F2 | GP Italia 2023: il maestro delle ripartenze Oliver Bearman vince la feature race a Monza

Formula 2
Tempo di lettura: 7 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
3 Settembre 2023 - 12:47
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Oliver Bearman vince la feature race a Monza. L’inglese di Prema è seguito a ruota da Ayumu Iwasa e Théo Pourchaire, che completano il podio.

Non si può sempre cercare il lato positivo in uno spettacolo che semplicemente non ce l’ha. Durante la feature race di Monza sono uscite cinque Safety Car in trenta giri, spesso per motivi estremamente evitabili. La vittoria di Bearman è estremamente meritata, ma quello che è avvenuto nelle retrovie è molto esplicativo riguardo al livello (basso) in cui versa la feeder series più importante e prestigiosa.

Il Formula 2 Championship è oramai arrivato alle sue fasi conclusive. Quello all’Autodromo Nazionale Monza sarà il dodicesimo round di tredici (sarebbero stati quattordici con Imola), quello che potrebbe assegnare definitivamente il titolo oppure rendere la conquista del successo iridato un affare tutto da decidere tra oltre due mesi e mezzo a Yas Marina.

Monza è il circuito più antico ancora in attività a livello nazionale. Costruito nel bel mezzo del parco della città omonima nel 1922 il tracciato, dalla forma mai rivoluzionata nonostante la lunga storia (se non viene considerata la chiusura dell’ovale per motivi di sicurezza nel 1972), presenta una lunghezza di 5,793 km. Anche se l’ultima ristrutturazione è datata 2010, il layout è rimasto immutato dal 2000. La pista, dai cambi altimetrici trascurabili, vede i suoi lunghi rettilinei spezzati da 11 curve, 7 a destra e 4 a sinistra, spesso parte di ben tre chicane difficili, che prevedono una grande decelerazione per poter essere affrontate correttamente. Il Tempio della Velocità è sempre stato presente nel calendario di F2. Non sono previsti cambiamenti nell’entry list.

La gara

Pourchaire scatta bene allo spegnimento dei semafori e difende stabilmente la P1 da Bearman. Poco più indietro, si assiste alla ruotata data a Stanek da Martins. Il ceco termina il primo settore in P3, salvo venire superato già alla Roggia proprio dal francese appena citato. Pochi secondi dopo l’inglese di Prema riuscirà a portarsi in P1.

In uscita da curva 5 Vesti, partito egregiamente, si affianca al rookie di Trident, che lo spinge con le quattro ruote sull’erba. Il vincitore della sprint race perde il controllo e, dopo aver evitato l’ingresso in piena traiettoria della Prema #7, sbatte con l’ala posteriore contro le barriere della Prima Curva di Lesmo. Oltretutto, alla piega successiva, Novalak si insabbia. Questa combinazione di incidenti chiama in pista la Safety Car.

Al quarto giro, quello della ripartenza, Bearman dà presto lo stacco e si tiene dietro i francesi di ART, Pourchaire e Martins, senza troppi problemi. Nel corso del passaggio successivo, alla Prima Variante, un errore di traiettoria di Mason lo porta a scontrarsi con Cordeel. L’esito dell’impatto è una foratura alla gomma posteriore sinistra del belga, che lo costringerà a rientrare a pieno regime solo dopo essere stato doppiato. L’inglese verrà poi penalizzato di 10 secondi per questa manovra.

Al giro 7 viene chiamata in pista la Safety Car per la seconda volta. Leclerc sbaglia la prima staccata e si ferma nella via di fuga. Durante questa neutralizzazione tutti, ad eccezione di Daruvala, Doohan, Iwasa e Hadjar (con già una sosta) si fermano per compiere il pit stop obbligatorio. Oltretutto, viene data la possibilità a Cordeel di compiere il “lucky dog” ed accodarsi al gruppo a pieni giri.

La ripartenza, avvenuta al dodicesimo passaggio, è decisamente tragica. Davanti si assiste alla lotta per la P1 tra i 3 con gomme super morbide usurate (vinta da Iwasa, che li infila entrambi alla Roggia). Nelle retrovie, invece, la situazione è un completo disastro. Nissany tampona Maloney sul rettilineo di partenza, spedendolo ad alta velocità contro le barriere. L’israeliano viene sanzionato con un drive through.

