Il britannico controlla il compagno di academy Browning per la seconda vittoria stagionale, Fornaroli termina terzo e Minì paga una penalità discutibile
Secondo centro in F3 per Zak O’Sullivan, che dopo avere ereditato la sprint race del Gran Premio di Australia si è aggiudicato anche quella del Gran Premio di Spagna a Barcellona. Partito dalla pole, il britannico del team Prema ha mantenuto la prima posizione fino alla bandiera a scacchi controllando anche due ripartenze da safety car.
Duello in casa Williams per la vittoria finale, con Luke Browning che per ampi tratti della corsa ha insidiato il connazionale e compagno di academy senza però riuscire ad averne ragione. Per l’alfiere del team Hitech è il primo podio nella categoria e il quinto piazzamento a punti in sette gare: non male, considerando che la sua partecipazione al campionato 2023 è stata ufficializzata solo dopo i test del Bahrain.
Seconda top 3 consecutiva in gara corta per Leonardo Fornaroli, che dopo la piazza d’onore di Montecarlo si è aggiudicato la terza sui saliscendi catalani. Il pilota del team Trident ha saltato Grégoire Saucy in partenza, percorrendo la prima variante fianco a fianco con lo svizzero, e poi ha conservato la posizione fino al traguardo, insidiando brevemente ma senza successo anche Browning alla ripartenza del 19° giro.
Alle spalle delle posizioni valide per la premiazione è andata in scena una battaglia senza quartiere. Protagonista nel bene e nel male Paul Aron, che ha approfittato di un errore di Saucy al 14° giro per soffiargli il quarto posto ma poi è venuto a contatto alla prima esse con Sebastián Montoya nella tornata successiva causando una foratura al colombiano, rientrato di conseguenza ai box. A trarre beneficio dal trambusto è stato il sempre concreto Gabriel Bortoleto, che pur avendo perso un po’ di slancio rispetto alle prime gare continua a portare a casa punti pesanti e anche oggi, con il quarto posto, ha confermato questo ruolino di marcia.
Aron si è classificato quinto precedendo Franco Colapinto e Mari Boya, dunque un Gabriele Minì la cui (eccezionale) rimonta è stata vanificata da una dubbia penalità. Al 16° giro il siciliano, risalito dal 18° posto in griglia fino alla zona punti, è venuto a contatto con Christian Mansell nella solita variante Elf al termine del rettilineo del traguardo: se le immagini sembravano mostrare quantomeno un incidente di gara, i commissari hanno deciso di aggiungere dieci secondi al tempo finale del pilota italiano retrocedendolo addirittura 21°.
La zona punti è stata così completata da Pepe Martí, altro arcigno contendente nelle posizioni di metà classifica dal 12° posto della griglia invertita, dal già citato Saucy autore di una gara “a gambero” e da Taylor Barnard. Montoya ha concluso 22° dopo la sostituzione del pneumatico forato.
Una Pirelli afflosciata è costata il ritiro anche a Dino Beganović, che nel corso del 15° giro si è ritrovato nella via di fuga della curva Caixa senza il controllo della sua Prema. Uno zero importante che domani potrà essere però lenito dalla quarta posizione dello schieramento. Tra gli stop di giornata si segnala anche quello di Ido Cohen, uscito alla Campsa per una toccata con Rafael Villagómez che ha portato alla prima safety car della corsa durante la tornata inaugurale.
La classifica di campionato vede Bortoleto ormai in fuga dall’alto dei suoi 80 punti, a fronte dei 56 di Minì che nella feature race sarà chiamato ad un’altra rimonta. In terza posizione si è confermato Saucy a quota 49 davanti a Beganović con 46, ad Aron con 44 e a Martí con 42.
La corsa lunga del Gran Premio di Spagna di F3 è in programma per domani alle ore 9:55.
Classifica:
Immagine copertina: Prema Twitter
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