Brembo

Felipe Nasr rifiuta la reputazione di “pilota pagante”

di Alessandra Leoni
herroyalblues hypnagogicmind
Pubblicato il 21 Marzo 2015 - 18:55
Tempo di lettura: 2 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Felipe Nasr rifiuta la reputazione di “pilota pagante”
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Felipe Nasr spera che il suo buon quinto posto nel primo Gran Premio in F1 metta a tacere le voci che affermano che sia un “pilota pagante” per la Sauber.

“Io lavoro per portare i miei risultati in pista. Non sono un ragazzo che si inventa scuse. Non so da dove venga questa mia nomea di pilota pagante, perché ho sempre avuto attorno a me gente disposta a investire sulla mia carriera sin dall’inizio. Non ho mai dovuto mettere soldi per la mia carriera, e peraltro, la mia famiglia non ha mai avuto i soldi per permetterselo” ha dichiarato il brasiliano.

Nasr, inoltre, preferisce cercarsi gli sponsor da portare in un team, anziché affidarsi a programmi tipo quelli della Red Bull – per cui era stato preso in considerazione, perché pensa che siano dei programmi che prendono decisioni per il pilota e che potenzialmente lo possono scaricare da un momento all’altro senza altro sostegno.

“Qual è il problema di avere uno sponsor sulla mia monoposto? Qual è la differenza tra questo e l’essere appoggiati dalla Red Bull che ti paga per guidare, anziché avere sponsor tuoi. Preferisco avere molti sponsor anziché uno solo, quindi sono felice di lavorare con tutti questi marchi, specialmente quelli brasiliani”. Ha concluso dicendo: “Quando avevo 16, 17 anni avevo già un mio stipendio, quindi non vedo come la gente sia arrivata a pensare che io sia un pilota pagante”.


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