La prima gara del weekend di F2 a Zandvoort fortemente condizionata dalle condizioni meteo, con i punti che non vengono assegnati per via dei pochi giri percorsi in bandiera verde. Pauroso incidente al via tra Crawford, Maini e Boschung.
La Sprint Race di F2 del Gran Premio d’Olanda è durata solamente quattro giri, condizionata pesantemente dal ritorno della pioggia sul circuito di Zandvoort dopo il primo scroscio avvenuto ad inizio mattinata, influendo anche sull’andamento delle FP3 di Formula 1. Dei quattro giri percorsi, solamente il primo si è disputato in condizioni di bandiera verde, dettaglio che fa sì che per questa gara non vengano assegnati punti iridati dato il non raggiungimento del minimo di giri (2) da percorrere con bandiera verde senza neutralizzazioni di alcun tipo tra Virtual Safety Car e Safety Car utile per la consegna dei punti, anche se dimezzati.
Nell’unico giro disputato in regime di bandiera verde c’è stato un pauroso incidente nella parte centrale del gruppo, innescato dal tamponamento di Kush Maini ai danni di Jak Crawford, autore della pole position nelle qualifiche del venerdì, tra le curve 4-5 in un tentativo di sorpasso piuttosto ottimistico. Il pilota indiano si ritrova poi pericolosamente in mezzo alla pista venendo poi centrato dal proprio compagno di squadra alla Campos Racing Ralph Boschung che, tradito anche dalla visibilità pressoché nulla, non lo può evitare e lo tampona, passandogli interamente sotto con gran parte della propria monoposto. Fortunatamente i piloti coinvolti non hanno riportato conseguenze fisiche, con il pilota svizzero salvato dall’Halo dopo il contatto con la vettura di Maini.
Dopo questo incidente la gara è stata sospesa con la bandiera rossa e dopo una lunga pausa la pioggia è aumentata nuovamente, rendendo pressoché impossibile la visibilità in pista. Di conseguenza, la gara è stata sospesa definitivamente dopo un ulteriore giro percorso dietro la Safety Car, portando a quattro il conto dei giri percorsi in questa Sprint Race.
Al momento della sospensione Isack Hadjar era al comando della gara, approfittando dell’assenza dalla pole position di Théo Pourchaire per via di un problema alla sospensione posteriore destra che lo ha costretto a scattare dalla pit lane, terminando poi in 19° e ultima posizione.
Hadjar precede Victor Martins ed Oliver Bearman, capace di portarsi in terza posizione dopo aver superato Juan Manuel Correa alla prima curva del primo giro. Quinto Zane Maloney davanti a Jack Doohan, Frederik Vesti e Clément Novalak, che completa l’ipotetica zona punti della Sprint Race in ottava posizione.
Immagine: Twitter / Formula 2
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