F2 | GP Francia: Russell domina dal primo all’ultimo giro e vince gara-1

Formula 2
Tempo di lettura: 9 minuti
di Andrea Gardenal
23 Giugno 2018 - 19:29
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Successo perentorio per George Russell nella prima delle due gare dell’appuntamento francese della Formula 2: sul circuito Paul Ricard di Le Castellet il pilota inglese ha condotto dal primo all’ultimo giro, non abbandonando mai la testa della gara nemmeno in occasione dei pit stop. Il successo dello junior driver Mercedes è stato messo in discussione solamente negli ultimissimi giri, quando Sergio Sette Camara gli si è rimesso in scia tentando per un paio di volte il sorpasso, ma Russell ha mantenuto i nervi saldi controllando il rivale e conquistando il terzo successo stagionale, il secondo in una feature race dopo quello di Barcellona.

La gara si è svolta in condizioni meteo difficilissime, con una leggera pioggia che si è abbattuta sulla pista nei primi giri di gara senza però mai bagnare la pista al punto da costringere i piloti a rientrare ai box per mettere le wet; quei pochi che l’hanno fatto, in particolare Aitken e Gunther, sono stati costretti a fermarsi nuovamente poco prima di metà gara, quando il tracciato era tornato ad essere asciutto.

In queste condizioni i piloti in testa alla gara hanno fatto una differenza enorme nei confronti di tutti gli altri, tanto che nella prima metà di gara i primi tre avevano accumulato un vantaggio di circa mezzo minuto su tutti gli altri. Dal gruppo al comando della gara è poi sparito Alexander Albon, rientrato per primo ai box e poi fermato da un problema elettronico che ha mandato il motore in modalità di protezione e che l’ha costretto al ritiro.

Al terzo posto si è quindi classificato Roberto Merhi, che ha messo a frutto tutta la sua esperienza conquistando un’insperata terza posizione; quarto posto i due italiani, con Ghiotto che ha preceduto Fuoco. Il pilota veneto è stato rallentato da un paio di errori di troppo nella prima fase di gara, quando la pista era umida e scivolosa, mentre il calabrese ha pagato a caro prezzo uno stop&go di 10 secondi comminatogli perché a pochi secondi dall’inizio del giro di ricognizione un meccanico era intervenuto per riaccendergli il motore in un momento in cui non avrebbe dovuto esserci nessuno attorno alla sua macchina.

Sesta posizione finale per De Vries, che ha puntato tutto su una sosta molto ritardata per montare gomme supersoft; purtroppo per lui questa strategia, che inizialmente era sembrata fruttuosa, si è rivelata un boomerang perché in pochi giri ha perso competitività scivolando ed è scivolato nuovamente alle spalle di Fuoco, dopo averlo superato nel giro successivo alla sosta. Settima posizione finale per Deletraz davanti a Latifi e Makino, che si sono contesi l’ottava posizione (e la pole di gara-2) fino all’ultima curva dell’ultimo giro; alla fine ad avere la meglio è stato il canadese, mentre Fukuzumi si è classificato decimo.

Non pervenuto il leader del campionato, Lando Norris, la cui macchina si è spenta al momento del via; l’inglese ha perso quasi un giro ad inizio gara sprofondando a fondo gruppo. Nelle fasi iniziali Norris ha provato l’azzardo delle gomme rain, nella speranza di riuscire a recupere secondi importanti nei confronti dei primi, ma il miglioramento delle condizioni meteo ha mandato a monte questa tattica; alla fine Norris ha tagliato il traguardo al 17° posto. Sorte analoga è toccata a Markelov, rimasto a sua volta fermo in griglia e giunto sul traguardo al 15° posto.

Con questo successo Russell si riporta a ridosso di Norris in classifica generale: i due piloti inglesi sono ora separati da soli 7 punti, 98 punti contro 91, e domani potrebbe esserci il sorpasso al vertice; Markelov e Albon mantengono la terza posizione appaiati a quota 71 mentre Sette Camara si porta a quota 64.

L’appuntamento con la sprint race è per domani alle 12.

La cronaca

Al via Russell tiene la testa della gara davanti a Sette Camara e Albon mentre Norris, che partiva terzo, rimane fermo; stessa sorte tocca ad Artem Markelov. Già nel corso del primo giro inizia a piovere e quelli che ne fanno le spese sono Latifi e Ghiotto che finiscono in testacoda.

Al termine del primo giro la situazione nelle prime posizioni non cambia e Russell continua a comandare la gara con un buon vantaggio su Sette Camara; nel corso del secondo giro il pilota inglese doppia Markelov, ripartito dai box quando ormai il gruppo dei primi stava passando sul traguardo. Nel frattempo viene comminato uno stop&go di 10 secondi ad Antonio Fuoco, il cui motore era stato riacceso da un meccanico all’inizio del giro di ricognizione in un momento proibito dal regolamento.

All’inizio del quarto giro si registra il primo sorpasso della gara per le posizioni di testa con Aitken che strappa la quarta posizione a Deletraz in fondo al rettilineo dei box grazie all’aiuto del DRS; la situazione meteo peggiora ulteriormente e il pilota anglo-coreano va largo a Signes, ma riesce a tenere la posizione conquistata in precedenza; al termine del giro Fuoco, risalito in quinta posizione, rientra ai box per scontare la penalità.

