F4 Italia | Intervista ad Alex Powell: “Il 2024 è stato un vero e proprio ‘roller coaster'”

Autore: Francesco Gritti
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Pubblicato il 12 Gennaio 2025 - 15:30
Tempo di lettura: 9 minuti
F4 Italia | Intervista ad Alex Powell: “Il 2024 è stato un vero e proprio ‘roller coaster'”
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P300.it ha intervistato Alex Powell, pilota che ha partecipato alla F4 italiana nel 2024, nel corso dell’ACI Racing Weekend di Monza. Ecco come ha risposto alle nostre domande

da Monza

Alex Powell, giovane pilota in forza al Mercedes Junior Team, ci ha parlato della sua prima stagione completa in monoposto. L’americano di origini giamaicane ha affrontato una crescita esponenziale, che lo ha portato a conquistare il titolo rookie.

Ciao Alex, grazie per essere qui con noi. Sei nato in una famiglia intrisa di passione per il motorsport. Quando e perché hai cominciato a correre?

“La comunità del motorsport è enorme! Ho cominciato grazie all’influenza di mio padre, che è stato un pilota di rally nei Caraibi e ha affrontato qualche apparizione globale. Lui è il motivo principale per cui corro ed è la persona che mi ha introdotto in questo mondo. Fin dalla prima volta che mi sono seduto su un kart ho capito che avrei voluto fare il pilota nella vita. Da lì in poi abbiamo fatto dei passi avanti insieme. Davvero, la persona che è stata dietro a tutto questo è mio papà.”

Nel karting hai ottenuto moltissimi trionfi. Qual è stato il momento che ritieni più significativo in quel mondo?

“Sai, è difficile scegliere solo un momento perché, fortunatamente, la mia carriera nel karting è stata ricca di successi, soprattutto verso la fine. Un momento decisamente rilevante è avvenuto nel 2022, quando ho dovuto affrontare un weekend molto difficile nel campionato europeo. Nonostante ciò sono stato in grado di terminarlo in alta classifica. Sono riuscito a restare concentrato per tutto il tempo nonostante le controversie, e, grazie a ciò, ho potuto vincere la gara. Questo è il più grande traguardo che abbia raggiunto finora, non solo per il risultato, ma anche per tutto quello che è successo prima della gara e nel dietro le quinte. Insomma, è stata una sfida a livello mentale. Essere in grado di affrontare le difficoltà e ottenere quel successo è qualcosa di cui, ora come ora, sono davvero orgoglioso.”

Il 2024 è stato il tuo primo anno in Formula 4. Quali sono secondo te le principali differenze fra questa monoposto e i kart che hai guidato in precedenza?

“In monoposto ci sono delle dinamiche completamente diverse rispetto al karting, nel quale, a un certo punto, tutto era diventato naturale. Passare alle auto è come ripartire dalle basi, visto che c’è un’ampia curva di miglioramento. Le dimensioni del veicolo sono molto maggiori e l’abitacolo è quasi completamente chiuso. Nel karting sei molto esposto, diciamo così! Sai, è davvero una transizione gigantesca, che, ti dirò, non è stata facile per me. Ho un ottimo team, Prema, che mi ha supportato, aiutato e orientato durante questo periodo. È un passaggio gigantesco che sto ancora affrontando, visto che sto ancora imparando. Non ho ancora terminato il percorso di crescita. Sto mantenendo un approccio di apertura mentale perché so di avere ancora moltissimo da imparare. Come ho detto in precedenza, qui le dinamiche sono completamente diverse, non solo per quanto riguarda lo stile di guida, ma anche nel modo in cui devi gestire il weekend di gara. Non cambia solo quello che avviene in pista, ma anche quello che succede fuori.”

Hai debuttato in monoposto a fine 2023. Perché hai preso questa decisione?

“L’obiettivo era accumulare la maggior esperienza possibile prima di iniziare la mia prima stagione completa. Questo ha fatto sì che questo inizio coincidesse con la fine della mia carriera nel karting, quindi ho fatto avanti e indietro per un periodo. L’ho fatto più che altro per guadagnare esperienza prima di debuttare a tempo pieno con le monoposto.”

Il tuo 2024 è iniziato con la partecipazione alla F4 UAE. Puoi raccontarci come è andata?

“Penso sia stato un campionato estremamente formativo per me. Quella è la serie in cui ho imparato di più, principalmente perché si è corsa a inizio stagione, che è il momento in cui la curva di apprendimento è massimizzata. Oltretutto il campionato è organizzato molto bene e ciò permette che avvengano belle gare. Ecco perché il maggior numero di cose che ho imparato le ho apprese negli Emirati Arabi Uniti. Idealmente il campionato sarebbe potuto andare meglio, ma penso che comunque ci siano molti aspetti positivi e molti picchi di cui possa essere orgoglioso. Certo, mi sarebbe piaciuto terminare un po’ più in alto, ma penso sia stato comunque un buon inizio di stagione.”

Ti chiedo una considerazione di fine anno. Che obiettivi ti sei posto a inizio 2024? Qualcosa è cambiato nel corso dei mesi?

