F2 | Italia: doppietta azzurra con Ghiotto e Fuoco

di Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 2 Settembre 2017 - 20:24
Tempo di lettura: 4 minuti
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F2 | Italia: doppietta azzurra con Ghiotto e Fuoco

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Il sabato pazzo di Monza si è concluso con una gara di F2 assolutamente incredibile. Sull’asfalto bagnato la vittoria è andata a Luca Ghiotto davanti ad Antonio Fuoco, dopo che la Safety Car chiamata per rimuovere la vettura di Oliver Rowland ha totalmente distrutto la corsa di Nyck de Vries e Charles Leclerc, i quali per 21 dei 23 giri previsti avevano semplicemente svolto un altro mestiere rispetto al resto del plotone.

Dopo ben sei giri (sottratti alla distanza totale) dietro la Safety Car, ai quali se n’è aggiunto un altro di neutralizzazione per i problemi in griglia di Santino Ferrucci, de Vries è scattato benissimo dalla seconda casella dello schieramento bruciando il poleman Nobuharu Matsushita e guadagnando subito un buon vantaggio. Alle spalle dell’olandese, Leclerc ha impiegato appena un giro per passare dal settimo al secondo posto, scavalcando Matsushita proprio sul rettilineo del traguardo. Dopo avere chiuso il gap con la Racing Engineering #3, Leclerc ha marcato il suo avversario per diversi giri, anticipando il pit stop obbligatorio per tentare un undercut. De Vries è stato però abile a lasciarsi alle spalle il dominatore del campionato fino alla Safety Car chiamata al 19esimo giro per rimuovere la DAMS di Oliver Rowland, rimasta senza la ruota posteriore sinistra in uscita della Roggia pochi secondi dopo il cambio gomme.

Negli ultimi due giri si è scatenato il finimondo. Alla bandiera verde dopo la neutralizzazione, Leclerc ha cercato un sorpasso di scia sfruttando un’indecisione di de Vries in uscita dalla Parabolica ma è finito lungo alla prima variante. De Vries è uscito però molto lentamente dalla chicane favorendo il sorpasso di Ghiotto, che si era portato in terza posizione. La reazione dell’olandese non si è fatta attendere e all’inizio dell’ultimo giro ha tentato un nuovo attacco, sempre alla prima variante, ripetendo in modo più tragico l’episodio del giro precedente: con Ghiotto lungo alla chicane, Leclerc ha cercato di sfruttare i problemi in accelerazione accusati dalla vettura di de Vries ma è stato spedito senza complimenti contro le barriere del Curvone; il contatto tra Leclerc e de Vries ha danneggiato una sospensione della Prema #1 e ha forato la posteriore sinistra della vettura dell’olandese, retrocedendoli rispettivamente in 17esima e 18esima posizione.

Il trionfo italiano si è dunque concretizzato con Ghiotto primo davanti ad Antonio Fuoco. Il calabrese ha lottato inizialmente con Louis Délétraz, avendone ragione al 12esimo giro, e ha successivamente approfittato delle penalità inflitte a Roberto Merhi e del ritiro di Rowland per riportarsi ai piedi del podio. Il giovane pilota Ferrari ha dunque avuto ragione di Matsushita all’ultimo giro, conquistando il miglior risultato della stagione. Podio insperato invece per il poleman giapponese, che sotto la pioggia ha mostrato un passo non all’altezza dei migliori ma è riuscito comunque a portare a casa un risultato concreto.

Disastro, come detto, per Oliver Rowland. Risalito in pochi giri dalla 13esima posizione fino al gradino più basso del podio, con tutta probabilità è stato tradito da un dado ruota difettoso che ha ceduto di schianto in uscita dalla Roggia, lasciandolo incredulo su tre ruote. La lotta per il campionato ha subito dunque uno stallo alla luce dello zero incassato anche da Leclerc, il quale è ora sicuro di dover attendere almeno Jerez per festeggiare.

Può benissimo sorridere, invece, l’altra parte del team DAMS, con Nicholas Latifi quarto al termine di un’altra bella rimonta dal 14esimo posto. Gara analoga a quella del canadese per Alexander Albon, spedito in testacoda da Artem Markelov al primo giro alla Roggia e quinto sul traguardo dopo avere recuperato dalla penultima posizione. Il russo, che pochi secondi prima si era scontrato anche con de Vries alla prima staccata, ha chiuso decimo prendendo solo un misero punto.

Sesto posto di spessore per Sean Gelael, rientrato ai box per il cambio gomme proprio durante la Safety Car, davanti a Sérgio Sette Câmara e a Louis Délétraz, che dopo essere scattato terzo oggi sarà dunque primo sulla griglia di domani. Nono Gustav Malja. Grande protagonista della gara è stato anche Roberto Merhi, che nei primi giri si è lanciato in un duello senza esclusione di colpi con Rowland ma ha subito una doppia penalità di cinque secondi, per un taglio di pista prima e per un taglio di linea gialla alla Roggia poi, concludendo solo 12esimo.

L’appuntamento con la sprint race è per domani alle 10:15.

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