Dopo 5 giri Russell si trova sempre al comando con 4,5 secondi di vantaggio su Sette Camara e 8 su Albon; a 16 secondi c’è Aitken tallonato da Deletraz, Merhi, De Vries, Gelael, Gunther e Makino. Aitken fatica, probabilmente a causa della precedente uscita di pista, e viene scavalcato da Deletraz (che si riprende il quarto posto) e Merhi.

Nonostante l’evidente peggioramento delle condizioni meteo, testimoniato anche da alcuni lunghi alla chicane a metà del Mistral, tutti quanti si ostinano a rimanere in pista con le slick: il primo che si ferma è Aitken, che monta le wet all’inizio dell’ottavo giro. Dopo pochi secondi Deletraz compie un mezzo testacoda all’uscita della prima variante e viene sfilato da Merhi (che per evitarlo è costretto ad andare largo), ma riparte comunque davanti al gruppo comandato da De Vries e Gelael.

Gelael scavalca De Vries alla chicane a metà del Mistral, Ghiotto prova a sua volta ad approfittarne ma tocca con la sua anteriore destra la macchina dell’olandese e compie un altro mezzo testacoda, ripartendo dopo aver perso pochissimo tempo. Pochi secondi dopo Gelael va in testacoda alla curva Bendor e fa spegnere il motore provocando una Virtual Safety Car.

Si riparte nel corso del 10° giro con Russell che guida ancora la gara con 5 secondi di vantaggio su Sette Camara e 10 su Albon; Merhi è quarto davanti a Deletraz, Makino, Latifi e Ghiotto; il canadese va largo alla curva di Beausset e perde una posizione nei confronti del pilota italiano.

Nel frattempo durante la Virtual Safety Car le condizioni meteo sono migliorate sensibilmente e Lando Norris, che pochi giri prima aveva montato le gomme wet, torna alle slick. Nel corso dell’11° giro Ghiotto scavalca Makino alla chicane e si mette alla caccia di Deletraz.

All’inizio del 12° giro Albon, che era terzo, si ferma ai box e passa dalle gomme morbide alle dure rientrando in pista proprio mentre stanno arrivando Deletraz, Ghiotto e Makino; tutti e tre riescono a scavalcare l’anglo-thailandese che scivola così al settimo posto. Nello stesso giro si ferma anche Aitken, beffato anche lui dal ritorno del bel tempo dopo il cambio gomme.

Alla fine del 13° giro viene nuovamente chiamata la Virtual Safety Car a causa dell’arresto della macchina di Boschung, ammutolitasi a metà del rettilineo dei box; poco prima della neutralizzazione Albon si era issato in sesta posizione alle spese di Makino. La VSC dura meno di un giro e nel corso del 14° giro la gara torna nel vivo con Fuoco che supera il pilota giapponese e si porta al 7° posto; poche centinaia di metri dopo anche De Vries scavalca Makino all’interno di Signes.

All’inizio del 15° giro si fermano Ghiotto, Deletraz e Makino mentre Fuoco mette pressione ad Albon, che però ha già effettuato il cambio gomme obbligatorio. Passano pochi secondi e Albon rallenta a causa di un problema elettronico che manda il motore in “safety mode”; al termine del 15° giro Merhi e Fuoco si fermano in pit lane seguiti da Albon, che però si ritira.

La classifica muta in continuazione a causa del valzer dei pit stop: all’inizio del 18° giro si ferma Sergio Sette Camara e riparte tranquillamente al secondo posto; un giro dopo è il leader della gara a fermarsi: la sosta viene effettuata senza particolari problemi e Russell riparte al comando, ma il suo vantaggio nei confronti di Sette Camara si è dimezzato passando da 4 a 2 secondi.

La situazione si calma un po’ e nei giri successivi Russell riallunga leggermente su Sette Camara portando a 3 i propri secondi di vantaggio. Al termine del 22° giro Fukuzumi rientra ai box seguito due giri dopo da De Vries; l’olandese è l’ultimo pilota a fermarsi per la sosta obbligatoria.

Terminato il valzer delle soste Russell si trova ancora al comando con 3 secondi di vantaggio su Sette Camara e ben 36 su Merhi; Ghiotto è quarto davanti a Fuoco e De Vries; al termine del 25° giro, proprio alla staccata dell’ultima curva, De Vries scavalca Fuoco e si mette alla caccia di Ghiotto.

Sette Camara si riavvicina a Russell portandosi a meno di due secondi, ma nel corso del 27° giro arriva lungo alla chicane in fondo sul Mistral, ma l’errore non gli impedisce di ricucire il gap e al termine del 28° giro è in scia al rivale. All’inizio del 30° e ultimo giro il divario tra i primi due è attorno al secondo, ma nella prima metà della pista Russell allunga e si riporta ad un margine di sicurezza di un secondo e mezzo. Nel terzo settore Sette Camara si riavvicina e prova un ultimo attacco disperato all’ultima curva della pista, ma Russell mantiene la calma, percorre regolarmente l’ultima curva e va a vincere la sua terza gara stagionale. Secondo Sette Camara con Merhi che si piazza sul gradino più basso del podio; quarto Ghiotto, quinto Fuoco, sesto De Vries, rallentato dal crollo delle sue gomme morbide nel finale. Settimo Deletraz davanti a Deletraz, che riesce a conservare la pole per gara-2 dopo una lotta all’arma bianca contro Makino.

 

Immagine di copertina da https://www.instagram.com/artgp_official/

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