F2 | GP Olanda 2022, Sprint Race: Armstrong domina la prima gara a Zandvoort

Formula 2
Tempo di lettura: 6 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
3 Settembre 2022 - 20:01
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Marcus Armstrong vince la Sprint Race del GP Olanda 2022 della F2, dominando dal primo all’ultimo i 29 giri della prova. A seguire Clement Novalak, al primo podio nella categoria, e Dennis Hauger.

Per la prima volta nella loro breve (ma non brevissima) storia le Dallara F2 solcano il Circuit Zandvoort, sede della prova olandese del Formula 2 Championship. Il dodicesimo appuntamento stagionale su 14 porterà i piloti su un circuito ricco di storia che, solo di recente, dopo tanti anni, è riuscito a tornare tra le piste più importanti al mondo.

Zandvoort nasce già come pista permanente nel lontano 1948, anche se nel suo layout originale erano utilizzate delle strade pre-esistenti. Il circuito era caratterizzato da una lunghezza contenuta, ma anche da un’altra velocità media, in grado di renderlo sempre più pericoloso con il passare degli anni. Il primo stravolgimento arriva nel 1989, dove viene creato, anche per ridurre il rumore agli abitanti della cittadina limitrofa, un nuovo circuito di appena 2,5km, che si evolverà nel 1999 fino a raggiungere un layout molto simile a quello attuale.

I lavori di ammodernamento targati Jarno Zaffelli del 2020 regalano la pista nella sua forma attuale. La lunghezza è di 4,259 km, una delle più brevi del panorama F1 e serie minori, ed è formato da 14 curve, 10 a destra e 4 a sinistra. Rimangono diversi tratti del circuito originale, tra cui il rettilineo principale, seguito dalla temutissima Tarzanbocht (unico vero punto di sorpasso assieme alla Hans Ernst Bocht), e tutte le curve velocisime che lo seguono fino alla Mastersbocht, curva 8. Le due zone DRS si trovano sul rettilineo principale e su quello fra curva 10 e 11. Il tutto andrà affrontato 29 volte durante la sprint race.

C’è un solo cambiamento rispetto alla griglia di Spa. Olli Caldwell riprende il suo sedile in Campos Racing dopo aver scontato la sospensione di una gara, dovuta all’accumulo di 12 punti penalità.

La gara

Da regolamento la top 10 in qualifica si trova in posizione invertita, lasciando la posizione al palo a Clement Novalak, affiancato da Marcus Armstrong. Il leader del mondiale e poleman, Felipe Drugovich, partirà dalla decima casella.

Durante il giro di formazione avviene un fatto abbastanza strano. Il motore Mecachrome si spegne sulla vettura di Tatiana Calderon prima della partenza. Il team Charouz porta la sua pilota in tutta fretta al box per riaccendere la vettura. L’esito è positivo, quindi Tatiana potrà partecipare alla gara, pur dovendo partire dalla pit lane.

Allo spegnimento dei semafori Armostrong sfrutta l’esperienza per infilarsi in curva 1 e passare Novalak. Più indietro Vips perde due posizioni sugli oramai ex colleghi della Red Bull Drivers Academy: Hauger sfrutta al meglio lo stacco di frizione in curva 1, mentre il coinquilino Lawson affronta l’amico con un attacco aggressivo alla Hans Ernst Bocht, mandandolo con due ruote nella ghiaia e obbligandolo ad arretrare.

Il primo colpo di scena non è a favore di ART. Al giro 3 Pourchaire, mentre cerca di rimontare, blocca in curva 1. Per evitare Beckmann, il francese allunga la sua traiettoria nella sabbia. Il talento e un pizzico di fortuna gli permettono di prendere la via di fuga senza toccare le barriere. Nonostante non abbia avuto danni, il ragazzo di Grasse, già in difficoltà in qualifica, perde molte posizioni, trovandosi davanti solo a Calderon.

Al giro 4 la Tarzanbocht miete altre vittime. Stavolta è Olli Caldwell a bloccare, ma non ha la stessa fortuna del pilota precedente. L’inglese colpisce le barriere esterne e rientra nella via di fuga dopo diverse manovre. Il pilota Campos deve rientrare ai pit per cambiare l’ala. Dopo un gran lasso di tempo Caldwell rientra in pista, doppiato, ma la sua vettura non sembra riuscire a garantirgli una guida confortevole, forse perchè il contatto con le protezioni ha lesionato parti della vettura non riparabili in una semplice sosta ai box. L’inglese porta la vettura al box, è costretto al ritiro.

Durante la gara non succede molto. Daruvala è autore di un testacoda in curva 8 al giro 25, ma riesce a ripartire dopo aver perso solo la posizione su Sato, unico sorpasso della sua gara e uno dei pochissimi fra tutto lo schieramento. Inaspettatamente, poco dopo, arriva un colpo di scena in grado di cambiare completamente le carte in tavola.

Al giro 26, in curva 1, Calderon tocca l’erba in uscita e si gira, terminando nella ghiaia prima di curva 2. L’auto è bloccata, obbligando la colombiana, tornata nella categoria a Spa dopo una stagione 2019 non proprio brillante, a uscire dalla macchina e ritirarsi. La direzione gara fa uscire la safety car, che compatta lo schieramento per 3 giri.

I piloti restano liberi di contendersi le posizioni durante l’ultimo giro, ma nonostante questa possibilità non avvengono stravolgimenti. L’unico a tirare fuori gli artigli è Verschoor, che cerca subito di superare Iwasa, con scarso successo.

Vince così, dopo un dominio dalla prima all’ultima curva, Marcus Armstrong. Il kiwi di Hitech agguanta così la sua terza vittoria stagionale e quarta in carriera, come tutte le altre in sprint race, la sua specialità. A seguirlo c’è Clement Novalak, rookie francese che guadagna il primo podio in F2, oltre che tirare acqua al proprio mulino portando a casa qualche punto importante. Sul gradino più basso del podio appare Dennis Hauger. Il norvegese di Prema, campione in carica di Formula 3, è riuscito a tenere un passo costante per tutta la prova.

A concludere la zona punti si trovano Lawson, Vips, Iwasa, Verschoor e Sargeant. Nonostante non si sia mai mosso dalla decima posizione (che non lascia punti in sprint race) Felipe Drugovich è riuscito a ottenere il giro veloce nel finale di gara dopo averlo strappato a Doohan, nono al traguardo davanti a lui. Il brasiliano è riuscito a guadagnare il minimo indispensabile, un punto, ma lasciando a domani la possibilità di guadagnarne molti di più, quando partirà dalla prima casella.

I prossimi appuntamenti

Il weekend di motori a Zandvoort arriverà domani (domenica 4 settembre) alle sue fasi più concitate. Da programma, alle 8.45 la feature race di Formula 3 accenderà l’atmosfera, prima della stessa prova di Formula 2, alle ore 10.20. Alle 12.05 si terrà invece la Porsche Supercup, che potrebbe assegnare il primo titolo al lussemburghese di origini portoghesi Dylan Pereira, mentre il piatto forte sarà l’ultima gara di giornata. Alle ore 15.00 partirà il tanto atteso Gran Premio di Olanda di Formula 1, che vedrà continuare la lotta per il titolo più prestigioso di tutto l’ambiente motoristico.

Immagine di copertina: Twitter/HitechGP

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