F3 | Formula Regional Europe | Intervista a Nikita Bedrin: “Per me non è stato un problema cambiare nazionalità”

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
25 Ottobre 2023 - 10:00

Abbiamo parlato con Nikita Bedrin durante l’appuntamento del DTM ad Hockenheim. Ecco come ha risposto alle nostre domande.

P300.it si è recata nel tendone di Van Amersfoort Racing durante l’appuntamento del DTM tenutosi a Hockenheim per intervistare Nikita Bedrin, in questo round impegnato con il già citato team in Formula Regional European Championship by Alpine.

L’intervista, tenuta in lingua inglese, sarà pubblicata doppiata in italiano sul canale YouTube Parc Fermé TV.

Ciao Nikita, grazie per esserti prestato a quest’intervista. Perché ami il motorsport?

“Principalmente per la velocità! Guidare ad alta velocità è davvero divertente, soprattutto quando hai molta downforce che ti permette di percorrere rapidamente le curve. Amo fare la differenza in questi punti! Mi piace molto anche fare duelli per la posizione. Puoi fare diverse scelte e le devi azzeccare se vuoi sorpassare. Alla fine sono la velocità e le battaglie che mi fanno amare questo sport.”

Questo è il tuo terzo anno in monoposto. Qual è la principale differenza tra una formula e un kart?

“Ad essere sincero penso che formula e kart siano praticamente incomparabili. Tutto è diverso! Le sensazioni di guida, la gestione della frenante e la potenza erogata sono completamente differenti tra kart e auto. L’unica cosa in cui si assomigliano è la bagarre, visto che nei kart avvengono tanti sorpassi ed è lì che si impara molto a riguardo. La prima volta che sono salito su una F4 ho capito quanto siano differenti questi due sport. La differenza è abissale in praticamente ogni cosa.”

Hai corso due anni in F4 italiana, ottenendo buoni risultati. Come valuti le tue stagioni?

“Nel corso della prima stagione sono migliorato. Mi è servito un po’ di tempo per ingranare, ma visto che era il primo anno, lo ritengo accettabile. Il secondo anno ero molto più forte, soprattutto nei duelli, in cui mi sentivo molto bravo. Non ho avuto il miglior equipaggiamento nel 2022 con PHM, ma penso di aver dato il massimo, quindi mi ritengo abbastanza soddisfatto. Il primo è stato l’anno di apprendistato, il secondo quello della performance ma, non avendo avuto la miglior macchina, è stato abbastanza difficile farlo notare. Nonostante tutto sono contento di quello che ho fatto.”

Quest’anno hai corso nella FIA Formula 3. Come è arrivata l’opportunità di fare questo grande salto?

“PHM ha piazzato in F3 sia me che il mio compagno di squadra, Taylor Barnard. Questa l’ho vista come una grande opportunità. All’inizio non ero pronto al 100% al cambio di categoria, ma sono migliorato molto da allora. Quest’anno penso di essere maturato molto come pilota e di aver imparato altrettanto. Mi sento meglio soprattutto a livello mentale. Prima, di solito, mi capitava di compiere errori in gara e durante le battaglie, oppure di fare incidenti, ma ora penso di essere migliorato molto da questo lato. Il passo è stato grande, ma mi ha aiutato ad imparare molto, visto che a fine stagione stavo facendo dei bei risultati, almeno secondo il mio parere. Questa decisione non è stata solo mia: è stata PHM a farmi correre lì e, per questo, li devo ringraziare molto.”

Hai partecipato agli ultimi round della FRECA. Ti piace questo campionato?

“Correre in FRECA è molto divertente. Mi piace il format di qualifica. Ho preferito quello utilizzato a Zandvoort, con qualifica 1 e gara 1 di fila, visto che se sbagli qualcosa puoi sempre rifarti il giorno successivo. Anche i duelli sono divertenti! In certi tracciati, tra cui Zandvoort, è difficile superare. Qui a Hockenheim è più semplice. Il campionato è ottimo per imparare e prepararsi alla Formula 3, soprattutto perché senti il degrado delle gomme di più rispetto alla F4. Anche il livello dei piloti è molto più alto di quello che c’é in Formula 4. In sostanza è sicuramente un buon campionato.”

Quest’anno hai corso in F3 e in FRECA. Che bilancio dai al tuo 2023?

“La prima parte di stagione non è andata come avrebbe dovuto, ma sono davvero contento di quello che ho fatto nella seconda metà. Sono felice del lavoro fatto nelle ultime 3 gare in F3 e queste 2 in FRECA. Nonostante abbia fatto qualche errore questo weekend, sono contento del fatto che siano arrivati risultati positivi. Penso di essere migliorato molto quest’anno e sono felice di questo, perché ora mi sento un pilota molto più maturo rispetto all’inizio della stagione.”

Sei stato costretto a cambiare nazionalità per continuare a correre e ora rappresenti l’Italia. Quali sono i tuoi pensieri a riguardo? Pensi che cambiare nazionalità sia stato un elemento importante nella tua carriera?

“In realtà non è che mi interessi molto, è solo una bandiera diversa. Non mi interessa molto ad essere sincero! Abito in Italia da diverso tempo, quindi per me non è stato un problema cambiare nazionalità.”

Hai già dei piani per il 2024 o il tutto è ancora in fase di lavorazione?

“Il mio 2024 è ancora in lavorazione. La situazione non riguarda solo me, ma anche, soprattutto, PHM, che mi sponsorizza. Mi piacerebbe correre ancora in F3, ma non sono sicuro di avere questa opportunità. Dobbiamo solo aspettare e vedere cosa avverrà in futuro.”

Vorresti ringraziare qualcuno in questo momento della tua carriera?

“Ovviamente ringrazio molto PHM per avermi aiutato ad avere un sedile nelle scorse due stagioni. Senza di loro probabilmente ora sarei a casa. Un grande grazie va anche al mio manager e alla mia famiglia, che mi supportano sempre.”

Ringraziamo Nikita Bedrin per essersi prestato a svolgere l’intervista.

Media: Formula Regional

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