Pepe Martì si aggiudica la Sprint Race di F2 in Bahrain. Verschoor e Durksen sul podio, Minì e Fornaroli rimontano con una strategia alternativa
Fino alle fine, la Sprint Race della Formula 2 in Bahrain ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso. Pepe Martì ha avuto la meglio su Richard Verschoor e Joshua Durksen mentre una safety car uscita nei giri finali ha cambiato gli equilibri in pista. Bravi Gabriele Minì e Leonardo Fornaroli, in grado di rimontare del fondo della griglia.
Il resoconto della gara
Allo scattare dei semafori i primi tre hanno mantenuto le loro posizioni. Alexander Dunne ha cercato di evitare la vettura di Sami Meguetounif che andava a rilento, sospingendo però Victor Martins fuori pista. Il francese si è scontrato contro i cartelli in polistirolo e ha perso l’ala anteriore. Nel frattempo Sebastian Montoya è stato tamponato da dietro e Amaury Crodeel ed è stato costretto a fermare la macchina in pista. Il belga è stato poi penalizzato di dieci secondi mentre la safety car è scesa in pista per recuperare la vettura e levare i detriti.
Al quinto giro è ripreso il normale svolgimento della gara e Pepe Martì ha cercato subito di liberarsi di Dunne e raggiungere il gruppo di testa. Dopo una tenace difesa dell’irlandese, che ha per fino sospinto l’avversario nella sabbia, Martì è riuscito a superarlo. Tuttavia, i due hanno continuato a scambiarsi le posizioni. Nel frattempo, a quasi metà gara, Richard Verschoor ha superato Rafael Villagomez mettendo così un piede sul podio. Un ulteriore cambiamento è avvenuto nella lotta per la prima posizione, quando Joshua Dursken, che non è mai riuscito a staccarsi dal reto del gruppo, è stato superato da Dino Beganovic.
Il pilota della FDA ha cercato di allungare e fino al sedicesimo giro le posizioni sono rimaste pressoché uguali. Tuttavia, a causa del ritiro di Max Esterson, la safety car ha fatto ritorno in pista. A quel punto alcune squadre hanno scelto di utilizzare una strategia diversa, vista l’usura degli pneumatici, e hanno richiamato ai pit i loro piloti. Kush Miani , Gabriele Mini, Oliver Goethe, Jack Crawford, Leonardo Fornaroli e Ritomo Miyata hanno deciso di cambiare gomme e, grazie alla temporanea sospensione del normale svoglimento della gara, sono usciti vicini al gruppo di testa.
Al diciannovesimo giro è stata fatta sventolare la bandiera verde e Durksen ne ha approfitato per superare Beganovic, mentre alle lore spalle Dunne, Browning e Martì hanno lottato per il podio. Beganovic ha tentato di riprendersi la prima posizione ma un suo errore lo ha fatto scivolare in quarta posizione, superato da Pepe Martì e Richard Verschoor. Lo spagnolo, che sembrava avere molta più velocità del paraguaiano davanti a lui, è stato in grado di ricucire i decimi di distanza e salire in prima posizione. Durksen è stato poi vittima anche di Verschoor, che ha così conquistato il secondo posto.
Al centro della classifica, Minì ha recuperato a poco a poco diverse posizioni, trascinandosi dietro Fornaroli che fino al pit era scivolato in terzultima posizione. Il siciliano è riuscito a recuperare fino all’ottava posizione e conquistare un punto. Alle spalle del podio hanno chiuso in zona punti Dino Beganovic, Oliver Goethe, Arvid Lindblad, Rafael Villagomez e Gabriele Minì.

La Formula 2 ritornerà domani in occasione della Feature Race alle 13.25
Imamgine in copertina: Formula 2 su x
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