Visto il numero di detriti posti sul rettilineo principale, la direzione gara decide di far passare i piloti dalla pit lane durante questa neutralizzazione, terza di giornata. I piloti che non hanno sostato prima ne traggono un enorme vantaggio: potranno affrontare la ripartenza con gomme più fresche perdendo meno tempo in generale durante il pit. Non è, però, tutto rose e fiori: Correa e Verschoor vengono sanzionati di 5 secondi durante questa procedura.

Bearman tiene stabilmente la prima posizione alla ripartenza. Doohan e Pourchaire inseguono staccati. L’australiano e il francese combattono valorosamente per la P2, che sarà infine affidata al leader del campionato. Più indietro, Hauger perde molto terreno a causa di un bloccaggio alla prima frenata.

Al ventesimo giro viene esposta la bandiera nera con disco arancione a Martins. La vettura del francese ha un problema al DRS, che resta costantemente aperto senza alcuna attivazione da parte del pilota. La ART #6 rientra in pit lane e i meccanici provano a inventarsi qualcosa con scarso successo. Il campione F3 in carica si deve ritirare.

Grosso incidente all’inizio del giro 23. Crawford chiude con aggressività Maini all’esterno della Biassono. Per non uscire di pista, l’indiano a un certo punto smette di allargarsi, colpendo con l’ala anteriore la gomma posteriore sinistra dell’americano. L’ala anteriore della Campos è collassata, così come la ruota della Hitech ha subito grossi danni. I due se ne accorgono andando lunghi alla Roggia. La #9 rientra nei box, mentre la #24 terminerà la sua corsa nella via di fuga in ghiaia esterna alla Lesmo 1. Safety Car in pista.

Durante questo periodo sono diversi i piloti che provano una strategia alternativa. Doohan, Daruvala, Stanek e Hadjar, seguiti più tardi anche da Mason, montano ancora delle gomme super morbide. Il rischio, però, è elevato. Anche se si è più veloci, è comunque difficile sorpassare tanti avversari. Oltretutto, una chiamata all’ultimo della Safety Car (non che ne fossero uscite poche) avrebbe potuto vanificare l’azzardo nella sua interezza.

Giro 26. Bearman stacca presto e guida il gruppo in tutta sicurezza. Appena alle sue spalle, Iwasa ruba a Pourchaire la posizione che ha tenuto per quasi tutto il corso della gara con un’uscita perfetta da curva 2. Doohan e Daruvala stanno recuperando molto, tanto da poter pensare di agguantare l’alta zona punti. Le loro speranze, però, vengono infrante.

La sospensione posteriore sinistra della vettura di Crawford, probabilmente danneggiata per aver percorso diversi tratti della pista senza nessuna protezione da parte della gomma, lanciata nelle barriere, cede definitivamente mentre l’americano affronta la Ascari a solo 3 giri dalla fine. Il diciottenne parcheggia così la sua vettura. Speranzosi di una possibile ripartenza, i direttori di gara decidono di esporre solo la VSC, che, però, si tramuterà ben presto in una safety car effettiva.

Si concluderà così, senza alcuna lotta, la feature race di Formula 2. La Prema #8 di Oliver Bearman passa vittoriosa sul traguardo, seguita a ruota dalle Dallara di Ayumu Iwasa e Theo Pourchaire (autore del giro veloce). Fittipaldi, Hauger, Doohan, Daruvala, Cordeel, Boschung e Stanek concludono la zona punti.

Oliver Bearman, diciottenne originario dell’Essex, ha dimostrato in questa sua rookie season in F2 di essere un osso duro. L’inglese “protetto” di Ferrari è già arrivato a 4 successi nella maggiore delle junior formula. L’incostanza della prima parte di stagione, però, l’ha messo subito fuori dalla lotta titolo.

I risultati odierni

I risultati della feature race di Monza

La classifica generale

La classifica di Formula 2 al termine della feature race di Monza

Il podio di Pourchaire e lo zero di Vesti permettono al francese di portarsi in vantaggio (e anche di molto) nel campionato piloti. Il ventenne dell’accademia Sauber deve scontrarsi matematicamente, oltre che con il danese sopra citato, anche con Iwasa. In caso di pole con vittoria e giro veloce, il pilota ART potrà sicuramente festeggiare l’alloro iridato già nel sabato di Yas Marina.

Il campionato team è invece una lotta a due tra ART Grand Prix e Prema Racing. In caso di doppietta con pole position la squadra francese potrà festeggiare già al sabato il titolo appena conquistato. Il distacco di 26 punti non è molto, ma non va neanche sottovalutato.

Media: premaracing.com

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