“Questa stagione è stata un vero e proprio ‘roller coaster’, visto che ci sono stati molti momenti positivi e altrettanti negativi. Più che altro è importante essere in grado di risalire, cosa che penso di essere riuscito a dimostrare, visto che ho affrontato dei momenti difficili. Il campionato italiano è partito abbastanza bene. Nonostante ciò, più tardi, ho affrontato un periodo difficile prima di tornare in forma. Ad essere sincero, le aspettative erano sconosciute, così come gli obiettivi. Insomma, stavo per compiere un passaggio in qualcosa che non conoscevo, quindi non ero sicuro di cosa aspettarmi. Ero consapevole del fatto che avrei dovuto imparare il più possibile e che avrei dovuto approcciarmi con una mentalità aperta per essere sicuro di assorbire il maggior numero possibile di informazioni.

Insomma, questa è stata la prima stagione ‘di apprendistato’ dopo veramente molto tempo, quindi anche l’approccio che ho avuto è stato differente rispetto a quello che utilizzavo nel karting. Come ti ho già detto, è stato un salto in un mondo sconosciuto. Sono riuscito a raggiungere la maggior parte degli obiettivi che mi ero prefissato. La mentalità aperta focalizzata all’apprendimento, però, è rimasta la stessa fino alla fine, perché ritengo sia la cosa più importante da avere nella tua prima stagione. Ho avuto quest’approccio per essere sicuro di migliorare e imparare qualcosa di nuovo ogni volta che scendo in pista con l’obiettivo di poterlo applicare nel weekend di gara successivo.”

Imparare è la parola d’ordine del tuo 2024. Potresti spiegarci quali sono gli ambiti in cui ti sei concentrato di più nel corso della stagione?

“Come ho imparato molte cose in pista, ne ho apprese altrettante al di fuori, sia dal punto di vista del pilota che da quello personale. Penso di essere cresciuto e di aver appreso molto anche nel secondo ambito citato. Per quanto riguarda la guida, ho imparato molto riguardo la gestione della gara, delle gomme e non solo. Guardando il tutto nel complesso, posso dire di essere cresciuto anche dal punto di vista personale e per quando riguarda la professionalità. Quest’anno ho imparato molto in ogni ambito, specialmente per ciò che riguarda la capacità di compiere il prossimo passo a livello professionale.”

Ti pongo una domanda personale. Compi qualche rito particolare prima di metterti alla guida?

“Faccio sempre un piccolo riscaldamento prima di ogni sessione, che può essere più leggero o più intenso a seconda dell’ora. Il mio rito è il riscaldamento! Mi piace compierlo in modo aggressivo in modo da poter adottare questo approccio rapidamente. Il riscaldamento è sempre importante.”

Molti piloti descrivono Prema come una famiglia. Come ti sei trovato con la squadra?

“Avere così tanti compagni di squadra aiuta molto, perché ognuno di loro ha dei punti di forza. Inoltre sono dei piloti veramente veloci, che mi hanno spinto ad essere migliore. Ogni volta che scendo in pista mi fanno migliorare fino a raggiungere il livello successivo. Fuori ho un bel rapporto, non solo con loro, ma con tutta la squadra. Prema è una grande famiglia, non solo in Formula 4, ma anche in tutto quanto il mondo delle monoposto. La relazione che ho costruito con loro in meno di un anno è fortissima.”

Sei legato da molto tempo al Mercedes Junior Team. Quando e perché sei entrato in questa academy?

“Sono entrato nel Mercedes Junior Team nel 2019, quando ero ancora all’inizio della mia carriera nel karting. Sarò eternamente grato a loro per avermi cominciato a supportare da quando ero ancora così piccolo! Da allora il legame è cresciuto. Mi hanno guidato e aiutato moltissimo negli ultimi cinque anni, per esempio, nei passaggi in OK Junior, OK Senior e, più di recente, in Formula 4. In ogni cambio di categoria sono sempre stati al mio fianco, mi hanno supportato, e, soprattutto, mi hanno orientato verso la giusta direzione, che per me è la cosa più importante. Sono un gruppo di brave persone, dei gran lavoratori, ed essere supportato da loro, non solo in pista ma anche fuori, visto che mi hanno aiutato a crescere e a svilupparmi come persona, è molto importante. Non guardano solamente al pilota in quanto tale, ma anche alla persona che c’é dietro, il che è davvero un grande aiuto. Sarò eternamente grato per tutto il supporto e la guida che mi hanno fornito. Certo, c’è ancora una lunga strada da percorrere, ne siamo consci, ma sono sicuro che un giorno troveremo il nostro spazio. Sono sempre dietro di me a guidarmi passo dopo passo.”

Nel 2024 hai rappresentato gli USA, ma nelle stagioni precedenti hai corso con la bandiera della Jamaica. Che opportunità pensi che dia il Paese caraibico ad un giovane pilota?

“Ho utilizzato la bandiera jamaicana in passato e continuo ad avere un legame stretto con questo Paese. Nonostante abbia deciso di rappresentare gli USA nel 2024, continuo ad avere una bella relazione con lo Stato caraibico. Spero che quello che sono riuscito ad ottenere utilizzando la bandiera jamaicana faccia da apripista per una futura generazione di piloti. So che ci sono alcune possibilità anche ora, il che è davvero bello. Spero che, in futuro, si aprano sempre più porte per le future generazioni. I Caraibi non sono famosi per quanto riguarda questo ambito, ma negli ultimi cinque anni circa sono usciti alcuni piloti in grado di mostrare a tutto il mondo la crescita dei Caraibi nel motorsport. Essere parte di questo processo è un’emozione incredibile e ne sono orgoglioso.”

Ringraziamo Alex, Marco e Martina di Prema e Mercedes Junior Team per aver permesso lo svolgimento dell’intervista.

Media: Alis Pedetti

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