Finalmente George Russell. Ed ora occhio…

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
14 Novembre 2022 - 00:20
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Russell è finalmente un vincitore di GP. Ci è voluto tanto, ma da qui potrebbe partire davvero la sua carriera

I due anni trascorsi da quel GP di Sakhir 2020 alla prima vittoria nel GP San Paolo 2022 devono essere stati lunghissimi per George Russell. L’occasione della vita, l’esordio con la Mercedes in sostituzione di Lewis Hamilton, fermo per il Covid, ed il sogno di vincere la gara spezzato da un erroraccio ai box (capita anche a loro, ebbene sì) dopo aver superato come se fosse fermo Valtteri Bottas.

Una gara magistrale, un’anticipazione del suo potenziale. Il tutto su una monoposto che non conosceva e con evidenti problemi di abitacolo, raffazzonato per gestire l’altezza del giovane inglese alle prese con ginocchia piegate, pedali troppo vicini e misure adeguate, giustamente, ai due titolari.

Avevo previsto che Russell in Mercedes, da titolare, sarebbe stato un osso duro per tutti. Non avevo previsto che la W13 sarebbe stata carente ad inizio stagione e nemmeno che, con la TD039, sarebbe tornata a lottare.

Eppure, nei primi mesi George è stato un orologio, inanellando una serie di arrivi in top 5 da far spavento anche al capitano di lungo corso Hamilton, alle prese col porpoising e i relativi problemi. Alcuni sprazzi della classe del piccolo inglese si erano visti a Barcellona, in una bellissima lotta con Verstappen, a Budapest, con la pole, ieri, durante la Sprint gestita magistralmente.

Una volta che la FIA ha introdotto rilevamenti e TD039, Lewis è tornato su anche rispetto al compagno di squadra, lottando per un paio di volte per la vittoria negli ultimi GP. L’astinenza Mercedes, però, è stata interrotta dal più giovane inglese che, dopo l’unica pole dell’anno, regala a Toto Wolff la prima vittoria ma, soprattutto, dona a se stesso la gioia più grande per un giovane pilota, quella del primo successo personale.

russell

Gli ultimi 10 giri di Interlagos sono stati gestiti da campioncino e va sottolineato il primo passaggio di ripartenza della Safety Car, quando Russell ha spinto subito per mettere fuori dalla zona DRS il compagno. Lewis ha provato a stargli attaccato, si è fatto spingere dal pubblico in pista, davanti alla tv, in cabina, ma quel distacco è rimasto chirurgicamente tra il secondo ed il secondo e mezzo fino al penultimo giro, quando ha capito che non ce l’avrebbe fatta.

Dopo tanta attesa finalmente la prima, meritatissima vittoria. Uno di quei checkpoint che possono dare la svolta alla carriera di un pilota. Ed ora occhio a George: perché, con una monoposto vincente, può davvero dare filo da torcere a tutti, più di quanto abbia fatto fino ad ora.

Immagine: Media Mercedes

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