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FIA GT World Cup | GP Macao 2025: Antonio Fuoco trionfa e porta in alto l’Italia e Ferrari

Autore: Riccardo Puccetti rick.pct
Pubblicato il 16 Novembre 2025 - 07:45
Tempo di lettura: 4 minuti
FIA GT World Cup | GP Macao 2025: Antonio Fuoco trionfa e porta in alto l’Italia e Ferrari
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Il cosentino ha gestito in maniera impeccabile la partenza ed il successivo restart, precedendo Lello Marciello e Laurin Heinrich

Antonio Fuoco ha regalato alla Ferrari il suo primo trionfo nella FIA GT World Cup con una prestazione dominante nella gara domenicale, tenutasi stamani, a Macao, cancellando la delusione dell’anno scorso. Sotto la pioggia dell’edizione 2024, infatti, l’Italiano fu privato della posizione di leader per via di un contatto col secondo classificato di oggi Raffaele Marciello. Partito dalla pole position dopo la vittoria nella Gara di Qualificazione di ieri, il pilota della Ferrari 296 GT3 #50 di AF Corse non è mai stato minacciato nel corso dei 16 giri, gestendo con maestria sia la partenza che la ripartenza avvenuta dopo un’entrata anticipata della safety car a causa di un incidente alla curva Lisboa che ha fatto terminare la gara a tre vetture.

Si tratta della prima vittoria della Ferrari nella FIA GT World Cup, con il marchio italiano che si unisce a Mercedes-AMG, Audi e BMW come vincitori del prestigioso evento, aggiungendo un altro trofeo prestigioso a una stagione favolosa per la casa di Maranello. Inoltre, è anche la prima vittoria per un pilota Italiano nella coppa del mondo FIA GT.

La maggior parte dell’azione della gara si è concentrata in un primo giro che definire caotico è un eufemismo. Raffaele Marciello è stato il protagonista assoluto della partenza, superando sia Alessio Picariello che Yifei Ye. Il pilota belga è finito in testacoda contro le barriere dopo aver toccato la parte posteriore sinistra della BMW di Marciello durante il sorpasso. Un epilogo sfortunato per il frontrunner tra le Porsche.

La manovra aggressiva di Marciello lo ha portato anche all’interno di Yifei Ye alla Mandarin, partito dalla prima fila e autore di un lancio disastroso. IYe, costretto ad alzare il piede dall’acceleratore con la BMW ancora all’interno, è stato inghiottito dal gruppo con la sua Ferrari #83 di Harmony Racing, precipitando per poco in settima posizione.

I danni causati da questa brutta partenza, però, sono stati limitati grazie a un incidente che ha coinvolto Ayhancan Guven. Il neo-campione DTM, risalito fino alla quinta posizione, è andato largo alla Lisboa, ha toccato il muro ed è stato immediatamente centrato da Luca Engstler e successivamente da Dorian Boccolacci. Tutti e tre sono stati costretti al ritiro immediato, permettendo a Ye di risalire in quinta posizione. Il turco è stato toccato da Heinrich, a sua volta puntellato dall’audi di Eriksson dietro.

Questo ha permesso al pilota tedesco di farsi strada ancor di più attraverso il caos, eseguendo un’ottima partenza e portandosi in terza posizione. Con quattro vetture ferme in pista (tre alla Lisboa e una in Curva 1), l’ingresso della safety car era inevitabile.

Sotto regime di safety car, l’ordine delle dodici vetture rimaste vede Fuoco davanti, seguito da Marciello e Heinrich. A seguire Joel Eriksson, Ye, Deng Yi, Laurens Vanthoor, Sheldon van der Linde, Christopher Haase, Benjamin Goethe, Edoardo Mortara e Adderly Fong. Quest’ultimo è stato costretto ai pit dopo aver toccato una delle vetture ferme, riportando danni alla parte posteriore e una foratura alla Audi R8 con livrea Cinnamoroll, riuscendo comunque a non venir doppiato.

La gara quindi è ripartita all’inizio del quarto giro con una ripartenza perfetta di Fuoco, che non ha concesso alcuna opportunità alla BMW alle sue spalle. Più indietro, Vanthoor si è affiancato a Deng ed è riuscito per un soffio a rimanere fuori dal muro a Lisboa, cedendo la posizione al pilota cinese della Ferrari Winwhere e perdendo terreno anche nei confronti di van der Linde sulla BMW di WRT. Christopher Haase subito dopo ne approfitta della debolezza dell’alfiere Absolute Racing e lo scalza, prendendogli la posizione e mettendosi in ottava piazza.

All’ottavo giro, Fuoco aveva già costruito un margine di tre secondi, che andrà ad aumentare ad oltre quattro secondi a fine gara. Marciello ha trascorso il resto della gara in modalità ultra-difensiva, conscio di non averne abbastanza per riprendere l’Italiano. L’equilibrio delle posizioni, infatti non è cambiato fino alla fine della gara, se non per Edoardo Mortara, costretto al ritiro per via di una noia elettrica in staccata del tornantino Melco. La Lamborghini pare essersi completamente spenta per un attimo, non dando così l’ABS in una frenata sicuramente impegnativa. La vettura #63 si è così spalmata sulle barriere di curva 20.

Fuoco è rimasto al comando della gara fino alla fine, assicurandosi così la sua prima vittoria e quella della Ferrari sulle strade di Macao. Il pilota italiano ha dominato un weekend in un tracciato che rappresenta sempre una sfida particolarmente difficile per le vetture GT3. Heinrich completa provvisoriamente il podio in terza posizione, davanti a Joel Eriksson, quarto con l’Audi R8 LMS GT3 Evo II di Phantom Global.

Yifei Ye ha consluso quinto, con van der Linde sesto in rimonta dopo il brutto errore nella prima qualifica di venerdì. Christopher Haase ha chiuso settimo con l’Audi di Phantom Global, superando Yi Deng, ottavo. Laurens Vanthoor ha dovuto accontentarsi del nono posto, in un weekend decisamente in salita dopo il violento incidente contro le barriere della Mandarin. Il ritiro di Mortara ha promosso la McLaren di Optimum Motorsport di Benji Goethe in decima posizione, davanti al solitario Adderly Fong, mai della partita. L’ultima parola su questa emozionante gara ancora non è detta, visto che la direzione gara ha rimandato al post-evento le decisioni sui vari contatti avvenuti durante i sedici giri di questa Main Race.

I risultati (provvisori) della Main Race

Media: Macau Grand Prix

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