Crawford sfrutta la Safety Car e vince una Feature Race caotica a Monaco. Fornaroli e Montoya a podio, solo 13 piloti concludono la gara
Com’è solito per la Formula 2, anche a Monte Carlo la serie ha regalato colpi di scena ai suoi spettatori. Questa volta il motivo è stato un iniziale contatto a catena in partenza nella Feature Race, che ha costretto ben sette piloti a non prendere parte neanche al primo giro alla seconda ripartenza. A questo numero si sono aggiunti poi due altri stop in pista, che hanno alzato la quota a ben 9 DNF. Ad avere la meglio sul caos della griglia, con anche una buona dose di fortuna, è stato Jak Crawford, che si è aggiudicato così la vittoria nel Principato. Leonardo Fornaroli, beffato da una Safety Car, si è dovuto accontentare della seconda posizione davanti a Sebastian Montoya. Il colombiano, nonostante partisse dai pit, è riuscito a salire sul podio.
La Gara
Allo scattare dei semafori, Victor Martins ha superato Alex Dunne ancor prima di arrivare alla prima curva. Tuttavia, in prossimità della Sainte-Devote, si è verificato un massiccio contatto a catena causato proprio dai piloti in prima fila, con Martins e Dunne entrambi nelle barriere. Il francese aveva già superato il pilota McLaren, ma quest’ultimo non ha voluto cedere e si è affiancato al suo fianco. Tuttavia, le strette strade di Monte Carlo non perdonano e le vetture dei piloti si sono scontrate. Alle loro spalle, il resto della griglia si è trovata la strada bloccata e solo in pochi sono riusciti a svincolarsi senza danni.
Tra questi Leonardo Fornaroli, Sebastian Montoya (la cui macchina si era di nuovo fermata alla partenza del giro di formazione), Arvid Lindblad, Jak Crawford, Luke Browning, Kush Maini, Joshua Durksen, Oliver Goethe, Roman Stanek, Cian Shields, John Bennett, Amaury Cordeel, Dino Beganovic, Cian Shields, Sami Megetounif, John Bennet, e Rafael Villagomez. Il resto della griglia, rimasto coinvolto nel contatto, non è riuscito a ripartire, sia per i danni inevitabili alla vettura, sia perchè aiutati dai commissari per districarsi, come nel caso di Gabriele Minì.
Dopo più di trenta minuti, i piloti rimanenti sono tornati in pista e la Safety Car li ha accompagnati per una partenza lanciata. Poco dopo però c’è stata un’altra interruzione, dovuta allo stop di Joshua Durksen in pista a causa del contatto contro le barriere mentre cercava di superare Kush Maini.
Quando è stata fatta sventolare la bandiera verde, i piloti in fondo alla classifica hanno iniziato a smarcare il pit stop obbligatorio, con Oliver Goethe che è stato tra i primi a rientrare ai box. Tuttavia, i colpi di scena non sono finiti qui e, a quattordici minuti dalla fine, Dino Beganovic ha impattato nelle barriere della zona del casinò. Questo ha provocato l’uscita della Virtual Safety Car, poi trasformata in Safety Car. A sfruttare questa interruzione è stato Jake Crawford rientrando ai box, mentre Leonardo Fornaroli, Sebastian Montoya e Arvid Lindblad avevano già superato l’ingresso dei pit. Quest’ultimi sono rientrati ai pit con un giro di ritardo, alle spalle dell’americano.
La gara si è così conclusa sotto bandiera rossa, con una penalità per Arvid Lindblad per eccessiva velocità nella corsia pit. Il pilota Red Bull, che aveva superato Montoya proprio grazie al pit stop, ha così perso il podio ed è scivolato in quinta posizione. A causa delle continue interruzioni, meno del 50% della gara è stato corso quindi 13 punti sono stati assegnati al primo classificato, per poi scendere in ordine a 10, 8, 6, 5, 4, 3, 2 e l’ultimo punto per il nono classificato.
In campionato piloti, Luke Browning approfitta del ritiro di Alex Dunne per salire in prima posizione, mentre Leonardo Fornaroli rientra in Top 10.
Immagine in copertina: Formula 2 su X
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