F3 | Intervista a Kacper Sztuka: “Spero di vedere più piloti polacchi in futuro!”

di Francesco Gritti
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Pubblicato il 31 Gennaio 2024 - 09:00
Tempo di lettura: 5 minuti
F3 | Intervista a Kacper Sztuka: “Spero di vedere più piloti polacchi in futuro!”

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Siamo riusciti a intervistare il nuovo campione dell’Italian F4 Championship Powered by Abarth 2023 Kacper Sztuka durante l’ACI Weekend a Vallelunga. Qui le risposte alle nostre domande.

P300.it è entrata nell’hospitality di US Racing durante l’ACI Weekend di Vallelunga, evento in cui si è tenuto il finale di stagione dell’Italian F4 Championship Powered by Abarth 2023, per intervistare Kacper Sztuka, campione della più piccola fra le junior formula. Ecco come ha risposto alle nostre domande.

L’intervista, tenuta in lingua inglese, verrà pubblicata nei prossimi giorni sul canale YouTube Parc Fermè TV.

Quando hai cominciato ad appassionarti al motorsport?

“Ho cominciato a correre sul kart a 4 anni. Mio papà mi portava in pista e io mi divertivo a guidare. Il tutto ha cominciato a diventare professionale a circa 8 anni. Nonostante questo passaggio di consegne, continuo ad apprezzare il motorsport e a divertirmi molto.”

All’inizio del 2023 hai corso in Formula Winter Series, vincendo il titolo. Perché hai deciso di correre in FWS invece di spostarti in altri campionati?

“La Spagna è più vicina degli Emirati Arabi Uniti e, anche se in FWS mancano molti team, si utilizzano le gomme Pirelli, le stesse del campionato italiano. L’obiettivo di avere del tempo extra a disposizione per migliorare in vista dell’anno in Italia è stato raggiunto, quindi penso che la decisione di andare in Formula Winter Series sia stata valida, se non addirittura la migliore possibile.”

Hai corso per due stagioni con US Racing in F4. Qual è la tua relazione con il team?

“Penso di essere diventato amico un po’ di tutti nel team, visto che ci ho corso per due stagioni. Ho passato molto tempo dentro e fuori dalla pista assieme a piloti, ingegneri e meccanici e non ho mai avuto attriti con nessuno. Posso definirlo in sintesi come molto buono.”

Il tuo 2023 è stato stratosferico. 16 vittorie e 2 titoli sono grandi risultati. Quale pensi sia stato il momento migliore della stagione?

“Uno dei migliori più importanti della stagione è stato il completamento del mio primo hat trick al Paul Ricard, anche se il migliore è la vittoria della F4 italiana a Vallelunga. Devo citare anche il momento in cui ho preso la leadership della serie al Mugello, ma le emozioni che ho provato nel gran finale sono davvero forti.”

Hai vinto la F4 italiana al terzo tentativo contro due avversari principali alla prima stagione completa nella serie. Quanto pensi abbia influito l’esperienza nella conquista del titolo?

“Anche se sulla carta tre stagioni dovrebbero darmi più esperienza rispetto ai rivali, in realtà penso che non sia esattamente così. Basta fare un controllo incrociato e si può notare che Ugochukwu abbia in realtà corso più gare di me in contesti diversi! Oltre al campionato italiano ho corso solo qualche round nella F4 tedesca nel 2022 e la FWS nel 2023 a differenza di altri piloti, che hanno corso altrove e in più campionati. Penso quindi che l’esperienza non mi abbia dato grandi vantaggi, se non quello di migliorare in modo più efficiente rispetto a un debuttante. Secondo me, gli avversari con cui ho combattuto nel 2023 non erano molto meno esperti del sottoscritto.”

Qual è la tua vittoria preferita?

“Penso che la mia vittoria preferita sia quella che ho ottenuto a Imola l’anno scorso (2022, ndr.), la prima nella F4 italiana. Sai, è difficile scegliere, perché una vittoria regala buone sensazioni.”

Sono pochi i piloti polacchi ad avere riconoscimento internazionale. Pensi sia difficile, per un polacco, arrivare ad alti livelli?

“Ci sono diversi giovani nel karting e c’è anche il mio amico Tymek Kucharczyk, l’anno scorso in GB3, che stanno provando a competere ad alto livello. Certo, il motorsport in Polonia non è così popolare come in Germania e in Inghilterra, ma penso che il numero di appassionati stia piano piano crescendo. La situazione potrebbe cambiare in fretta grazie a programmi specifici dedicati ai giovani. Spero di vedere più piloti polacchi in futuro!”

Negli ultimi anni hai corso in Italia, mentre nel 2024 ti lancerai in un’avventura in giro per il mondo. Come ti senti a correre lontano da casa?

“La Polonia è relativamente distante dall’Italia. Ci sono piloti che vengono, per esempio, da Australia, Cina o Giappone, che sono paesi di un altro continente con, magari, una cultura diversa. Conta anche che generalmente faccio più di 1000 km per venire in pista! Correre in Italia è sempre piacevole: si mangia bene, il meteo è temperato e le persone sono generalmente aperte. Non ne sento molto il peso, anche perché mi piace molto viaggiare!”

Siamo arrivati alla fine dell’intervista. Vuoi ringraziare qualcuno in particolare prima di chiudere?

“Vorrei ringraziare il mio team, la mia famiglia e i miei fan. Devo davvero ringraziare tutti per il supporto che mi è stato dato e per l’ottimo lavoro svolto dal team. Grazie a tutti, davvero!”

Ci teniamo a ringraziare Kacper per essersi presentato all’intervista e Wiktor, il manager, per aver accolto la nostra richiesta e per aver trovato il tempo necessario per svolgere l’intervista.

Media: Paolo Pellegrini

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