Pauroso scontro tra l’italiano e il britannico, senza conseguenze. Mezzo punteggio attribuito
La sprint race della F2 a Sochi è durata appena sei giri più qualche centinaio di metri. All’inizio del settimo passaggio, lo scontro tra Jack Aitken e Luca Ghiotto ha danneggiato gravemente le barriere della curva 4 e la Direzione Gara ha ritenuto che il tempo a disposizione per effettuare le dovute riparazioni e svolgere i giri rimanenti non fosse sufficiente.
Un impatto molto violento, perché avvenuto in piena velocità, ma senza conseguenze. Aitken ha risposto al tentativo di sorpasso di Ghiotto allargando la traiettoria della curva 4 ma nel farlo ha toccato la Hitech #25, forando la posteriore destra e andando quindi a collidere nuovamente con l’avversario. Entrambe le monoposto si sono infilate nelle barriere riportando danni ingenti, ma fortunatamente i piloti sono rimasti illesi.
La classifica è stata quindi riportata al giro 5 e il successo è andato a Guanyu Zhou, alla sua prima vittoria in F2 dopo essere partito dalla pole con griglia invertita. Il cinese del team Virtuosi ha preceduto Nikita Mazepin, che aveva appena stabilito il giro più veloce riavvicinandosi al pilota dell’academy Renault.
Nuovo podio per Mick Schumacher, che da ottavo era già risalito al terzo posto. Ennesima partenza impeccabile per il leader del campionato, liberatosi successivamente di un Aitken che stava cominciando a perdere posizioni prima dell’incidente.
Aitken e Ghiotto sono stati dunque riclassificati al quarto e al quinto posto, in seguito alla penalità inflitta a Jehan Daruvala per non essere rientrato in pista secondo il percorso stabilito alla variante 2-3. L’indiano è scivolato all’11° posto.
Sesto posto per l’altra Carlin, quella di Yuki Tsunoda, che da poco aveva avuto ragione di Callum Ilott, autore di un inizio di gara piuttosto difficile. La zona punti è stata completata da Dan Ticktum davanti a Pedro Piquet e Robert Shwartzman, partito male dall’11esima casella.
Interrotta sul nascere l’ottima rimonta di Christian Lundgaard, che dall’ultima fila si era già portato 13° davanti a Marcus Armstrong, il quale (col senno di poi) ha vanificato un piazzamento a punti arrivando lungo alla prima staccata proprio nell’ultimo giro considerato per questa gara.
La corsa era iniziata con un altro incidente alla prima frenata, con Guilherme Samaia che decollando sui dissuasori all’interno della variante aveva colpito Jake Hughes provocando il ritiro di entrambi. Un vero peccato per il britannico, autore comunque di un ottimo weekend di debutto in F2.
Pur con il mezzo punteggio attribuito a questa gara, Schumacher è riuscito comunque ad allungare ulteriormente su Ilott in campionato. 191 punti per il tedesco contro i 169 del britannico, mentre Tsunoda è riuscito a scavalcare Lundgaard con 147 punti contro 145. Ancora in corsa per il titolo sono anche i due russi, Shwartzman e Mazepin, appaiati a quota 140. La classifica squadre vede invece Prema al comando con 331 punti contro i 288,5 di Virtuosi e i 244 di Hitech.
Dopo dieci round quasi senza respiro, ora la F2 è attesa a due mesi esatti di pausa. La stagione 2020 si deciderà nei due weekend in Bahrain, con il primo round sul circuito tradizionale nel weekend del 29 novembre e il secondo sull'”outer circuit” una settimana più tardi.
Classifica di gara:
Campionato piloti:
Campionato squadre:
Immagine copertina: fiaformula2.com
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