[FakeGP] Valtteri Bottas vince, tra ritiri eccellenti, il Gran Premio di Cina 2020

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
19 Aprile 2020 - 10:30
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Valtteri Bottas, dopo un inizio di stagione difficile, fa bottino pieno vincendo il Gran Premio di Cina a Shanghai nel giorno in cui tre contendenti al titolo mettono a referto un pesante zero. Il finlandese della Mercedes vince la sua prima gara dell’anno davanti ad un incredibile Lando Norris, secondo e al primo podio con la McLaren, e ad Alex Albon, terzo con la Red Bull.

La gara è stata condizionata dal ritiro di tre nomi illustri. Max Verstappen e Charles Leclerc si sono autoeliminati nei primi giri dopo una lotta ai ferri corti che porterà polemiche da qui fino a Zandvoort. Lewis Hamilton, in testa fino a 3/4 di gara, è stato vittima di un errore di Esteban Ocon in fase di doppiaggio. L’altra Ferrari, quella di Sebastian Vettel, è giunta al quarto posto. Anche stavolta il tedesco ha dovuto rimediare ad un problema ai box, questa volta a causa di una pistola difettosa, ma può consolarsi con il primo posto in classifica generale. McLaren porta a punti anche Carlos Sainz, buon quinto davanti all’ottimo Kimi Raikkonen con l’Alfa Romeo. A punti anche Ricciardo (Renault), Perez (Racing Point), Magnussen (Haas) e Gasly (AlphaTauri).


CRONACA

Sulla griglia di partenza la maggior parte dei piloti parte con gomme medie per affrontare al meglio le temperature e l’asfalto di Shanghai. Ocon, Giovinazzi e Grosjean optano per le hard nella seconda parte della griglia.

In partenza Hamilton parte bene dalla Pole, con Vettel che si accoda alla Mercedes senza trovare lo spunto necessario per tentare un passaggio. Dalla seconda fila sono già sportellate tra Leclerc e Verstappen, con l’olandese che tenta subito di passare ed il ferrarista che fa capire non proprio con le buone che non è il caso, accompagnando fuori con tanto di contatto la Red Bull in curva tre.

Dietro fila tutto liscio senza contatti, con Norris che sfila Ricciardo portandosi in settima posizione.

Hamilton e Vettel prendono tre secondi di vantaggio nei primi sei giri sulla coppia Leclerc – Verstappen, ma il duo ha i minuti contati. Durante il settimo giro il monegasco, in leggera difficoltà, perde leggermente il posteriore in uscita da curva dieci e, nell’allungo successivo, l’olandese scarta all’interno e tenta di infilarsi prima del rampino di curva 11. Leclerc non ci sta e stringe vistosamente la Red Bull quando questa è praticamente già affiancata. Con le due macchine ormai dall’altra parte della carreggiata, l’olandese non alza il piede e quando arriva vicino all’erba con le due ruote di sinistra smette di allargarsi. Il contatto tra le due ruote anteriori è inevitabile e a rimetterci sono entrambi i braccetti dello sterzo. I due si fermano nella via di fuga interna: una volta sceso dalla Ferrari il monegasco gesticola furiosamente nei confronti dell’olandese che, al contrario di quanto successo un paio di stagioni fa con Ocon, si limita ad allargare le braccia.

L’incidente tra i due non richiede l’intervento della direzione gara: Hamilton e Vettel continuano a comandare distanziati di poco più di un secondo, con Bottas ed Albon che seguono a cinque dal tedesco.

La gara, a parte il ritiro di Russell con il motore della sua Williams in fumo al giro 15, non regala alcuna emozione fino alle prime soste ai box. A farne le spese è ancora Sebastian Vettel. Il tedesco della Ferrari rientra nel corso del 19° passaggio per cercare un undercut sulla Mercedes di Hamilton ma, al momento di smontare la gomma posteriore sinistra, la pistola non funziona. Dopo un paio di tentativi andati a vuoto, si procede con un’altra pistola. Il tempo perso nella concitazione, però, è tanto: circa 15 secondi.

Alla fine del primo giro di soste, quando sono passati cioè 25 giri, Lewis Hamilton si trova quindi indisturbato in testa con 7 secondi di vantaggio su Alex Albon, che grazie al pit ha superato Bottas, 12 su un ottimo Lando Norris con la McLaren e ben 17 su Sebastian Vettel. Seguono Ricciardo, Sainz, Perez e Gasly.

