Ottimo scatto dalla prima fila e perfetta gestione gomme, così il norvegese vince il confronto “in famiglia” con Iwasa; Pourchaire è quarto e si porta a -1 da Vesti
Anche quest’anno la sprint race del Gran Premio di Ungheria di F2 ha seguito lo storico canovaccio dell’Hungaroring. Dopo le fasi di partenza si è infatti entrati in una lunga fase di gestione gomme e solo all’approssimarsi degli ultimi giri i piloti hanno cominciato a costruire il proprio risultato. Questa volta ad emergere è stato Dennis Hauger, autore di un ottimo scatto dalla prima fila della griglia invertita.
Seconda vittoria stagionale per il norvegese del team MP Motorsport e dell’academy Red Bull, che ha sorpreso Kush Maini al semaforo verde e ha tenuto le redini della situazione fino alla bandiera a scacchi. L’unica insidia per l’ex campione di F3 e F4 italiana è stata rappresentata da Ayumu Iwasa, che ha provato a cucire un gap di due secondi gettando però la spugna dopo tre tornate veloci alle quali Hauger ha risposto colpo su colpo. Il giapponese si è così accontentato del secondo posto marcando anche il punto del giro più veloce proprio all’ultimo passaggio.
Per il terzo posto Oliver Bearman ha corso un’altra gara degna di nota, vincendo il duello finale con Théo Pourchaire. Anche il britannico del team Prema è partito ottimamente ma Maini, scivolato al quarto posto durante il primo giro, ha replicato alla prima frenata del secondo passaggio togliendo una posizione e tempo prezioso all’alfiere dell’academy Ferrari. Una piccola leggerezza è poi arrivata al 13° giro, quando Bearman non è stato reattivo quanto Pourchaire al ritorno in bandiera verde dopo un regime di virtual safety car.
Il crollo finale di Maini ha riaperto i giochi per il podio, con Pourchaire capace di superare la Campos #24 al 24° giro e Bearman subito a sfruttare il varco venutosi a creare per il sorpasso del francese. Due tornate più tardi, Bearman ha affondato la staccata alla prima curva acciuffando il quarto podio della sua stagione d’esordio nella formula cadetta.
Pourchaire ha così perso il punto che gli avrebbe permesso di affiancarsi a Frederik Vesti in classifica generale. Il danese, partito subito alle spalle del transalpino del team ART, non è stato altrettanto brillante in partenza e ha dovuto condurre una gara di rimessa alla caccia di qualche punticino. Obiettivo fallito, poiché il leader del campionato ha tagliato il traguardo al nono posto.
Quinto Jehan Daruvala, che ha a sua volta scalzato il connazionale Maini durante l’ultimo giro, con Victor Martins e Isack Hadjar a completare la top 8 che ha attribuito i punti di oggi. Alle spalle di Vesti, il poleman del venerdì Jack Doohan ha terminato decimo correndo una gara al risparmio in vista di una potenzialmente golosa feature race.
Unico pilota ad adottare una strategia alternativa con partenza su gomme morbide, Roy Nissany ha terminato 17° grazie anche alla possibilità di cambiare pneumatici in regime di virtual safety car dopo lo scontro del 12° giro tra Clément Novalak e Ralph Boschung. Nella collisione tra l’anglo-francese e lo svizzero è rimasto coinvolto anche Arthur Leclerc, alla fine 15°.
Consolidata la lotta a tre per il titolo cadetto 2023. Vesti conduce la classifica di campionato con 135 punti contro i 134 di Pourchaire, ma non bisogna dimenticare Iwasa risalito a 120 grazie al risultato odierno.
L’appuntamento con la feature race del Gran Premio di Ungheria di F2 è per domani alle 10:05.
Classifica:
Immagine copertina: fiaformula2.com
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