E stamattina si svegliano tutti miracolati, dicendo che le nuove qualifiche sono una merda. Oh, che sorpresa, ben svegliati!
C’era proprio bisogno di mettere in atto una porcata simile per accorgersene, dopo settimane in cui se ne parla come di un’autentica idiozia? Evidentemente sì. Ma dove sono adesso tutti quelli che, fino a poche ore fa, erano estasiati da questa nuova roulette russa? Dove sono i cultori dello spettacolo del DRS, del fintume a tutti i costi? Perché ce n’è di questa gente, ce ne sono tanti che non vedevano l’ora di vedere i valori mischiati in campo a costo, appunto, di sputtanare quel poco che era ancora rimasto di decente. Adesso vi lamentate? Eh no, così non va.
Qui è da mesi che si dice che la piega presa (da anni, mica da oggi) porta ad una strada chiusa. Ma noi siamo nostalgici, non capiamo una mazza, siamo vecchi, legati al passato, non siamo ggggiovani, non capiamo che lo spettacolo vero sono le griglie invertite, i tempi aggiunti, le zavorre, i tweet sui cani di Hamilton e quant’altro. Non siamo evoluti. E se proviamo a dire che Indycar e WEC sono meglio di questa roba, guai, come ci azzardiamo? Eretici, bla bla, i confronti non si fanno.
Sapete, voi cultori dello spettacolo a tutti i costi, cosa vi meritereste? Che queste qualifiche restassero in vigore per tutto l’anno, e che per tutto l’anno a 6 minuti dal termine della Q3 si sapesse già di chi è la pole come stamattina. Perché chi da anni loda questa merda (e non l’ho definita io così, l’ha definita Vettel) deve affondare con essa, non lamentarsi adesso che le cose non piacciono. Che ognuno si prenda le proprie responsabilità. Noi ci assumiamo volentieri quella di criticare tutto questo, perché ancora teniamo in qualche modo a questo sport.
Critico da anni questo andazzo non perché mi piace fare il bastian contrario, ma perché tutto quello che è stato introdotto negli ultimi 10 anni è opposto al concetto di sport. Potrei mollare, chiudere il sito, farmi i fatti miei. NO. Perché è facile prendere e abbandonare tutto quando le cose non vanno bene. E oggi sono orgoglioso che la fame di spettacolo, di soddisfare le esigenze di chi il concetto di motorsport non abbia la minima idea di cosa sia, abbia sortito questo penoso effetto. Era quello che vi meritavate: ora non scappate, godetevelo fino in fondo.
Prendere e mettere in saccoccia. Se questo può servire a farvi cambiare canale ben venga. Io non ne posso più di una F1 a portata di massa, di uno sport che per aumentare il proprio bacino di utenza si inventa certe stronzate per raccogliere la benevolenza anche di chi confonde una Ferrari con una Marussia. Peccato che il risultato di oggi sia talmente ridicolo ed esagerato che probabilmente già al prossimo giro verrà rivisto. Ma sono felice di aver visto cotanta pochezza questa stamattina. E’ una soddisfazione enorme. Era proprio quello che volevo. E visto che questo format è stato ideato (da qualcuno poco lucido) per evitare la griglia invertita, quando verrà proposta anche questa accoglietela a braccia aperte, mi raccomando, così “vedremo tanti sorpassi col DRS”.
Qualsiasi considerazione oggettiva legata a questo format non ha senso. E’ inutile parlare del fatto che un’eliminazione ogni 90 secondi è un abominio, che un pilota con due parziali buoni non può migliorare il proprio tempo perché viene eliminato dalla ghigliottina, che non c’è fisicamente tempo di tornare ai box a cambiare gomme e rifare un giro di lancio, che le gomme ti permettono di fare un solo giro buono e se lo sfrutti (e non hai gente davanti) va bene, altrimenti ti attacchi, che con il semaforo rosso sembra d’essere sulla A14 il 15 agosto. E’ totalmente inutile.
Un domani si potrebbe decidere di far diventare la F1 come il Wrestling, ovvero uno show consapevolmente e genuinamente predeterminato in cui la storia è già scritta. All’inizio dell’anno si potrebbe decidere chi sarà campione del mondo, chi vincerà questa o quella gara inventandosi ribaltoni clamorosi, rimonte epiche, exploit dell’ultimo minuto. E sapete qual è il problema? Che a qualcuno potrebbe piacere, perché l’importante è lo spettacolo.
Avanti così, e buon divertimento. Con un ringraziamento a chi approva tutto questo, non dimentichiamo.
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