Prema riparte alla caccia dell’accoppiata titolo piloti-squadre, Trident e ART le solite avversarie. Attenzione agli esordienti più giovani
Dopo la nuova fusione dei calendari, operata a fine 2021 a seguito dell’insuccesso dei format proposti lo scorso anno, la F3 tornerà a condividere i tracciati di gara con la sorella maggiore F2 e dunque anche per la “entry level” del Circus iridato è ora di dare il via alla stagione 2022.
Le novità del regolamento sportivo 2022 sono le stesse già trattate in sede di presentazione della F2, con due differenze numeriche: l’inversione della griglia per la gara del sabato riguarderà i primi 12 piloti delle qualifiche anziché dieci e la stessa gara-1 assegnerà punti ai primi dieci classificati, da dieci a uno a scalare, invece che ai primi otto.
La stagione 2021 è stata ancora una volta dominata da un pilota schierato dal team Prema. Dopo Robert Shwartzman e Oscar Piastri è toccato a Dennis Hauger e anche il norvegese, come il russo e l’anglo-australiano, è stato premiato con la promozione alla classe cadetta sempre con il team della famiglia Rosin. Rispetto al biennio 2018-2019, la squadra italiana non ha però conquistato il titolo squadre, che per l’eccessiva incostanza di Oliver Caldwell e Arthur Leclerc è andato al team Trident, più regolare nel corso del campionato con due piloti nella top 3 della classifica generale.
Per riconquistare la corona riservata alle squadre, Prema ha deciso di confermare Leclerc con un anno di esperienza in più affiancandogli due giovanissimi, tra loro coetanei della classe 2005. Da una parte Jak Crawford, a sua volta alla seconda stagione in F3 dopo un debutto positivo in forza a Hitech, dall’altra Oliver Bearman, che nel 2021 è diventato il primo pilota a vincere il titolo italiano e quello tedesco di F4 nella stessa annata. Il curriculum del pilota britannico è fenomenale e con un team di assoluto riferimento come Prema l’obiettivo per il 2022 può già essere quello più importante.
Trident risponde a sua volta con due piloti esperti della categoria, per quanto maggiorenni solo da pochi giorni, e un debuttante che paradossalmente è più anziano rispetto ai primi citati. La vettura #1 si tingerà con i colori Red Bull e sarà pilotata da Jonny Edgar, predecessore di Bearman nell’albo d’oro della F4 teutonica, che l’anno scorso si è confrontato con due suoi compagni di academy debuttanti (il già citato Crawford e Ayumu Iwasa, passato in F2) risultando alla fine quello con meno punti a causa anche di un team meno competitivo (Carlin). Proveniente da Hitech è il ceco Roman Staněk, approdato nella categoria quasi per caso nel 2020 e quest’anno chiamato ad un campionato di livello, mentre sulla #3 ci sarà il barbadiano Zane Maloney, quarta forza della Formula Regional europea lo scorso anno.
Punta ancora sull’esperienza il team ART Grand Prix. La compagine di Sébastien Philippe ha confermato Juan Manuel Correa, che dopo una stagione di ambientamento vuole tornare sui livelli pre-infortunio, riallacciando poi i rapporti con Victor Martins due anni dopo il titolo di Formula Renault Eurocup vinto insieme e promuovendo Grégoire Saucy come meritato premio per la stagione di Formula Regional europea dominata nel 2021. Particolare è la posizione dello svizzero, al debutto in F3 ma già sufficientemente esperto (classe 1999) e chiamato a non perdere troppo tempo per non ritrovarsi ad un punto cieco della carriera.
Il tema ricorrente della F3 è quello dei debuttanti e il 2022 non fa eccezione. Nel primo appuntamento in Bahrain saranno ben 15 i piloti alla loro prima gara nella categoria, esattamente metà della griglia, quando manca ancora un sedile da assegnare dopo la forzata rinuncia di Alexander Smolyar a causa delle restrizioni imposte ai rappresentanti russi. MP Motorsport non ha ancora annunciato, infatti, chi rimpiazzerà l’ex pilota ART Grand Prix sulla vettura #11.
Un rookie già messosi in mostra senza troppe mezze misure è Isack Hadjar, pilota del programma Red Bull in forza al team Hitech che a Sakhir ha realizzato il miglior tempo nei test collettivi di due settimane fa. Anche il francese, come Maloney, ha brillato nella Formula Regional europea lo scorso anno concludendo al quinto posto, peraltro con un’esperienza sulla Tatuus T-318 limitata a nove gare nel campionato asiatico. Al suo fianco Kaylen Frederick, statunitense non eccessivamente brillante nel suo 2021 d’esordio, e il malese Nazim Azman, probabilmente il più grande “oggetto misterioso” della griglia di partenza.
