Dan Ticktum vince la seconda gara della stagione, mentre nella lotta per il titolo, Zhou non parte per un errore prima del via e Piastri non finisce in zona punti.
Sette ore dopo quello che sarebbe dovuto essere l’orario di partenza originario di Gara 1 di F2 in Russia, abbiamo la prima bandiera a scacchi del week-end per la categoria propedeutica. A transitarci sotto da vincitore è Dan Ticktum, che ha sfruttato al meglio la pole ottenuta dalla griglia invertita, ottenendo la sua seconda vittoria in stagione, la terza in questa categoria.
Alle spalle dell’inglese Juri Vips e il padrone di casa Robert Shwartzman che, approfittando del doppio zero dei contendenti al titolo, si è portato a 30 lunghezza dal battistrada.
LA GARA
Anche il secondo tentativo di correre Gara 1 in Russia non è filato liscio. Nel momento in cui le monoposto sono uscite dai box per raggiungere la griglia di partenza, le due Uni-Virtuosi sono state protagoniste in negativo, con un doppio ritiro pesante per la squadra britannica. In curva 2, il pretendente al titolo Guanyu Zhou è finito in testacoda, stallando la propria Dallara, mentre in curva 11, Felipe Drugovich ha perso il controllo della sua monoposto, sbattendo contro le barriere e danneggiando le sospensioni anteriori.
Per spostare le due Uni-Virtuosi, la direzione gara ha rinviato di cinque minuti, per due volte, il giro di formazione. Una volta preso il via di quest’ultimo, Enzo Fittipaldi è rimasto fermo sullo schieramento, costringendo i commissari di percorso a riportarlo in pit lane.
Date le condizioni precarie del tracciato, la FIA ha deciso di mantenere la Safety Car in testa al gruppo per ulteriori due giri, scalati poi dal computo totale della gara scesa da 20 a 18 tornate.
Al rientro della vettura di sicurezza ai box, i piloti hanno preso il via della gara con partenza lanciata, che ha così assicurato l’assenza di contatti nelle prime fasi della corsa. Una partenza regolare mischiata all’attenzione dei piloti per le condizioni difficili, che hanno portato a non vedere scambi di posizioni per i primi giri.
Le prime difficoltà sono sorte al quarto giro quando nella chicane delle curve 15-16 Bent Viscaal ha perso il controllo della sua vettura finendo in testacoda e chiudendo anzitempo la propria gara. È stata quindi esposta la Virtual Safety Car durata tutto il quinto giro e per una parte del sesto.
Alla ripartenza chi ha pagato peggio lo scatto è stato Oscar Piastri che si è fatto sfilare dapprima da Christian Lundgaard per la nona piazza, quindi, dopo un errore dell’australiano, anche da Marcus Armstrong e Richard Verschoor per la decima e undicesima.
Al termine del sesto giro, altra Virtual Safety Car, questa volta causata dal contatto di Liam Lawson contro le barriere di curva 15. Il pilota della Hitech è finito lungo alla staccata e, nel tentativo di tornare in pista, ha baciato violentemente il muro danneggiando la sospensione posteriore sinistra. Il neozelandese ha poi parcheggiato la propria Dallara in curva 15. Lawson occupava in quel momento il terzo posto, lasciato in eredità al padrone di casa Robert Schwartzman.
Al giro 9 è tornato il regime di bandiera verde e questa volta ad avere la meglio è stato Pourchaire che si è sbarazzato di Boschung per la quinta piazza, ma a sua volta Daruvala ha sopravanzato entrambi gli avversari ponendosi a sua volta in quinta posizione.
A differenza della precedente ripartenza, Piastri è riuscito a guadagnare una posizione su Armstrong, riportandosi in decima posizione. Il pilota Prema che ha rischiato di più, in questo caso, è stato Shwartzman che è finito lungo in uscita da curva 10. Il russo ha aperto la porta a Jake Hughes che si è preso momentaneamente la decima posizione, salvo poi cederla nuovamente al portacolori di Prema alla staccata successiva.
Nelle ultime tornate, a generare minacce sono state le nuvole che hanno ricominciato ad avvicinarsi al tracciato di Sochi, salvo poi non riversare nemmeno una goccia in pista. Chi invece è stato protagonista in negativo è stato Daruvala che a tre giri dal termine è finito in testacoda in curva 16, perdendo la sua quinta piazza, scivolando così fuori dalla zona punti.
Dopo 18 giri, Dan Ticktum è transitato per primo sotto la bandiera a scacchi, seguito da Juri Vips e Robert Shwartzman. Quarto posto per Hughes che regala la seconda gara a punti per HWA, dopo il decimo posto di Matteo Nannini in Bahrain.
Quinto posto per un ottimo Pourchaire, che porta a casa anche il giro veloce. Dietro di lui Ralph Boschung che nelle tornate finali ha bloccato la ruota anteriore sinistra per un paio di volte, ritrovandosi in difficoltà con la tenuta di strada. Lundgaard e Verschoor chiudono la zona punti, con Oscar Piastri solo nono al traguardo.
La classifica piloti dopo la prima delle due gare russe di F2 vede Piastri fermo a quota 153 punti, seguito da Zhou a 134. Sale invece Shwartzman che ora si trova a 123 punti, a meno 30 dal compagno di squadra. Ma sale anche Ticktum che ora è quarto a quattro lunghezze dal russo della Prema.
Immagine di copertina: Formula 2 / Twitter
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