podio stagionale, il terzo per il marchio Nissan, grazie ad un secondo posto difeso con le unghie e con i denti fino alla bandiera a scacchi dagli attacchi di Vergne. La lotta per la piazza d’onore si è estesa fino al sesto posto e ha visto protagonisti anche António Félix da Costa, Stoffel Vandoorne e Daniel Abt.
Particolarmente oculata la gestione di gara del portoghese, che anticipando la prima Attack Mode è riuscito a scavalcare Alexander Lynn (poi ritirato), Abt, Buemi e Vandoorne riuscendo poi a difendersi quando sono stati gli avversari ad utilizzare i 25kW extra. Solo Buemi è riuscito ad avere ragione della BMW #28 all’inizio del 24° giro, grazie all’utilizzo del FanBoost che da Costa aveva già usato nel passaggio precedente per difendersi dalla Nissan #23. Da Costa ha quindi concluso quarto, il suo miglior risultato dall’approdo del campionato in Europa.
Dopo una prima parte di gara in gestione, Vergne è passato al contrattacco negli ultimi 15 giri riuscendo a scavalcare l’intera fila di piloti che lo precedeva, eccezion fatta proprio per Buemi. Un podio importantissimo per il francese del team Techeetah, considerata l’ottava posizione di partenza che poteva comportare la perdita di molti punti.
Gara molto solida per Vandoorne, quinto e unico vero pilastro tra i motorizzati Venturi. Il belga del team HWA si è battuto fino all’ultimo, mancando il podio ma riuscendo a tenersi alle spalle Abt, con la vettura gemella di quella vincitrice oggi. Le altre vetture spinte dalla powertrain monegasca non sono andate oltre l’11° posto di Edoardo Mortara, il 15° di Felipe Massa e il 16° di un Gary Paffett “gambero” dopo il quarto posto in qualifica.
Settimo Alexander Sims, che una volta scontata la sua penalità di Montecarlo ha recuperato qualche posizione riuscendo finalmente a conquistare una zona punti che mancava dal Cile. Ottavo Oliver Rowland sulla seconda Nissan, poi uno spento Sam Bird e Pascal Wehrlein a chiudere la top ten. Solo 12° Mitch Evans, mentre il recupero dal fondo di Robin Frijns si è arrestato in 13esima posizione, uno zero molto pesante in ottica campionato.
Casella vuota anche per André Lotterer, autore di un’ottima partenza ma poi arenatosi attorno alla 14esima posizione fino al ritiro avvenuto al termine del 28° giro. Dopo quattro ottimi piazzamenti a punti, anche per il tedesco del team Techeetah è arrivato uno zero che complica la sua situazione di campionato, specie nel confronto con il compagno di squadra.
Con 102 punti Vergne ha conservato la leadership del campionato anche al termine di una giornata iniziata piuttosto male, ma di Grassi ha limato a sei le lunghezze di distacco dal francese. Scende a -16 Lotterer, ora terzo, quarto da Costa a -20 davanti a Frijns, che in due gare si è ritrovato da primo a quinto e con 21 punti da recuperare. Con tre gare ancora da disputare, è verosimile pensare la season 5 possa decidersi tra questi cinque piloti. Techeetah comanda la classifica squadre con 25 punti di margine su Abt, mentre Virgin è precipitata a -51 e ora deve guardarsi dalla rimontante Nissan.
Dopo quattro gare in poco più di un mese, ora la Formula E osserverà qualche settimana di pausa. Il prossimo appuntamento è per il 22 giugno, con il primo ePrix di Berna in Svizzera.
Classifica di gara:
Campionato piloti:
Campionato squadre:
Immagine copertina: Formula E
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