F2 | GP Spagna 2020: Drugovich domina la sprint race

di Andrea Gardenal
Pubblicato il 16 Agosto 2020 - 12:31
Tempo di lettura: 3 minuti
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F2 | GP Spagna 2020: Drugovich domina la sprint race

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Ieri Felipe Drugovich aveva le potenzialità per vincere la feature race del round di Barcellona della Formula 2, ma una sfortunata Safety Car gli ha impedito di concretizzare a pieno il suo potenziale.

Da regolamento il settimo posto di ieri è stato poi convertito in una seconda posizione nella griglia di partenza per la sprint race di oggi; la partenza in prima fila è stata sfruttata nel miglior modo possibile dal pilota brasiliano, che ha dominato il secondo appuntamento del weekend della categoria cadetta mantenendo il comando della gara dal primo all’ultimo giro.

Drugovich è scattato alla grande, pur partendo dal lato sporco della pista, e già prima della staccata della chicane Elf si era portato in prima posizione davanti a Luca Ghiotto, che dal canto suo non è partito benissimo.

Drugovich ha allungato fin da subito guadagnando oltre due secondi sul pilota italiano nel corso del primo giro e da quel momento in poi ha pensato principalmente a conservare le gomme, la cui gestione è sempre particolarmente critica sui lunghi curvoni della pista catalana.

Luca Ghiotto ha mantenuto la seconda posizione senza mai impensierire il leader; completa il podio Mick Schumacher, che ottiene la terza posizione per la terza volta in questo campionato.

Nella prima metà di gara la classifica ha rispecchiato le posizioni acquisite nel corso del primo giro, con Drugovich al comando davanti a Ghiotto e Ilott, che ha passato Schumacher alla chicane Elf nel corso del primo giro.

L’equilibrio si rompe al 14° giro, proprio subito dopo aver superato la metà gara, quando Ilott prova un attacco su Ghiotto in fondo al rettilineo dei box; l’italiano resiste e mantiene la posizione, mentre Ilott perde il ritmo e inizia ad avere qualche difficoltà con gli pneumatici.

Il primo avvicendamento all’interno della zona punti avviene al 16° giro, quando Mazepin si prende l’ottava posizione ai danni di Shwartzman in fondo al rettilineo dei box grazie all’ausilio del DRS. La stessa manovra viene eseguita due giri dopo da Tsunoda, che guadagna la quinta posizione ai danni di Zhou.

Nel frattempo iniziano a manifestarsi i primi gravi problemi di usura degli pneumatici: tra il 18° e il 19° giro si fermano ai box Ticktum, Aitken e Shwartzman, con quest’ultimo che, dopo essere stato passato da Mazepin, aveva perso un’altra posizione a vantaggio di Lundgaard.

Anche il leader del campionato va in crisi con le gomme: al 21° giro viene sfilato prima da Schumacher e poi da Tsunoda, che passa all’esterno del curvone Repsol. Guanyu Zhou è invece costretto a fermarsi ai box dopo un’ostinata resistenza nei confronti di Matsushita, che l’ha portato allo spiattellamento della gomma anteriore destra.

Gli ultimi giri non cambiano le prime quattro posizioni: dopo 26 giri Drugovich taglia per primo il traguardo davanti a Ghiotto, Schumacher e Tsunoda. Le gomme di Ilott crollano drasticamente nelle tornate conclusive e, nel corso degli ultimi due giri, perde ben quattro posizioni. In quinta posizione chiude quindi Matsushita davanti a Mazepin, Piquet e Lundgaard, che ha strappato l’ultimo punto a disposizione ad Ilott alla chicane RACC proprio al termine dell’ultimo giro.

Il prossimo appuntamento con la Formula 2 è tra due settimane sul circuito belga di Spa-Francorchamps.

Immagine di copertina da https://twitter.com/FelipeDrugovich/

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