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F2 | GP Spagna 2024: Jak Crawford fa sua la Feature Race

di Francesco Gritti
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Pubblicato il 23 Giugno 2024 - 13:50
Tempo di lettura: 7 minuti
F2 | GP Spagna 2024: Jak Crawford fa sua la Feature Race

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Jak Crawford vince la Feature Race di F2 a Barcellona. L’americano precede sul podio Colapinto e Correa

La Feature Race di Formula 2 a Catalunya è stata caratterizzata da tanta tattica e strategia. Crawford si è dimostrato un maestro in fatto di gestione e si è preso una vittoria di misura proprio grazie alle sue abilità. Potrebbe essersi aggiunto un nuovo contendente al titolo.

Il FIA Formula 2 Championship giunge al Circuit de Barcelona-Catalunya per il sesto round stagionale. La serie, che si sta avvicinando a grandi passi al giro di boa, correrà su un tracciato veloce e molto tecnico, in cui la fanno da padrone i saliscendi e le curve a lunga percorrenza.

Il Circuit de Barcelona-Catalunya, nonostante non presenti una storia lunga, è diventato una tappa fissa dei campionati di massimo rilievo da molto tempo. Costruito nel 1991 nella periferia del capoluogo catalano, il tracciato ha subito molte modifiche (ma poco sostanziose) nel corso della sua attività. L’ultima di esse, avvenuta nel 2023, riduce la lunghezza a 4,657 km, ma vede il numero di curve rimanere 14 (8 a destra e 6 a sinistra). Restano inalterati anche i lunghi rettilinei, spesso intervallati da pieghe veloci. La pista spagnola non è stata presente in calendario solo durante la stagione 2021. Non si verificano variazioni rispetto all’entry list titolare.

La gara

Antonelli e Stanek devono partire dalla pit lane. Aron scatta perfettamente dalla prima piazzola e allunga su Crawford e Colapinto, che lo seguono a breve distanza. In curva 2 si assiste al primo incidente di giornata. Hauger tocca il cordolo in entrata e perde leggermente il controllo del mezzo, che va a toccare quello di Martins. Entrambi si ritroveranno bloccati nella gravel trap e saranno costretti al ritiro.

Il periodo di safety car non influenza particolarmente le gerarchie di alta classifica. Al restart Aron allunga su Crawford e Colapinto, che continuano a inseguirlo nonostante la distanza diventi via via sempre maggiore. Il momento di gloria dell’estone, però, è destinato a durare molto poco.

Crawford, Miyata, O’Sullivan e Stanek svolgono al giro 9 il pit stop obbligatorio. I quattro pionieri saranno seguiti al passaggio successivo da Fittipaldi e Maloney e a quello dopo ancora da Bortoleto e Villagomez. Aron, nel frattempo, continua a gestire la gomma morbida.

L’estone di Hitech svolge la sosta al giro 12 assieme a Colapinto, Hadjar e Bearman. Il ritorno in pista sembra sorridergli, visto che si trova davanti a tutti i piloti che hanno già effettuato il passaggio da morbida a dura, ma non ha ancora fatto i conti con la messa in temperatura degli pneumatici. Aron, difatti, viene superato da Crawford alla Renault. L’americano, che ha già rodato il proprio treno di gomme bianche, riesce addirittura a circumnavigare il rivale, portando a termine un sorpasso tra i più spettacolari visti finora.

Durksen, ora in prima posizione, entra in una fase di gestione, in cui cerca di mantenere il gap che ha creato fra sé, Correa e Maini. Più indietro, invece, è battaglia per la P3 “virtuale”, con Bortoleto che si impone di forza alla Elf del tredicesimo passaggio su Colapinto.

Pochi secondi dopo si assiste al ritiro di Barnard, che parcheggia la propria vettura all’ingresso della pit lane. La direzione gara decide di neutralizzare i distacchi per una manciata di secondi grazie alla Virtual Safety Car. Un momento di pausa, però, non basta a calmare gli animi.

La lotta per la leadership del gruppo che ha già sostato si fa sempre più accesa. Aron è più veloce di Crawford e si avvicina piano piano, ma non riesce ad entrare in un’area in cui possa tendere un attacco all’americano. La ricerca dell’attimo fuggente lo trae in inganno alla New Holland. L’estone, a causa di una traiettoria leggermente troppo stretta, perde il controllo al passaggio sul cordolo e finisce nella ghiaia. Riuscirà a rientrare nella partita, ma non prima di aver subito il sorpasso da parte di Bortoleto, Colapinto e O’Sullivan.

