Il pilota francese ottiene la pole position prima dell’esagerato traffico finale che non ha permesso molti miglioramenti. Bearman 2° davanti a Stanek, uno dei pochi a risalire con l’ultimo tentativo. Vesti 8°, Boschung in pole per la Sprint Race.
Le qualifiche di F2 a Monza vedono spesso e volentieri scene di traffico intenso create ad hoc dai team per far sì che i loro piloti si trovino nella miglior posizione possibile in pista per effettuare un giro lanciato, e la sessione conclusasi poco fa non è stata da meno. Ad ottenere la pole position è stato il leader del campionato Théo Pourchaire, che come gran parte della griglia ha ottenuto la sua miglior prestazione nel primo run effettuato ad inizio sessione.
Il pilota francese ha ottenuto il miglior tempo in 1:32.328 a circa 13 minuti dalla bandiera a scacchi, al termine del primo run lanciato che ha visto anch’esso il traffico protagonista prima dei giri lanciati. Dopo questa serie di giri i piloti sono rientrati tutti ai box, dando vita ad una lunga attesa in pit lane conclusa a poco più di quattro minuti dal termine, quando i team rimandano tutti in pista contemporaneamente dando vita ad un notevole, ed assolutamente evitabile, gruppone che dà vita al traffico che si porterà per tutta la pista.
Ne seguono poi delle scene assolutamente imbarazzanti e soprattutto pericolose, con i piloti che nonostante il poco tempo a disposizione percorrono la pista lentamente sia per scaldare le gomme che per cercare la miglior posizione in pista per l’ultimo tentativo lanciato. Tutto ciò ha creato situazioni di pericolo date dalla presenza di vetture affiancate tra loro nella parte finale della pista, con un pilota costretto anche ad andare sull’erba all’ingresso della Parabolica per evitare un contatto e con ben cinque vetture che non sono riuscite a tagliare il traguardo prima dell’esposizione della bandiera a scacchi. Scene, queste, che hanno ricordato quanto avvenuto nella prima parte delle qualifiche di Formula 3 avvenute poco prima.
Pourchaire ha ottenuto così la propria seconda pole position stagionale dopo quella ottenuta in Bahrain, utile ad aumentare il proprio vantaggio in campionato a +14 su Frederik Vesti, autore solamente dell’ottavo tempo in questa qualifica. Il pilota della ART Grand Prix precede Oliver Bearman, secondo ad un decimo dalla vetta.
Una delle sorprese di questa sessione è dettata da Roman Stanek, autore del terzo tempo nel finale risultando uno dei pochi capaci di migliorarsi dopo il caos finale. Il pilota ceco precede Isack Hadjar e Victor Martins, quinto dopo aver visto il proprio primo tempo cronometrato cancellato per la violazione dei track limits, tempo che gli avrebbe permesso tranquillamente di chiudere con il secondo tempo alle spalle del proprio compagno di squadra Pourchaire.
Sesto tempo per Kush Maini davanti a Jak Crawford, settimo e rimasto ai box negli ultimi minuti della sessione dopo un principio d’incendio verificatosi sulla propria Hitech GP. Alle spalle del già citato Vesti troviamo Richard Verschoor, nono e davanti a Ralph Boschung, l’unico nel finale a girare in solitaria ottenendo un tempo utile per occupare la decima posizione che gli vale la pole position per la Sprint Race del sabato per via dell’inversione della griglia.
Dennis Hauger rientra tra i pochi capaci di migliorare la propria prestazione sotto la bandiera a scacchi, agguantando l’11° posizione davanti ad Arthur Leclerc ed Enzo Fittipaldi. Solamente 15° Ayumu Iwasa, mentre Zane Maloney ha chiuso ben più indietro, 20° davanti al vincitore della Feature Race di Zandvoort Clément Novalak.
F2 – Classifica qualifiche GP Italia 2023:
Immagini: Formula 2
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