Il finlandese della Mercedes, dopo essere stato superato ai box dalla Red Bull, recupera in poco tempo il divario e, tra il 32° ed il 34° giro, si assiste ad una bella lotta per la seconda posizione che premia Bottas. Il #77 ci prova una prima volta in curva 6 ma va leggermente lungo, permettendo al thailandese di rientrare nella sua posizione. Il giro successivo altro tentativo respinto bene da Albon e, alla fine, è il lungo rettilineo di ritorno a non lasciare scampo alla Red Bull.

Ad avvantaggiarsi in questo scambio di posizioni è Lando Norris che, con una McLaren ancora in formissima, si avvicina ai due portandosi a due secondi e mezzo dalla Red Bull. Sebastian Vettel, invece, fatica a recuperare con le gomme più dure e, dopo 35 giri, resta a circa 4 secondi dall’inglese.

Nel frattempo Verstappen, se possibile, accende ancora di più le polemiche dopo lo scontro con Charles Leclerc: intervistato fuori dall’hospitality Red Bull, dice: “Mi pare evidente che volesse mettermi sull’erba per la seconda volta e allora mi sono stancato di allargarmi. La prossima volta sappia che farò altrettanto: se vuole continuare a finire prima le gare per me non c’è problema, preferisco che usciamo entrambi piuttosto che dovermi ritirare da solo”.

Il secondo giro di soste avviene tra il 37° ed il 40° passaggio. Lewis Hamilton, tranquillo in prima posizione, è l’ultimo dei piloti di testa ad effettuare la sua sosta. L’inglese torna in pista al comando con nove secondi di vantaggio sul compagno Valtteri Bottas, 11 su Alex Albon, 13 su Lando Norris e 19 su Sebastian Vettel, che riesce senza problemi – stavolta – ad effettuare la sua seconda sosta.

Il colpo di scena più grosso, però, arriva nel corso del 46° giro. Il luogo del fattaccio è la frenata dopo il lungo rettilineo di ritorno. Lewis Hamilton prende la scia alla Renault di Esteban Ocon per doppiarla e si riporta in traiettoria poco prima della frenata per il tornantino di curva 14. Il francese resta forse distratto dal rientro dell’inglese e sbaglia completamente il punto di frenata, colpendo il posteriore della Mercedes nel tentativo di evitarla e mandandola in testacoda con l’ala posteriore rotta.

I due rientrano ai box con Bottas, Albon e Norris che passano ma per entrambi non c’è nulla da fare. Sulla Renault di Ocon un braccetto della sospensione anteriore è piegato, mentre la sostituzione dell’ala posteriore sulla Mercedes richiede evidentemente troppo tempo. La gara del campione in carica è incredibilmente finita! Valtteri Bottas passa quindi in testa a nove tornate dal termine davanti ad Alex Albon, Lando Norris e Sebastian Vettel. Seguono Carlos Sainz, risalito al quinto posto con una buona strategia, Kimi Raikkonen che, con una sosta sola, si è portato davanti a Daniel Ricciardo, Sergio Perez, Kevin Magnussen e Pierre Gasly.

L’ultimo colpo di scena arriva a tre giri dalla fine, quando Alex Albon perde la Red Bull in ingresso di curva 1 andando larghissimo e permettendo a Lando Norris di guadagnare la seconda posizione. Il thailandese si deve difendere anche dal ritorno di Sebastian Vettel. Il tedesco prova a passare in curva 6 all’esterno ma Albon non si fa problemi a mettere fuori pista il pilota della Ferrari, che si lamenta via radio.

La gara termina così dopo 56 giri con Valtteri Bottas che, oltre ai 25 punti della vittoria, si prende anche quello del giro più veloce fatto segnare nel penultimo passaggio. Lando Norris, incredulo e in lacrime via radio, arriva a quattro secondi dalla Mercedes e davanti ad Alex Albon di tre. Sebastian Vettel chiude quarto davanti a Carlos Sainz, Kimi Raikkonen, Daniel Ricciardo. A punti anche Sergio Perez, Kevin Magnussen e Pierre Gasly.


Classifiche

I tre ritiri illustri portano ad una classifica che vede Sebastian Vettel in testa con 49 punti su Alex Albon (44), Charles Leclerc (39) e Max Verstappen (36.5). Carlos Sainz sale a 35 davanti a Bottas (33) che, con la vittoria odierna, torna a respirare e Lewis Hamilton (32.5). Prossimo appuntamento il 3 maggio a Zandvoort, per il ritorno dell’Olanda in Formula 1. E, dopo quanto successo oggi, sarà ancor di più una marea orange.


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