Continuando a pescare dalla Regional del nostro continente, Franco Colapinto e David Vidales sono altri due nomi che si sono messi in mostra proprio nella serie organizzata da ACI Sport e Renault. L’argentino è stato sesta forza del campionato pur disertando due round, brillando al contempo anche nelle competizioni endurance e partecipando alla 24h di Le Mans, mentre lo spagnolo dopo una schiacciante vittoria all’esordio a Imola non è più riuscito a ripetersi restando comunque nella top ten finale. Colapinto correrà con van Amersfoort, al debutto nella F3 targata FIA così come in F2, mentre Vidales si è affidato al team Campos. La storica compagine ispanica schiererà anche un altro dei rookies terribili di questo 2022, “Pepe” Martí, salito direttamente dalla F4 spagnola dopo un secondo posto nella Regional asiatica di questo inverno.
Un trio di debuttanti è quello proposto da Carlin con il campione britannico di F3 Zak O’Sullivan, lo statunitense-spagnolo-guatemalteco Brad Benavides ed Enzo Trulli, che dopo un ambientamento pure breve nella Euroformula Open è stato subito portato dal team britannico al gradino successivo. Per il figlio d’arte pescarese i test sono stati segnati anche da qualche problema di affidabilità e i chilometri all’attivo sono leggermente meno rispetto agli altri debuttanti: si spera che questo non gli dia eccessivo svantaggio. La pattuglia italiana è composta da due piloti allorché oltre a Trulli ci sarà Francesco Pizzi, sempre proveniente dalla Regional europea e ingaggiato dal team Charouz. Dopo tanti anni di penuria, nel 2022 i colori azzurri potranno finalmente avere un ruolo anche in F3.
Tra i nomi da tenere maggiormente in considerazione c’è anche quello di Caio Collet, rimasto alla corte di Sander Dorsman in MP Motorsport e subito veloce nella sua prima annata nella categoria. Al brasiliano, dotato di uno stile di guida molto spettacolare ma talvolta poco redditizio, è mancata la costanza che invece dovrà trovare quest’anno forte di una maggiore esperienza. In attesa di sapere chi sarà il sostituto di Smolyar per il team olandese correrà anche Kush Maini, fratello minore di Arjun e arrivato in F3 dopo diversi anni di gavetta in serie di livello inferiore.
Un ritorno a sorpresa, almeno per il primo Gran Premio, sarà quello di Niko Kari. Il 22enne finlandese, campione della F4 nordica nel 2015 e con 47 gare già all’attivo tra GP3 e F3, gareggerà in Bahrain sulla #24 del team Jenzer Motorsport, vettura che di fatto non ha ancora un proprietario e che nei test collettivi è stata portata in pista da Patrik Pasma. Per la squadra svizzera sono stati invece confermati un altro debuttante nonché compatriota di Kari, William Alatalo, e l’israeliano Ido Cohen proveniente da Carlin.
Oltre ai già citati Frederick e O’Sullivan, ci saranno altri tre nomi anglofoni con prospettive ambiziose. Ayrton Simmons, vice-campione britannico di F3, correrà con il team Charouz, Hunter Yeany ha completato definitivamente la sua trasvolata atlantica per accasarsi in Campos e Reece Ushijima debutterà ufficialmente con van Amersfoort dopo avere ben impressionato nei test collettivi.
La entry list si completa con due piloti che lo scorso anno hanno raschiato spesso e volentieri il fondo della classifica. László Tóth è passato da Campos a Charouz per cercare di dare una spinta alle sue prestazioni, mentre Rafael Villagómez ha di fatto seguito il passaggio di consegne da HWA a van Amersfoort.
Pur seguendo sempre a sua volta la F1, la F3 non sarà presente a tutti gli appuntamenti della F2. Rispetto ai 14 Gran Premi della serie cadetta, la terza formula ne disputerà nove disertando Arabia Saudita, Montecarlo, Azerbaijan, Abu Dhabi e quella che sarà la location sostitutiva di Sochi, dove la F3 non avrebbe corso ugualmente.
Questa la classe 2022 della F3 FIA:
Immagini: fiaformula3.com, ART Grand Prix Twitter
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