Il britannico resiste al recupero di Lundgaard su gomme nuove. Non vinceva da Macao 2018
Sul circuito di Silverstone, in occasione del suo Gran Premio di casa, Dan Ticktum è tornato alla vittoria dopo oltre un anno e mezzo. Nella sprint race britannica della F2, il pilota del team DAMS ha interrotto un lungo digiuno resistendo all’assalto finale di Christian Lundgaard.
Il danese del team ART ha approfittato della safety car, intervenuta per rimuovere la vettura di Callum Ilott finita in testacoda, per montare un treno di gomme più morbide senza eccessive perdite di tempo. Negli ultimi due passaggi Lundgaard ha sfruttato al massimo le sue coperture più fresche, superando in rapida successione Nikita Mazepin, Guanyu Zhou e Louis Délétraz, ma la vittoria è sfumata per appena tre decimi di secondo.
Podio completato proprio dallo svizzero del team Charouz, alla seconda top 3 dopo la piazza d’onore centrata nella sprint race austriaca. Un piazzamento propiziato dall’autogol di Ilott, che oggi ha perso una grandissima occasione per rovesciare la classifica di campionato.
Il pilota dell’academy Ferrari stava andando all’inseguimento di Ticktum quando al 16° giro è finito in testacoda alla curva Club, facendo spegnere il motore della sua Dallara in mezzo alla pista. Un errore grossolano che si aggiunge a quello commesso al via, quando la Virtuosi #4 è entrata in collisione con Yuki Tsunoda costringendo subito il giapponese al ritiro. Cinque secondi di penalità annullati dal successivo stop del britannico.
Un altro buco in classifica per Robert Shwartzman, che nella confusione degli ultimi giri avrebbe potuto portare a casa qualche punto se il team Prema non avesse deciso di cambiare le gomme durante la safety car. Il russo, accodatosi a Mick Schumacher per il quale è stata presa la stessa decisione strategica, si è ritrovato a fondo classifica riuscendo a recuperare solo fino al 13° posto. Ancora peggio è andata a Schumacher, che al momento della neutralizzazione si trovava già in zona punti e ha concluso 14°.
Quarto posto per Jehan Daruvala, che ha beneficiato dell’uscita di pista di Guanyu Zhou all’ultimo giro. Il cinese si è girato nella zona delle esse scivolando al nono posto finale. Ne hanno beneficiato Mazepin, Felipe Drugovich, Nobuharu Matsushita e Jack Aitken, che hanno completato la zona punti. Gara incolore anche per Marcus Armstrong, decimo e a sua volta a quota zero in questo primo weekend di Silverstone.
Tra i ritiri si annoverano anche Sean Gelael, che ha cambiato gomme a sua volta durante la safety car ma è stato costretto a fermarsi in fondo alla pit lane poiché l’anteriore sinistra non è stata avvitata correttamente, e Luca Ghiotto, che ha dovuto incassare l’ennesima delusione di questo 2020 difficile.
Con tanti protagonisti del campionato rimasti a secco oggi, Lundgaard ha recuperato terreno sui due fuggitivi nella classifica generale: 69 punti per il danese, contro gli 81 del leader Shwartzman e i 73 di Ilott. Stallo anche tra Virtuosi e Prema nella classifica squadre, 124 a 122 mentre ART si è riavvicinata a quota 103.
Il prossimo weekend andrà in scena la rivincita a Silverstone, con il Gran Premio del 70° anniversario del mondiale di F1.
Classifica di gara:
Campionato piloti:
Campionato squadre:
Immagine copertina: Dan Ticktum Twitter
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