La Direzione Gara ha emesso le penalità dopo aver analizzato gli eventi accaduti nella prima corsa del weekend; è stata fatta chiarezza sul caos della sessione di qualifica
Nel corso della Sprint Race del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna di F3 non sono mancati contatti, incidenti e controversie. I piloti che non hanno visto la bandiera a scacchi sono stati ben sei e la Direzione Gara si è presa il suo tempo per analizzare correttamente qualsiasi dinamica, così da determinare eventuali sanzioni da assegnare.
Di seguito l’elenco delle penalità:
- Kaylen Frederick ha ricevuto 5 secondi sul tempo finale ella corsa per aver scatenato l’incidente con Ido Cohen;
- Ido Cohen ha subito una sanzione di 5 secondi sul tempo finale di gara per infrazioni multiple dei limiti del tracciato;
- Enzo Trulli è stato penalizzato di 5 secondi sul tempo finale di gara per aver sorpassato Cohen in regime di bandiera gialla in curva 2.
Se Trulli e Cohen non hanno visto cambiamenti significativi alla loro classifica, non si può dire lo stesso per Frederick che, di fatto, perde l’ottavo posto. A beneficiare del danno inflitto al pilota Hitech è Francesco Pizzi, dato che la sua decima posizione è valevole per il primo punto stagionale.
Cosa è successo in qualifica?
Nel corso della qualifica del venerdì, è stata segnalata dalla grafica della regia internazionale l’esposizione anticipata della bandiera a scacchi, quando mancavano precisamente 2 minuti e 16 secondi al termine della sessione. Nonostante non ci fosse traccia dello sbandieramento del drappo bianco e nero da parte del commissario, il semaforo posto in cima alla linea del traguardo era rosso, a confermare il termine delle attività. Molti piloti sono stati condizionati da tale avvenimento, rinunciando dunque a un ultimo tentativo lanciato e privandosi di potenziali miglioramenti in graduatoria.
Al cospetto di tale situazione è intervenuto Claro Zieghan, il Direttore di gara, che ha spiegato e analizzato l’episodio: alle 16:34 è avvenuto il malinteso della grafica con accensione del semaforo rosso, mentre alle 16:36, dunque al termine dei 30 minuti di sessione, è stata realmente esposta la bandiera a scacchi, sancendo la regolare fine del turno.
L’International Sporting Code stabilisce che solo il reale drappo bianco e nero (e non quello della grafica televisiva), oltre a quello rosso, può mettere la parola fine all’attività in pista e che esso può non essere necessariamente seguito dal semaforo: quest’ultimo ha significato normativo solo se accompagnato dalle bandiere, come scritto nelle raccomandazioni FIA; pertanto, non ha avuto nessun tipo di valore quando è scattato erroneamente alle 16.34. Considerata la certificazione del corretto utilizzo della bandiera a scacchi, la classifica è stata omologata alla fine della qualifica, corrispondente alle sopraccitate 16:36.
Immagine di copertina: Twitter / F3
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