Colpo di scena al giro 17. Durksen, leader della corsa, rallenta vistosamente fino a fermarsi. Il ritiro del paraguaiano coincide con l’aspra delusione presente nel box AIX, che ha visto entrambe le sue vetture out per problemi tecnici nonostante la competitività mostrata. Dopo una breve FCY si torna a pieno regime.

Ora è Correa a guidare il gruppo. L’americano nato in Ecuador sa che si trova in una situazione complessa, in cui deve gestire una gomma oramai giunta al capolinea senza farsi raggiungere dai principali avversari, ossia Maini e Verschoor. Nel frattempo Aron ha ricominciato la sua rimonta con un sorpasso su O’Sullivan.

Verschoor monta le gomme morbide al giro 23, inaugurando il valzer delle soste per i piloti partiti con la mescola più dura. Si tratta, però, di un caso isolato, visto che tutti gli avversari sulla stessa strategia continuano ancora per diversi chilometri.

Difatti, Correa, Maini e Marti si fermeranno solamente al giro 28, mentre Cordeel e Stanek opteranno per la sosta solo nel corso del passaggio successivo. Antonelli, addirittura, svolge il suo pit stop durante la trentesima tornata.

La classifica viene rivoluzionata dal giro di soste. Ora Crawford è davanti a tutti, seguito da Colapinto e Aron, che è riuscito a imporsi senza problemi su un Bortoleto in calo continuo e costante. Correa, però, è molto più veloce degli avversari, e se li mangia uno dopo l’altro, arrivando addirittura a mettersi davanti al leader di campionato alla prima staccata del giro 33.

Il finale di gara non regala cambi di gerarchie al vertice. Nonostante tutto, avvengono ancora dei fatti degni di essere riportati, tra cui il ritiro di Verschoor e la penalità di 5 secondi comminata a Fittipaldi a causa delle continue escursioni oltre i limiti del tracciato.

All’ultimo giro si accendono di disperazione i volti di meccanici ed ingegneri Invicta. Maini è veloce e vuole superare il compagno Bortoleto, in caduta libera. L’indiano si insinua in curva 1 ma si tocca con il brasiliano, che, fortunatamente, danneggia solo leggermente l’ala anteriore.

Jak Crawford, pilota della vettura #7 di DAMS Lucas Oil, vince la Feature Race al Circuit de Barcelona-Catalunya. L’americano viene accompagnato sul podio da Franco Colapinto e dal compagno di squadra Juan Manuel Correa. Aron, Hadjar, Maini, Bortoleto, Maloney, Cordeel e Marti completano la zona punti. Antonelli, autore del giro veloce, conclude la gara fuori dalla top 10.

Jak Crawford riesce a conquistare la sua seconda vittoria in Formula 2, la prima quest’anno. Il diciannovenne nato a Charlotte, North Carolina, ha finalmente messo a frutto tutto il suo potenziale per ottenere una vittoria schiacciante fondata su strategia, controllo del mezzo e, soprattutto, concentrazione. Il successo odierno permette all’americano di lanciarsi nella lotta titolo.

F2 – GP Spagna 2024: Classifica Feature Race

La classifica generale

La classifica di F2 al termine del Round a Catalunya

Paul Aron soffre per l’errore ma mantiene la testa del campionato grazie ai 100 punti netti finora conquistati. Hadjar, secondo a quota 91, è l’unico che al momento pare poterlo impensierire. Campos Racing (119) esce da Catalunya leader, ma il distacco dai rivali principali, Hitech (117), MP (112) e Invicta (110) è risicatissimo.

I prossimi appuntamenti

La giornata a Catalunya prosegue con l’appuntamento più atteso del giorno, il Gran Premio di Spagna di Formula 1, con partenza prevista alle ore 15.00. A fine giornata i team cominceranno a fare i bagagli. Settimana prossima, difatti, si terrà al Red Bull Ring il settimo appuntamento del campionato, nel quale la massima feeder series scenderà in pista assieme a Formula 1, Formula 3 e Porsche Supercup.

Media: Twitter / Formula 2

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