Fernando alla Indy500, uno spot clamoroso per il Motorsport

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
12 Aprile 2017 - 22:05
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Sembra proprio un anno buono. Dopo le prime due gare di F1, che hanno incredibilmente riacceso l’interesse nella massima Formula, è arrivata oggi una notizia clamorosa. 

Un po’ me lo aspettavo un qualche colpaccio da parte di Fernando, ma non in questi termini. La notizia della sua partecipazione alla 500 miglia di Indianapolis del 28 maggio mi ha colpito più che altro perché mi aspettavo, semmai, un qualcosa legato al WEC, visto l’interesse manifestato più volte nei confronti della 24 Ore di Le Mans. Alla Indy, sinceramente, non avevo pensato. Così come non avrei mai pensato che pur di correre da un’altra parte avrebbe rinunciato ad un weekend di F1, in questo caso quello di Montecarlo che da anni condivide il calendario con la Indy500.

Ma va bene così: questa notizia è magnifica per diversi motivi. Prima di tutto è positiva per Fernando, che dopo due stagioni ed oltre passate a rimuginare sulla sua seconda, negativa (non per colpa sua) avventura Mclaren in F1, avrà la possibilità di cimentarsi in una nuova sfida dal fascino incredibile e storico.

Subito dopo il GP di Spagna Fernando volerà negli States a provare col team Andretti, per prendere confidenza nel più breve tempo possibile con la Dallara DW12. Si tratta di una sfida nella sfida. Dovrà ambientarsi in fretta ad una monoposto con cui correrà una sola volta ed entrare subito in sintonia su un tipo di tracciato completamente diverso da quelli a cui è sempre stato abituato: se pensate che gli ovali siano più semplici degli altri circuiti solo perché si gira in tondo beh… Non è proprio così. Tra l’altro Fernando ad Indianapolis ci ha corso anche in F1, diciamo così, tra il 2003 ed il 2007, quando il Circus utilizzava il tracciato interno al famoso catino, sfruttando il rettilineo principale e la curva 1 percorse, però, in senso inverso rispetto alla 500 miglia. Niente a che vedere con l’ovale vero e proprio.

Due anni fa circa celebravamo la splendida vittoria di Nico Hulkenberg alla 24 Ore di Le Mans al volante della Porsche, tra l’altro all’esordio. Ora siamo di fronte ad un nuovo capitolo, il cui protagonista è anche un due volte campione F1 che si cimenta in quella che negli anni in molti hanno chiamato la F1 d’America. Forse, tutto questo, è anche una sorta di risarcimento sportivo e morale per quello che Honda non è riuscita a fare dal 2015 in Formula 1, ovvero fornire alla Mclaren una Power Unit all’altezza dei maggiori concorrenti in pista. 

L’obiettivo per Fernando, comunque, è chiaro e si chiama Triple Crown, ovvero la vittoria a Indy, Montecarlo e Le Mans, che solo Graham Hill è riuscito ad ottenere. Quindi, prima o poi, aspettiamocelo anche in Francia: è solo questione di tempo.

Fernando farà da ponte ideale tra le due categorie, catalizzando l’attenzione dei media per tutta la durata del suo impegno. Si tratta di uno spot fantastico per tutto il mondo del Motorsport, che solo oggi da quando è stata comunicata la notizia ha visto migliaia di commenti a riguardo, per la maggior parte entusiasti. La stessa Indycar potrà trarre giovamento da questa operazione, che le darà sicuramente maggior visibilità per il suo evento più importante. E qui da noi? Ecco, spero che sia l’occasione per portare interesse verso la Indy, una categoria diversa per approccio e per molti altri aspetti rispetto alla F1 ma che regala spesso gare interessanti. E spero che, dopo le esperienze di Nico e Fernando, anche altri piloti di F1 possano sentire l’interesse a correre spot in altre categorie. Com’era normale molti anni fa prima che la specializzazione, i contratti e quant’altro legassero i piloti ad un solo sedile.

In ogni caso, ci vogliono delle belle palle per lanciarsi in una sfida del genere, e solo per questo Fernando merita la stima di tutti, indipendentemente da come andrà. In bocca al lupo!

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