Il transalpino ha primeggiato nella classifica combinata, precedendo Martins e Edgar; nel pomeriggio è il francese di casa ART a primeggiare
Si è appena conclusa la seconda giornata di test di F3. Rispetto a quanto visto ieri mattina, il primo turno è stato molto intenso e ricco di azione in pista, tra giri veloci e alto numero di giri percorsi. Isack Hadjar si è imposto con il tempo di 1:47.516 ottenuto alla 15^ tornata delle 30 compiute. Il debuttante francese ha preceduto il connazionale Victor Martins, quest’ultimo catalogabile come uno dei piloti più attivi con 43 giri. Il suo cronometrico è stato 27 millesimi più veloce di quello del terzo classificato Jonny Edgar: 1:47.602 contro 1:47.629 dell’alfiere Trident.
In quarta posizione c’è lo stacanovista mattutino Grégoire Saucy, autore di 45 giri e di un 1:47.804. L’elvetico ha preceduto il compagno di squadra Juan Manuel Correa, rientrato dopo il test Covid inconcludente che gli ha fatto saltare tutta la prima giornata. Era importante per lo statunitense mettere in cascina più chilometri possibili, così da assottigliare lo svantaggio creato dall’assenza forzata. Il programma di lavoro di ART Grand Prix, che ha favorito i già citati Saucy e Martins nel compimento di tutti quei metri, ha consentito a Correa di pareggiare il transalpino, mettendo a referto 43 giri; il suo miglior crono è 1:47.834.
Sesta posizione per Zane Maloney, il più veloce della prima giornata. L’asso di Barbados è riuscito a precedere Alexander Smolyar, quest’ultimo uno dei meno attivi in pista con 17 giri a referto e un 1:47.905 come riferimento personale. Compare per la prima volta in top ten Zak O’Sullivan con l’ottavo tempo: 1:47.918. Jak Crawford e William Alatalo completano il gruppo dei primi dieci. Ventinovesima posizione per Francesco Pizzi con 1:49.976, mentre Enzo Trulli è trentesimo senza tempo. La notizia positiva per l’alfiere abruzzese è che è riuscito a tornare in pista dopo i problemi al motore riscontrati al termine della sessione mattutina di ieri. Se ART Grand Prix ha messo a referto un ottimo quantitativo di giri, non si può dire lo stesso per David Vidales, in quanto lo spagnolo ha tagliato il traguardo solamente 13 volte.
Di seguito la classifica del primo turno:
Nel pomeriggio è tornata a sventolare la bandiera rossa, sostituendosi a quella a scacchi per decretare la fine anticipata della sessione quando mancavano poco meno di dieci minuti. I cronometrici sono stati più lenti di questa mattina e lo testimonia più di tutti Victor Martins, primo classificato con 1:48.250, ben 6 decimi più lento del riferimento personale della prima sessione. In seconda posizione c’è Roman Stanek con 34 giri e un 1:48.379 come miglior tempo. Il pilota ceco è riuscito a precedere Isack Hadjar, anche lui stabile in top tre oggi come il connazionale Martins, anche se paga quasi 2 decimi e mezzo di ritardo dal riferimento imposto dall’alfiere ART.
Quarta posizione per Grégoire Saucy, stazionario nelle posizioni di vertice nel corso delle prove. L’elvetico ha fatto registrare un 1:48.622 al 36° dei 37 giri percorsi. Alexander Smolyar è quinto, precedendo Kaylen Frederick. Lo statunitense ha percorso meno chilometri di tutti, mettendo a referto solamente 19 tornate con un miglior tempo di 1:48.769, mezzo secondo più lento di Martins.
Caio Collet è settimo con 1:48.953, mentre Jonny Edgar è ottavo. L’inglese, autore di un 1:49.113, è stato il più attivo in pista coi suoi 43 giri percorsi. Zak O’Sullivan e Kush Maini completano la top ten. Francesco Pizzi è ventiseiesimo con 1:50.110, mentre Enzo Trulli è ventinovesimo con 1:50.299.
Di seguito la classifica del turno pomeridiano:
Immagini: Twitter / F3; timeservice.nl
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